Spaghetti Raid 2020: il viaggio più pazzo d’Italia è partito da Rimini
C’era una volta la “Corsa più pazza del Mondo”, oggi c’è la Spaghetti Raid. In questo caso però, non si tratta di una corsa – non esistono podi o graduatorie – né di un raduno, ma di un viaggio a bordo di piccole utilitarie e furgoncini del passato, con il portapacchi carico di cose inutili: canoe, surf, sombreri, passeggini e animali gonfiabili. Più strane sono, meglio è.
Se tutto questo vi sembra assurdo, vuol dire che non avete mai partecipato o assistito alla partenza di una Spaghetti Raid.
La partenza
Le auto, quest’anno, sono partite da Rimini, nella mattinata di sabato 19 settembre, dagli Ex Magazzini dell’Enel di Rimini, hanno attraversato l’Appennino e toccato ben tre regioni – Marche, Emilia Romagna e Toscana – per giungere dopo le salite e le discese a Bagno di Romagna, punto di arrivo e, ovviamente, di festeggiamenti.
Gli equipaggi, provenienti da tutta Italia, chi con una bambola gonfiabile sul tettuccio, chi con un fenicottero rosa, sono arrivati a Rimini con un solo obiettivo: divertirsi da pazzi.
Le auto
La Spaghetti Raid è una folle e divertente esperienza per chi ama guidare le auto di una volta. Fiat giardinetta, Panda, 124, 126, 127, Mini, 128, 2 CV, 500, Ford fiesta mk1, Lada dalla Bulgaria, Daff del ‘75, Opel Manta, Opel Kadett, Fiat 850, Bianchina (di Fantozzi), Maggiolino, Simca sono solo alcune delle auto che hanno partecipato, e continuano a partecipare, a questo pazzo viaggio.
Le categorie rappresentate sono due: Zio e Nonno. La “Zio” è rivolta alle auto costruite dal 1980 al 1999, mentre la categoria “Nonno” accoglie quelle costruite prima del 1979.
Dopo più di 300 chilometri, in serata, gli equipaggi sono arrivati a Bagno di Romagna dove, tra tutti gli onori del caso, li attendeva una spaghettata di festeggiamento.
Godetevi le foto della partenza dell’evento.
a cura di
Daniela Fabbri
Foto di
Valentina Bellini