Veronica Kirchmajer: quando la Sindrome di Tourette diventa “Canto”
Veronica Kirchmajer, cantautrice romana e giudice di All Together Now su Canale 5, nel suo ultimo singolo “Canto” ha scelto di raccontare il dolore e le difficoltà di chi è affetto dalla Sindrome di Tourette, disturbo neurologico che compare nell’infanzia e che causa, tipicamente, tic motori e fonici multipli e involontari.
Tutto è nato dall’incontro con una bambina, Amelie, affetta da questo disturbo: Veronica ci rivela qualcosa in più sul suo progetto e sulla sua musica in questa intervista diretta.
Ciao Veronica, prima di tutto grazie per essere qui con noi. Partiamo dal tuo ultimo singolo “Canto” che tratta delicatamente il tema della malattia. Come è nata l’idea?
Ciao! L’idea è nata circa un anno fa, quando una mia carissima amica Cristiana, mi ha proposto di scrivere un brano sulla Sindrome di Tourette.
Ci siamo ritrovate a lavorare nello stesso programma televisivo, All together now e abbiamo pensato di proporlo al regista Roberto Cenci con l’obiettivo di poterlo cantare durante la trasmissione proprio per diffondere il messaggio legato a questa canzone!
Esistono dei pregiudizi sulla Sindrome di Tourette?
Sicuramente essendo una malattia poco conosciuta spesso le persone scambiano gli atteggiamenti di iperattività e tic motori per maleducazione. Purtroppo non si tratta di pregiudizi ma di disinformazione sull’argomento. Il nostro obiettivo insieme all’associazione ‘Save the family’, fondata da Barbara Sabella e dalla mia amica Cristiana, è proprio quello di far conoscere la malattia e dare maggiore risonanza a questo tema.
Come è stato accolto il tuo singolo? Quali sono state le reazioni al primo ascolto da parte di chi vive da vicino questa sindrome?
Devo dire con grande soddisfazione che il brano è stato molto apprezzato, ho ricevuto tanti complimenti e molte persone, molte famiglie, mi hanno ringraziato per questo piccolo gesto!
Stiamo affrontando tutti un periodo molto difficile, per la pandemia in corso.
Come hai vissuto i mesi di lockdown?
Avendo la fortuna di vivere fuori Roma ho avuto la possibilità di godermi al massimo la natura, quindi quel senso di claustrofobia che ahimè molte persone hanno provato chiuse in casa non mi riguarda.
Ovviamente al livello psicologico non è una situazione facile da gestire e quello che mi manca di più è il contatto con le persone e la condivisione, in particolare mi riferisco alle mie esibizioni live.
Il mio ottimismo però mi spinge a cogliere sempre il lato positivo di ogni situazione e allora cerco di soffermarmi sugli aspetti positivi della mia vita, sui miei affetti e su quanto io mi senta fortunata ad avere quello che ho! In qualche modo, non so quando, ma ne usciremo e sarà bellissimo apprezzare nuovamente la libertà come per un detenuto al suo primo giorno di libertà!
Cosa può fare la musica, in questo momento storico? E cosa possiamo fare noi, per sostenere la musica?
Nel mio caso specifico la musica mi ha sempre salvata! Nelle situazioni più critiche lei c’è sempre stata, come un amico fedele e mai come in questo momento storico credo sia fondamentale potersi rifugiare nel proprio pezzo preferito o magari rievocare un particolare momento felice attraverso l’ascolto di un brano che emoziona!
Sicuramente per sostenere la musica bisogna ascoltarne tanta e spaziare tra generi diversi, bisogna avere sempre la curiosità di ascoltare brani nuovi e scaricarla legalmente!
Oltre ad essere una cantautrice sei anche uno dei giudici di All Together Now. Cosa ti ha regalato questa esperienza televisiva?
Sicuramente l’aspetto più interessante è stato il confronto con gli artisti che ho avuto modo di conoscere durante il periodo di registrazione! Mi riferisco sia all’aspetto artistico che umano, infatti sul muro dei 100 giudici sono nate tante belle amicizie che ancora coltivo! Devo dire poi che quest’ultima edizione è stata particolarmente stimolante per l’introduzione dei 4 giudici ‘autorevoli’, Rita Pavone, Francesco Renga, Anna Tatangelo e il nostro J-Ax, che quest’anno hanno fatto parte della giuria insieme a noi!
Ovviamente da cantante posso dire di aver apprezzato molto la loro presenza proprio per il contributo che hanno dato nel giudicare un interprete o una particolare esibizione. È evidente che un commento fatto da una delle icone delle musica italiana, quale Rita Pavone, può essere sicuramente fonte di riflessione e bagaglio da portare con sé per noi giovani cantanti!
Un aneddoto del dietro le quinte, che oggi ti fa sorridere?
Il giorno in cui ho cantato questo brano in trasmissione! Ricordo che non mi avevano precisato il momento in cui sarei dovuta scendere dal muro per andare sul palco e quando mi hanno chiamata, presa dall’entusiasmo e con estrema goffaggine non riuscivo a ‘scablarmi’, a staccare il cavetto del microfono che tutti noi giudici abbiamo.
Non sapevo cosa fare,ero in preda al panico, ma poi per fortuna ci sono riuscita e mi sono precipitata giù dalle scale per raggiungere il palco. Ecco, questo simpatico ricordo ancora oggi mi fa sorridere!
Se dovessi scegliere un artista italiano con cui instaurare una collaborazione per un duetto?
Punto in alto, Tiziano Ferro!
Seguo Tiziano dai suoi primi album e devo dire che è uno degli artisti italiani che ammiro e stimo di più per tanti motivi: primo su tutti la sua particolare timbrica vocale.
Essendo un’appassionata di soul e blues ho apprezzato molto i primi anni della sua discografia, il periodo R&B e quindi in particolare il suo primo album ‘Rosso relativo’. Collaborare con lui per me sarebbe un grande onore e credo anche di poter avere un brano nel cassetto adatto proprio alla sua vocalità! Chissà cosa mi riserverà il futuro!
Il progetto musicale che hai nel cassetto e che vorresti realizzare al più presto?
La partecipazione al Festival di Sanremo!
Sono cresciuta guardando il Festival di Sanremo, sono molto affezionata ad alcuni dei più famosi brani che hanno vinto le varie edizioni, quindi per me partecipare sarebbe veramente il raggiungimento di un grande obiettivo!
In effetti ho avuto la fortuna di calcare già il palco dell’Ariston due anni fa, durante il concorso “Sanremo Canta Napoli” che poi ho vinto con una canzone in collaborazione con Fabrizio Berlincioni. Il brano è stato un riadattamento di un mio brano scritto in inglese.
Ora posso solo dire che mi auguro di tornarci presto per poter raccontare al pubblico italiano una parte di me con un mio nuovo brano!
Grazie Veronica per questa intervista e in bocca al lupo per i tuoi nuovi progetti!
a cura di
Emanuela Ranucci
3 pensieri su “Veronica Kirchmajer: quando la Sindrome di Tourette diventa “Canto””