La Regina degli Scacchi: tra genio e demoni interiori

La Regina degli Scacchi: tra genio e demoni interiori
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La Regina degli Scacchi è l’ultima chicca approdata su Netflix. Miniserie televisiva creata da Scott Frank e Allan Scott, basata sul romanzo di Walter Tevis del 1983. Il titolo originale della serie, omonimo a quello del romanzo è “The Queen’s Gambit”, e si riferisce ad una apertura del gioco degli scacchi, ovvero il gambetto di donna.

A quasi un mese dal suo esordio La Regina degli Scacchi ha già stabilito il record: è la serie più vista su Netflix. Ha conquistato ben 62 milioni di spettatori in tutto il mondo ed è entrata a far parte della top 10 in ben 92 paesi. 

Qual è la storia della Regina degli Scacchi?

La storia inizia in un orfanotrofio femminile dove Beth Harmon (Anya Taylor – Joy), la nostra protagonista, viene portata a causa del lutto che la colpisce (ma non sveliamo altro).

All’interno di questo orfanotrofio Beth lega subito con una ragazza più grande, Jolene. Nel frattempo conosce ed incontra Helen Deardorff, la direttrice dell’orfanotrofio, e il signor Shaibel, il custode. Sarà proprio grazie a Shaibel, per un caso fortuito, che Beth imparerà l’arte degli scacchi.

Beth, però, nell’orfanotrofio conoscerà anche la dipendenza da tranquillanti e psicofarmaci, usanza comune negli anni ’50 distribuire questi farmaci ai ragazzi per tenerli meno agitati, più tranquilli e collaborativi.

Pochi anni dopo Beth viene adottata e lascia l’orfanotrofio, ed è così che può finalmente partecipare ai vari tornei di scacchi. Il genio viene subito fuori, inizia a vincere una partita dopo l’altra, ma con il successo ritorna anche la dipendenza da alcool e psicofarmaci, che la portano a perdere il controllo su sé stessa e sulla propria vita.

Chi è Beth Armon?

Beth Armon è una donna a 360 gradi che in mondo come quello degli scacchisti, si fa strada grazie al suo innato talento e alla sua intelligenza.
Attraverso i vari flashback viene ripercorsa l’infanzia di Beth, segnata da vari traumi e tragici eventi e gli scacchi diventano una vera e propria salvezza, una dimensione dove lei e solo lei può avere il controllo.

Fu la scacchiera a colpirmi.
Esiste tutto un mondo in quelle 64 case.
Mi sento sicura lí, posso controllarlo, posso dominarlo

ed é prevedibile.
So che se mi faccio male è solo colpa mia.”

(Anya Taylor – Joy “La Regina degli Scacchi”)

Ma questo suo controllo ben presto diventerà un’ossessione vera e propria, portandola ad estraniarsi dai propri pari e spingendola all’estremo delle sue capacità.

Durante il suo percorso, non incontra molti ostacoli, ma di sicuro ha a che fare con molte figure maschili che al contrario di quanto si pensi la rispettano e cercano, per quanto possibile, di aiutarla a superare i vari tornei (ma anche le proprie fragilità).

Beth tra demoni interiori e dipendenze

Se inizialmente Beth vuole sentirsi indipendente e cerca di cavarsela da sola, più avanti capisce che è solo grazie alle persone che le vogliono bene e la sostengono che può arrivare al suo obiettivo finale: battere il campione di scacchi russo.

Partita dopo partita e vittoria dopo vittoria, Beth capisce però che l’unico ostacolo da affrontare è se stessa. I suoi demoni, che sempre più insistenti, si fanno strada al di fuori della sua mente e se in un primo momento vengono sopiti dall’alcool e la droga, ben presto dovrà farci i conti.

La storia della Regina degli Scacchi è la storia di un’eroina che, attraverso il coraggio, la speranza e la resilienza, affronta il suo cambiamento.

Curiosità sulla Regina Degli Scacchi

Oltre ad essere una delle serie tv più viste negli ultimi tempi, La Regina degli Scacchi inizialmente doveva essere un film diretto da Heath Ledger, l’attore infatti avrebbe debuttato alla regia proprio con questa storia.

Il tutto sarebbe dovuto partire poco prima della morte dell’attore nel 2008 ed Ellen Page (ora Elliot Page) avrebbe dovuto interpretare Beth Harmon.

Un’altra curiosità assurda è che molte persone dopo aver visto la serie hanno deciso di acquistare una scacchiera e imparare a giocare a scacchi. Difatti si è notato l’aumento dei prezzi delle scacchiere e i sold out per l’acquisto.

Perché guardare la Regina degli Scacchi?

La Regina degli Scacchi non solo è una serie tv ben fatta, è concreta, riflessiva e a tratti contorta. La scenografia e i costumi sono letteralmente eccezionali e Anya Taylor – Joy, nonostante si sia già fatta notare sul grande schermo, è stata una scoperta, magnetica e perfetta nel ruolo di Beth Harmon. 

È una storia che rompe i canoni, che mostra una donna che riesce ad essere rispettata in un mondo di uomini.
E non importa se non capisci nulla del gioco degli scacchi, beh, ti lascerai comunque guidare da quei movimenti e quelle regole complesse, e magari un giorno farai anche tu un “gambetto di donna”.

a cura di
Francesca Graziano

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Francesca Graziano

Francesca Graziano nasce il 28 aprile del 1992 in un una città nel cuore della Puglia. Trapiantata in Abruzzo intraprende gli studi per diventare una “strizza cervelli”, per gli amici Psicologa Cognitiva, ah si è innamorata delle Neuroscienze, il suo sogno nel cassetto è un dottorato, per quello ci sta ancora lavorando. Dal liceo nutre una passione smodata per il cinema e la letteratura, la sua unica fede è il binge watching. I personaggi dei libri e i protagonisti dei film diventano i suoi migliori amici, la sua deformazione professionale la porta ad analizzarli in maniera compulsiva. Si cela in lei un estremo lato nerd, i film della Marvel e gli Anime le fanno perdere la testa. Si definisce Romantica, per scelta.

2 pensieri su “La Regina degli Scacchi: tra genio e demoni interiori

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