Finalissima 2022, Italia – Argentina: Azzurri battuti 3-0

Finalissima 2022, Italia – Argentina: Azzurri battuti 3-0
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Una vera e propria disfatta per l’Italia che ha affrontato gli attuali campioni della Copa America nella Finalissima 2022 a Wembley, scenario importante per gli Azzurri, che circa un anno fa si laurearono Campioni d’Europa. Partita importante non solo perché vi era in palio un trofeo prestigioso, ma soprattutto per l’ultima partita in Nazionale del nostro capitano Giorgio Chiellini. Il c.t. Mancini ha schierato la miglior formazione, ma non ha potuto nulla contro la classe cristallina di Messi, Di Maria, Dybala e non solo.

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La partita

Nei primi 25 minuti l’Italia è riuscita a tenere botta ai campioni sudamericani, ma al 28° Messi, con una giocata delle sue, mette in mezzo per Lautaro Martinez che deve soltanto appoggiare la palla in rete  battendo Donnarumma e portando in vantaggio l’Argentina. La fine del primo tempo si avvicina, ma ci pensa Di Maria a raddoppiare con un dolcissimo pallonetto che beffa l’estremo difensore italiano e suo compagno in questa stagione al PSG. L’Arbitro Piero Maza (Chile) con il duplice fischio sancisce la fine della prima frazione di gara e manda i calciatori negli spogliatoi sul risultato di 0-2 per l’Albiceleste.

Il secondo tempo non ha risvolti migliori, con gli Azzurri visibilmente nervosi per il lungo possesso palla degli argentini e le giocate dei loro fantasisti. Durante i 4 minuti di recupero c’è spazio anche per Paulo Dybala, al centro del mercato estivo dopo la separazione con la Juventus. Sarà proprio l’ex bianconero a chiudere definitivamente il match con un piattone che sbatte sul palo alla sinistra di Donnarumma ed entra in porta. Risultato severo e grande delusione per gli uomini di Mancini, su un campo che sicuramente ci ha regalato emozioni migliori.

Una partita speciale

Come già detto, questa era una partita speciale per tutti, soprattutto per il capitano Giorgio Chiellini, che dopo 18 anni lascia la Nazionale, purtroppo con un brutto risultato. L’ormai ex difensore della Juventus è uscito al 46° dando spazio al terzino Lazzari e ricevendo gli applausi del Wembley. A rendere la partita ancora più speciale sono le due squadre in campo, simboli della meravigliosa carriera di Diego Armando Maradona: nato e cresciuto in Argentina ma con l’Italia nel cuore per i suoi 7 anni a Napoli.

a cura di
Mauro Miglietta

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Mauro Miglietta

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