“Un posto sicuro” è il nuovo album de Il Corpo Docenti
“Un posto sicuro” è il nuovo album de Il Corpo Docenti
“Un posto sicuro” è il titolo del secondo album de Il Corpo Docenti ed è un concetto derivato dalla psicologia (il posto in cui rifugiarsi mentalmente quando si sta vivendo una situazione difficile o un trauma), e ancor prima dall’esperienza comune, ovvero il luogo in cui possiamo sentirci tranquilli e salvi, lontani dai pericoli e dalle minacce.
Di fronte al trauma collettivo che hanno rappresentato gli ultimi due anni, non è forse un caso -magari anche inconsciamente- che la band abbia scelto questo concetto come titolo del disco, ovvero la combinazione di parole che dovrebbe racchiudere e sintetizzare nel modo più efficace possibile tutti i messaggi dell’album.
Un disco, prodotto dal cantante dei Ministri Davide “Divi” Autelitano, che è basato sulle chitarre e sugli strumenti suonati, rock con influenze alternative, in parte indie, in parte emo, in parte anche new wave negli arrangiamenti.
Nove canzoni intense e vere, che la band ci racconta nel dettaglio in questo track by track esclusivo.
Il concetto di “posto sicuro” è comune nella psicologia. Da dove deriva la scelta di dare questo titolo al vostro album?
L’idea attorno a questo titolo è nata di pari passo con le prime canzoni. Avevamo in testa il concetto di casa che ci sembrava perfetto per quella manciata di brani. Andando avanti con la scrittura, le canzoni aumentavano e abbiamo provato altre opzioni, ma nessuna riusciva a farci dimenticare la primissima idea.
Il titolo del disco è arrivato con l’ultima canzone scritta (che è poi la title track) e, quando ci siamo accorti di quelle tre parole presenti nella seconda strofa, non abbiamo avuto più dubbi. Ci piace molto l’idea di aver trovato il nostro posto sicuro e questo disco vuole essere un incoraggiamento per chiunque voglia trovare il proprio ma non sa ancora da dove partire.
La musica (sia scriverla che ascoltarla) può rappresentare una forma di “terapia” -senza ovviamente sostituire quella professionale?
Sicuramente la musica influenza il nostro vivere in modi diversi, ci si può ritrovare in una canzone come ci si può sentire sollevati e leggeri dopo averne scritta una. Crediamo che la musica in primis sia una fabbrica di emozioni e di momenti, tutto il resto arriva dopo, prima bisogna provare qualcosa, piacevole o meno che sia.
Come tutte le forme d’arte l’effetto terapeutico è presente e implementabile a forme di terapia professionali, senza sostituirle.
Quanto possiamo capire di voi come ragazzi leggendo i testi del vostro album e ascoltandone la musica? Fino a che punto vi siete esposti e aperti scrivendo queste canzoni?
Di sicuro avrete capito che nessuno di noi è milanese dato che il nostro essere fuorisede è una delle condicio sine qua non di questo disco. Si può capire (o immaginare) che siamo ragazzi come tutti gli altri, che abbiamo le stesse paure di chi non fa musica, che spesso dobbiamo sentirci al sicuro per poter ripartire.
In questo disco abbiamo iniziato a parlare più di situazioni (anche molto private) che di massimi sistemi, quindi diciamo che ci siamo aperti tanto.
A livello musicale ci sono dei generi e degli artisti che sentite vi hanno lasciato qualcosa di importante che si riflette anche nei brani di Un posto sicuro?
Siamo una band che condivide molti ascolti ma al contempo abbiamo anche dei gusti personali che si distaccano molto gli uni dagli altri. Per questo disco abbiamo viaggiato perlopiù tra Inghilterra e Irlanda con le orecchie, band come Fontaines D.C., Arctic Monkeys (sempreverdi, sempre ben accetti) o perché no, i New Order seppur alla fine non siano emulate o presenti nel sound finale, ci hanno fatto scattare la scintilla e ci hanno aiutato a scrivere determinati pezzi. Fun fact: sia in questo disco che sul precedente Povere bestie, è presente un piccolo omaggio ai The Smiths.
Che obiettivi avevate in mente scrivendo e organizzandovi per l’uscita di quest’album?
L’obiettivo principale è sempre stato quello di pubblicare un album con l’esigenza di raccontare come abbiamo vissuto questi ultimi anni. Abbiamo deciso di aspettare il momento più opportuno per pubblicarlo perché volevamo essere sicuri di riuscire a suonarlo dal vivo e oggi siamo veramente contenti del lavoro che è uscito.
Il Corpo Docenti sarà in tour per promuovere Un posto sicuro nel corso dei prossimi mesi. Ecco le date finora confermate!
08/04 Brescia @ Latteria Molloy w/ Cara Calma
23/04 Firenze @ Viper w/ Ministri
24/04 Bologna @ Estragon w/ Ministri
29/04 Trezzo sull’Adda (MI) @ Live Club w/ Ministri
30/04 Milano @ Mare Culturale Urbano, “Raster Festival”
04/05 Milano @ Santeria Paladini (exclusive acoustic showcase)
21/05 Modena @ La Tenda
a cura di
Sara Alice Ceccarelli