“Ama il prossimo tuo come te stesso”: l’album da solista di Manuel Agnelli

“Ama il prossimo tuo come te stesso”: l’album da solista di Manuel Agnelli
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“Ama il prossimo tuo come te stesso” è l’album d’esordio da solista di Manuel Agnelli. La storia dell’Alternative Rock italiano si fonde con nuove sonorità, frutto di una ricerca artistica incessante, che dà vita ad uno stile inconfondibile per il cantautore polistrumentista milanese

Anche un artista che da circa trent’anni è protagonista della scena musicale, riuscendo di fatto a scrivere la storia del rock alternativo italiano, può avere la sua prima volta. E la prima volta di Manuel Agnelli è un album da solista destinato a diventare un punto di riferimento nel nuovo percorso artistico del frontman degli Afterhours.

Ama il prossimo tuo come te stesso” è il lavoro pubblicato dal cantautore milanese classe 1966 lo scorso 30 settembre. Dieci brani, sei dei quali inediti per un esordio discografico nella scena musicale dei solisti per palati fini e orecchie esigenti, racchiuso nello stile inconfondibile di un Agnelli nella sua massima espressione artistica.

Uno stile portato sino all’estremo

L’ascolto dell’album sicuramente non è dei più semplici, a tratti lontano dalle logiche radiofoniche e le sonorità mainstream. Le chitarre a tratti stridule, gli archi quasi psichedelici e tutta la carica rock di Manuel Agnelli fanno da elemento di continuità tra il passato degli Afterhours ed il futuro da solista del front-man della band. Al tempo stesso la sperimentazione del cantautore continua, sino a calcare la mano con maggiore forza, introducendo delle nuove sonorità.

Proci è un piccolo gioiello dell’alternative rock italiano

Il testo esplicito ed una musica che per certi tratti sfiora i livelli del caos, arricchito da un ritornello molto orecchiabile, fa probabilmente di “Proci” il piccolo capolavoro contenuto in questo album. L’identità artistica di Agnelli è contenuta tutta in un nuovo modo di utilizzare il suono del pianoforte, elemento sul quale il polistrumentista si è concentrato molto nella ricerca di nuovi suoni. Esperimento ampiamente riuscito visto il risultato in “Proci”, ed in generale in tutto l’album nel quale si ha quasi la percezione di sentire il musicista riuscire a fondere con maestria la sperimentazione con le proprie idee consolidate.

Estraniarsi dalle emozioni: nei panni di un soldato in guerra

Ovviamente non mancano i riferimenti ai temi d’attualità, come la guerra, tematica principale di “Severodonetsk”. Già dal titolo del brano, che fa riferimento ad una delle città del Donbass in Ucraina, è chiaro l’argomento. Il cantautore milanese si cala nei panni di chi è coinvolto in prima persona, e per poter sopravvivere alla crudeltà della guerra in qualche modo si estranea persino dalle sue emozioni.

Il tripudio delle percussioni non convenzionali

Un nuovo modo di interpretare gli strumenti musicali è presente anche in uno dei singoli che ha preceduto l’uscita dell’album, “Signorina Mani Avanti”. In questo brano per registrare le percussioni sono stati utilizzati oggetti inusuali, come catene, bidoni metallici e scatole di cartone, che si mescolano alla perfezione con il riff di chitarra e trasmettendo la sensazione di alcune frustate.

Lo specchio dell’identità artistica

La profondità degli abissi” e “Pam Pum Pam” sono due dei brani già editi di questo album, e già insignite di premi importanti: i due brani, contenuti nella colonna sonora del film Diabolik, hanno vinto rispettivamente David di Donatello e Nastro d’Argento come Migliore Canzone Originale.

Due riconoscimenti importanti per un album che nel suo complesso è un mix di tematiche mai banali, con uno stile che è perfetto specchio dell’identità artistica del cantautore polistrumentista. A tratti delicato, spesso crudo e duro, in “Ama il prossimo tuo come te stesso” Manuel Agnelli lascia al passato la storia scritta con gli Afterhours, ed emerge definitivamente da solista in un lavoro che potrebbe diventare il manifesto di una nuova alba per la sua carriera.

a cura di
Onofrio Di Lorenzo

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