Mondoriviera e il suo “Il tempio degli uomini granchio”: l’intervista
Lorenzo Camera, originario di Bellaria-Igea Marina in provincia di Rimini, fa parte di alcuni progetti musicali particolarmente interessanti, come Manuel Pistacchio e Ponzio Pilates, ed ha esordito quest’anno con un lavoro solista sotto lo pseudonimo di Mondoriviera. Il disco si chiama “Il tempio degli uomini granchio“.
L’album è un esperimento coraggioso realizzato, come si legge sulla nota stampa, con un “vecchissimo pc dotato di software e plugin del tutto gratuiti, e con una chitarra effettata“. Grande uso dei sintetizzatori quindi, ma con gusto.
I suoni sono storti, molto storti, e allucinati. Potrete trovarci le atmosfere delle vecchie VHS smagnetizzate. “Il tempio degli uomini granchio” ricorda un videogame o un film horror, scegliete voi l’interpretazione che preferite dopo averlo ascoltato.
Io l’ho fatto e, anche se devo ammettere che non ci ho capito niente, l’ho trovato interessante. E chissà che non sia stato proprio questo l’obiettivo di Mondoriviera.
L’abbiamo intervistato per capirci qualcosa di più, ma forse non è servito a molto.
Chi è Mondoriviera: presentati con tre aggettivi a chi non ti conosce
Non mi piace la cosa delle tre parole. Se non avete tempo di ascoltare la storia della mia vita dagli 0 anni a oggi allora niente.
Ho ascoltato il tuo disco, “Il tempio degli uomini granchio”. Mi fa venire in mente il futuro come ce lo immaginavamo negli anni Novanta. È un esperimento interessante, coraggioso.
Poi ho pensato all’altro tuo folle progetto, i Ponzio Pilates, e non posso fare a meno di chiedermi, e di chiederti: cosa sta succedendo a Igea Marina?
Non so come vi siete immaginati il futuro negli anni Novanta e a Igea Marina non succede niente. Mai.
Da quale immaginario sei andato a pescare e cosa ti ha ispirato, per la realizzazione di questo tuo album?
Ho pescato dai film horror 80/90 mischiati con sogni acidi, ma non sono un fricchettone. Lo giuro, lo giuro.
Ho letto che questo disco è “una colonna sonora di post-elettronica lo-fi per un film mai realizzato”. Come te lo sei immaginato questo film?
Il film me lo ero immaginato, ma sono convinto che sia molto meglio tenerlo nei nostri cuori e nelle nostre immaginazioni. Comunque sostanzialmente una processione verso al tempio in cui si arriva col brano “legate Lanio” da li in poi si è dentro al tempio.
Quali sono i tuoi piani per il futuro?
Al momento sto registrando un disco coi Manuel Pistacchio insieme a Francesco Giampaoli quindi per ora penso a quello e a preparare nuove cose coi Ponzio Pilates. E voi?
Noi, caro Mondoriviera, continueremo a dare un’occhiata a cosa succede nell’underground italiano perché, ancora una volta, ci ha dimostrato di non essere morto. Anzi, di essere in gran forma.
Qui sotto il video “Mondoriviera live al mare“, registrato a Lido di Dante nello studio Al Mare di Francesco Giampaoli e girato da Nicola Baldazzi.
a cura di
Daniela Fabbri
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