È iniziato il Giro d’Italia 2023, Evenepoel prima maglia rosa

È iniziato il Giro d’Italia 2023, Evenepoel prima maglia rosa
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Finalmente, la partenza del Giro d’Italia 2023 è arrivata: ci attendono tre settimane in compagnia dei nostri beniamini su due ruote, con Evenepoel e Roglic che promettono di essere i due protagonisti principali.

È arrivato il gran giorno della partenza del Giro d’Italia 2023. L’edizione numero 106 della Corsa rosa ha preso il via oggi dalla Costa dei trabocchi, in Abruzzo, nello specifico da Fossacesia Marina, con la cronometro da 19,6 km e con un dislivello di 100m (concentrato quasi tutto nel finale) che ha assegnato la prima maglia rosa del Giro106, finita sulle spalle di Evenepoel, che ha letteralmente dominato la corsa contro il tempo in terra abruzzese dimostrando perché sia il favorito numero uno del Giro2023, infliggendo distacchi importanti a Ganna (finito secondo a 22″ e principale candidato al successo della prima tappa), Geoghegan Hart e Roglic.

Evenepoel e Roglic i favoriti del Giro d’Italia 2023, ma per la squadra dello sloveno tanti forfait

Il favorito numero uno per la maglia rosa finale al termine del Giro d’Italia 2023 è sicuramente il belga Evenepoel. Il recente vincitore della Liegi (oltre che campione del mondo in carica e vincitore dell’ultima Vuelta), supportato da un team di gregari di cui fanno parte Vervaeke, Hirt e gli italiani Ballerini e Cattaneo, ha mostrato una forma invidiabile in questo inizio di 2023, vincendo l’Uae Tour a inizio stagione e contendendo fino alla fine la maglia verde della Vuelta a Catalunya a Roglic, arrendendosi per 6”, ma vincendo la classifica degli scalatori.

Proprio Roglic è l’antagonista principale di Remco e anche lui si presenta con un pedigree notevole in questo avvio di 2023, avendo già messo in cassaforte la Tirreno-Adriatico e la Vuelta a Catalunya. L’incognita, per lo sloveno, è rappresentata dalle tante defezioni della vigilia a causa covid nella Jumbo Visma, la sua squadra, letteralmente decimata: hanno dovuto rinunciare a prendere parte al Giro106 Foss, van Emden e Gesink, le cui assenze si assommano a quella già nota dell’infortunato Keldermann e a quella dell’ultimissima ora di Tratnik, investito nel corso della ricognizione. In soccorso di Roglic ci sarà comunque il gregario di lusso Dennis, oltre all’italiano Affini (arma in più dei gialloneri anche a cronometro), a Kuss e a Bowman.

Thomas-Tao, Almeida, Caruso, Pozzovico e Vlasov: i possibili outsider

A impensierire i due favoritissimi per la classifica generale del Giro d’Italia 2023 saranno alcuni importantissimi outsider: dal tandem Ineos Grenadiers formato da Thomas, vincitore del Tour de France del 2018, e dalla maglia rosa del 2020, e Geoghegan Hart, al portoghese Almeida, sempre difficile da “leggere” per gli avversari; senza scordarsi del nostrano Caruso, campione ragusano della Bahrain Victorious che nel 2021 fu l’unico capace di insidiare il trionfo di Bernal, e di Vlasov. Sulle montagne, poi, gli uomini più attesi sono il francese Pinot, il trionfatore dello Zoncolan del 2021 Fortunato e l’highlander lucano Pozzovivo, pronto a dimostrare per l’ennesima volta, qualora qualcuno ne dubitasse ancora, che per lui il tempo scorre in modo diverso e che l’età non influisce sulle sue prestazioni (non quanto la sfortuna, almeno).

Lussari sì o Lussari no?

A rendere bello il Giro d’Italia 2023 prima ancora che cominci non sono soltanto i campioni che vi prenderanno parte, ma anche il percorso. Oltre a quella iniziale, sono due le crono presenti nel percorso e quella del Lussari prevista per sabato 27 maggio promette di dare spettacolo, oltre a essere probabilmente decisiva per l’assegnazione della vittoria finale. Il condizionale è comunque d’obbligo, visto che pare che alcune squadre, alla vigilia della partenza della prima tappa, abbiano sollevato delle questioni di ordine logistico che potrebbero far saltare la tappa friulana. Che dire, tempismo perfetto.

Sul Gran Sasso il primo assaggio di grande montagna, il Colle del San Bernardo è la Cima Coppi di questa edizione

Le grandi salite saranno naturalmente concentrate nella terza settimana di corsa, ma già al termine della prima ci sarà comunque un primo “assaggio” (se così si può chiamare) di grande montagna con l’ascesa verso il Gran Sasso da Campo Imperatore. La Cima Coppi (ovvero la vetta con la più elevata altitudine) sarà quella del Colle San Bernardo, con i suoi 2469m, nel corso della tredicesima tappa, prima delle grandi giornate di montagna che caratterizzeranno la terza settimana che vedrà sulle Dolomiti, alle Tre Cime di Lavaredo, la tappa più dura.

A Remco il primo atto, ma il Giro è ancora lungo

La prima tappa del Giro ci ha mostrato un Evenepoel dominante, ma il Giro d’Italia 2023 è ovviamente ancora lunghissimo e saranno tante le occasioni, per gli altri, di mettere in discussione il campione belga e di rendere avvincente la corsa. Le premesse ci sono tutte, ai corridori l’arduo compito (e l’augurio) di realizzarle.

A cura di
Epifanio Romano

Foto di
Domenico D’Alessandro

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Epifanio Romano

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