Monterossi: la serie disponibile su Amazon Prime Video

Monterossi: la serie disponibile su Amazon Prime Video
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La serie Monterossi è una delle novità del palinsesto Amazon Prime Video. Un prodotto italiano tratto dai romanzi di Alessandro Robecchi (editi da Sellerio) e diretto da Roan Johson, regista della serie I Delitti del Barlume.

Carlo Monterossi (interpretato da un credibile ed efficace Fabrizio Bentivoglio) è un autore stanco della deriva generalista delle sue produzioni televisive. Incalzato dal suo agente, Monterossi affronta una crisi esistenziale confortata da qualche bicchiere di whisky e dai dischi di Bob Dylan. Irrompre però nella sua vita un misterioso assassino che cerca di ucciderlo. Monterossi scoprirà di essere coinvolto in uno scambio di identità. Ma l’episodio sarà il pretesto per fare di lui un improvvisato investigatore al servizio dell’ingiustizia.

Un investigatore anomalo

A fare da contorno alle vicende di Monterossi ci saranno l’assistente Nadia (interpretata dalla rivelazione Martina Sammarco) e Oscar (Luca Nucera). Ovviamente, come le migliori serie noir o crime che dir si voglia, non mancano i rapporti con la polizia ed in particolare col sovraintendente Ghezzi (un bravo Diego Ribon) che chiude un occhio sulle iniziative investigative di Monterossi.

A contrastare però le sue iniziative non mancano i personaggi della Polizia che lo detestano, come Carella (Tommaso Ragno). Fra gli altri interpreti vale la pena ricordare Carla Signoris (Flora De Pisis) nei panni della conduttrice del programma Crazy Love ideato da Monterossi e che è fonte di frustrazione per lui stesso. Una chiara allusione dell’autore ai programmi condotti da Barbara D’Urso. E ancora la sempre affascinante Donatella Finocchiaro nei panni di Lucia, collega giornalista per cui ha un sentimento non corrisposto.

L’autore Alessandro Robecchi

Quello di Monterossi è un personaggio che, in parte, rispecchia il lavoro, i gusti e le tendenze del suo autore Alessandro Robecchi, giornalista per Il Fatto Quotidiano, editorialista de Il Manifesto oltre a essere stato critico musicale per L’Unità e il mensile il Mucchio Selvaggio. Ma Robecchi è sopratutto, dal 2007, fra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza. Nel 2014 il suo esordio nella narrativa con Questa non è una canzone d’amore, primo capitolo della saga Monterossi. I libri della saga sono otto, della serie fanno parte il primo e Di rabbia e di vento.

Quello che rende quasi esclusiva la serie è l’ambientazione milanese e un lavoro investigativo che ricorda le opere di Scerbanenco anche se riviste alla luce della CityLife milanese. Episodi che pescano nel torbido della Milano del malaffare e delle vittime, rom o prostitute a seconda del caso. Fabrizio Bentivoglio veste benissimo la parte di Monterossi, la sua onestà intellettuale mista alla malinconia. Malgrado tutto la serie riesce a unire gli stilemi del genere crime insieme a un tono leggero e umoristico oltre a saggi di vita in pillole.

Il nostro parere

A differenza di altre serie questa ha il pregio di mostrare il disincanto di un personaggio che trova un senso nel risolvere casi dove trovare ancora un briciolo di umanità da salvare. Non solo, le citazioni dylaniane vengono usate a dovere e aiutano in qualche modo a intuirne la grandezza poetica. C’è poi la frecciata ai programmi televisivi e ai suoi conduttori diventati ormai un meme, contenitori che includono cronaca e gossip all’interno dei salotti.

In definitiva una serie, disponibile su Amazon Prime Video, che ci sentiamo di consigliare con una serie di personaggi a cui affezionarsi (come non voler bene al sovraintendente Ghezzi?). La prima stagione consta di sei episodi, ci auguriamo che venga confermata una seconda stagione che rappresenti gli altri cinque romanzi di Robecchi con Monterossi come protagonista.

a cura di
Giuseppe Ardito

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Beppe Ardito

Da sempre la musica è stata la mia "way of life". Cantata, suonata, scritta, elemento vitale per ridare lustro a una vita mediocre. Non solo. Anche il cinema accompagna la mia vita da quando, già da bambino, mi avventuravo nelle sale cinematografiche. Cerco di scrivere, con passione e trasporto, spinto dall'eternità illusione che un mondo di bellezza è possibile.

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