Willie Peyote è tornato con “Sulla riva del fiume”, il suo nuovo EP

Willie Peyote è tornato con “Sulla riva del fiume”, il suo nuovo EP
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Il 26 aprile è uscito “Sulla riva del fiume”, la prima parte di un nuovissimo lavoro di Willie Peyote.

Dopo due anni dall’uscita di “Pornostalgia”, Willie Peyote annuncia il suo ritorno con 6 tracce, che come rivela l’artista sui suoi social, è solo la prima parte un lavoro più ampio. Così il rapper – cantautore torinese, torna sulle scene con “Sulla riva del fiume”.

Sui social Willie scrive:

Sulla riva del fiume, più che un EP, è la prima parte del disco che andrà a concludere la trilogia Sabauda.

Dopo Educazione Sabauda e Sindrome di Tôret torniamo a casa anche a livello di suoni e atmosfere.
Era da un po’ che non mi divertivo così tanto a scrivere, comporre e registrare in studio delle canzoni.

Infatti, queste primissime 6 tracce si staccano completamente dagli ultimi “Iodegradabile” (2019) e “Pornostalgia” (2022), ritornando a un sound più chill, tra il funk e l’R&B, sempre accompagnato dalla musica Sabauda Orchestra Precaria.

“Sulla riva del fiume” rappresenta per Willie Peyote un ritorno alle sue radici. Una dedica importante alla sua città, Torino, che lo ha lanciato verso una carriera importante, ma che lui non ha mai veramente lasciato. Anzi, la città sabauda è diventata la sua musa e ora Willie Peyote è pronto a chiudere questo cerchio.

willie peyote riva fiume
Dentro la riva del fiume

Un riff funkeggiante da inizio a questa prima parte, e “Cosa te ne fai” è già clamorosa. Un po’ amara, un po’ drammatica descrive una relazione sbilanciata, tra chi si accontenta di qualche briciola e chi invece vuole molto, molto di più.

Come sappiamo bene, Willie Peyote non è uno che si fa andare bene la qualunque. Con gli anni ci ha deliziato con critiche sociali di ogni tipo. E anche “Sulla riva del fiume” non è da meno. Tra acidità e nichilismo, Willie parla di errori e di colpe, con un occhio attento e critico sui giorni che viviamo.

Fanculo, l’arte non è in gara
In playback in diretta da zia Mara
‘Sti cazzi quanto paga, se ti ingordi sempre in para
Con le barre mi ci son comprato casa
Solo Dio sa la fatica che ho fatto
Anzi era distratto, manco lui ne sa un cazzo
E mentre vi fottono tutto, voi state a guardare, cuckold
L’inizio della fine, il dado è tratto

“Sulla riva del fiume”

Con eleganza e nonchalance, Willie ci fa un regalo bellissimo per 25 Aprile. E proprio per la giornata della Festa della Liberazione, che “Giorgia nel Paese che si meraviglia” anticipa l’uscita dell’album. Un ritratto, purtroppo così autentico, della storia d’amore mai finita tra una parte dell’Italia e il fascismo, riacceso ed alimentato sempre di più da quando c’è lei. Una donna, una madre e una cristiana.

Il ritmo rallenta e vieni avvolto da un’atmosfera da jazz club. Il piano diventa centrale e “Buon auspicio” ricalca l’orma della critica alla società della performance di “Fare schifo”. Ammirazione e rassegnazione sono i sentimenti che accomunano noi che non facciamo ginnastica in vetrina delle palestre in centro. Bravi eh, ma quanto costa il buon auspicio, la fatica, il sacrificio?

L’album si conclude con dei toni più leggeri. I cori e “Paini” è un brano d’amore, che racconta l’innamoramento, che ti scombussola e ti fa sentire addosso quel senso di incertezza.

“Narciso” sotto il suo sound ritmato e allegro, nasconde invece un volto meno piacevole. Una critica anche questa alla società attuale, che si basa continuamente sull’apparenza e all’estetica, ma che aumenta così la paura del fallimento e l’ansia da prestazione.

Questo mondo qui è un Narciso
Che si specchia e non si piace
Ma non riesce a non guardare
E quasi non si riconosce

“Narciso”

La prima parte è andata. A quando la seconda?

Nichilismo, critica e metafore. Sì, anche un po’ di romanticismo che non guasta mai. Willie Peyote ha deciso così di tornare a casa. Nella sua Torino. Un viaggio più personale, più peyotiano. Quella penna così precisa e tagliente che rende Willie unico e sempre geniale.

Queste 6 tracce sono solo un assaggio. E se il sapore è questo, beh Willie, continua a stupirci. Noi siamo qui che ti aspettiamo. Ovviamente anche sotto palco!

Sulla riva del Tour: le date
  • 25 maggio – Milano @ Mi Ami Festival
  • 7 giugno – Mestre (VE) @ Palcoscenici Metropolitani, Parco Bissuola
  • 13 giugno – Bologna @ Oltre Festival
  • 28 giugno – Firenze @ Versus Festival
  • 30 giugno – Spilimbergo (PN) @ Spililand Summer Festival
  • 3 luglio – Genova @ Balena Festival
  • 4 luglio – Collegno (TO) @ Flowers Festival
  • 5 luglio – Bergamo @ Lazzaretto Estate 2024
  • 21 agosto – Gallipoli (LE) @ Oversound Music Festival, Parco Gondar

a cura di
Martina Giovanardi

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Martina Giovanardi

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