Giovedì 11 maggio al D&G Martini bar, la presentazione del nuovo album di Paola & Chiara, in una cornice unica e glamour che le rappresenta
Al loro arrivo, Paola & Chiara, tengono a ricordare la scomparsa, avvenuta durante la notte di Roberto Rossi, che le ha sostenute durante tutto l’arco della loro carriera e senza cui “oggi non saremmo qui. Mancherai a tutti noi artisti, la discografia ha perso una figura molto importante”.
Il progetto
E’ di un anno fa l’idea di un ritorno di Paola e Chiara. Un progetto che richiesto dai fan, dal pubblico e dalla discografia che ha richiesto un lavoro di ripresa dei successi consolidati ma anche una rinascita e nuove idee che hanno creato questo grande ritorno.
Un tour, a seguito dell’uscita dell’album, che già ha registrato delle date sold out e che parte da Milano.
Paola: “per noi è stato un ritorno improvviso sulla scena. Ne siamo felici e per questo abbiamo voluto seguire il flusso di energie e ci siamo lasciate trasportare.
Chiara: “Gli artisti hanno portato loro stessi all’interno delle collaborazioni, è un lavoro stressante e non è sempre facile trovare il momento in cui un artista può mettersi a disposizione e cantare. La tecnologia ci aiuta ma non è comunque sempre semplice incontrarsi”.
Chi ha scelto i partner artistici del disco?
Le collaborazioni sono frutto dell’amicizia. Parlando con gli artisti sono nate naturalmente, collaborazioni reali. Nel caso di Elodie è stato molto semplice: incontrandola durante gli anni ci ha sempre detto che avrebbe voluto collaborare con noi a Festival, così come Levante che ha sempre amato “Amore mi Dai” ed è stato naturale averla chiamata.
Stessa cosa vale per noi però: se qualche artista ci chiedesse, per esempio di fare qualcosa con loro, noi saremmo a loro completa disposizione.
Vi si sono riattivati dei ricordi del vostro passato?
Noi abbiamo vissuto come un viaggio tra passato e presente questo progetto. Abbiamo vissuto nuovamente le nostre esperienze di quando avevamo vent’anni. Abbiamo scelto quali parti lasciare e quali invece arrangiare ex novo ed è stato emozionante vedere anche dentro di noi cos’era cambiato e cosa invece era rimasto tale.
Riguardo alla vostra separazione artistica?
Era normale e giusto ci fosse. Ora infatti abbiamo deciso e scelto di stare assieme di nuovo perché la nostra separazione artistica è servita per creare nuova linfa, nuova forza per la nostra creatività. Ora abbiamo una consapevolezza che è molto diversa da quella che avevamo a vent’anni.
Un tempo vi criticavano per la vostra musica definita da alcuni poco impegnata. Ripensandoci, come le vivete ora?
In passato abbiamo sofferto questo giudizio da parte dell’industria musicale che ci liquidava come ragazzine che fanno musica di poco conto. Ora però abbiamo fatto pace con questi sentimenti e questo tipo di critica alla fine ci da la carica, la forza, perché anche le critiche fanno crescere.
a cura di
Mirko Fava
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