Dischi Sotterranei vuole creare una comunità musicale, che sia alternativa davvero

Dischi Sotterranei vuole creare una comunità musicale, che sia alternativa davvero
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Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Alberto, detto Tex, di Dischi Sotterranei, un’etichetta che se non avete mai sentito nominare forse dovreste guardarvi intorno un po’ più spesso, perché dalle loro menti folli stanno nascendo piccole certezze della scena alternativa italiana. Prima fra tutti quella di Jesse The Faccio, la vera alternativa alla scena it-pop.

L’occasione di quest’intervista la offre la speciale festa di Dischi Sotterranei a Padova, il 7 marzo @ Cso Pedro dove suoneranno Vanarin, Vvendi, Jesse The Faccio, Pau Amma, MiVergogno e altri ospiti. Qui trovate tutte le info.

Con chi abbiamo il piacere di parlare?

Alberto Tessariol, ma tutti mi conoscono come Tex. Mi occupo di tutta la parte di comunicazione dell’etichetta (e degli artisti).

Come nasce Dischi Sotterranei e cosa punta a diventare?

Nasciamo nel 2015 per dare forma a un collettivo di band padovane, i Sotterranei. Da quel momento il nostro raggio d’azione si è ampliato non poco e l’ambizione è quella di avere presto una rilevanza nazionale sempre maggiore, con alcuni progetti anche internazionale! Ci piacerebbe diventare un’etichetta di riferimento in Italia per un certo modo di fare e promuovere la musica.

Com’è che (nonostante artisti ben conosciuti come Jesse The Faccio) non avete neanche un rappresentante della scena cosiddetta it-pop, ma che anzi la vostra sembra una ricerca costante di sonorità in contrasto con ciò che sta andando di moda?

La scena it-pop di matrice romana ha poco a che vedere con il circuito indipendente, o meglio ne fa parte ma non ne è granché felice, vuole esserci ma di passaggio, per arrivare a palcoscenici molto diversi.

Detto questo crediamo che questa moda si stia esaurendo, ed ecco anche la risposta alla domanda: siamo qui per restare, sarebbe poco intelligente seguire le mode.

Vogliamo ricostruire una comunità dall’identità fieramente alternativa che negli ultimi anni è stata rimescolata e confusa, dando spazio a musica che attualmente tende ad essere sommersa proprio dalle mode sopracitate o altre ancor più glitterate.

Com’è composta la squadra di Dischi Sotterranei?

La direzione dell’etichetta è in capo a 5 persone. Oltre a me: Michele Novak, Francesco Aneloni, Marco Sorgato, Francesco De Sandre. Ognuno ha il suo ruolo e contribuisce a far funzionare il meccanismo al meglio.

Abbiamo parecchi amici e collaboratori senza i quali sarebbe durissima che ci aiutano in una serie di aspetti fondamentali. Ma la cosa bella è che gli artisti stessi spesso mettono a disposizione la loro rete di contatti e di competenze per poter crescere insieme.

Cosa succederà il 7 marzo e cosa dobbiamo aspettarci?

Il 7 marzo innanzitutto sarà una grande festa: come ogni anno facciamo mattina assieme a tutta la famiglia di artisti e amici che ci seguono, presso il CSO Pedro di Padova. Suoneranno: Jesse The Faccio, Vanarin, Pau Amma, Mivergogno, VVENDI, e nell’aria c’è voglia di sorprese.

A differenza degli anni scorsi, stavolta la sensazione è quella di un evento di grande ed esclusiva anteprima di una serie di bombe pronte ad esplodere. Stiamo lanciando band e artisti di grande qualità e freschezza, quella del 7 marzo è l’occasione per poi poter dire ‘li seguo da quando…’ come piace fare a noi indie snob.

Consigli su cosa fare a Padova il giorno dopo?

Data l’ora in cui ci alzeremo dal letto e torneremo a deambulare possiamo vederci per un aperitivo come si deve, ma non vi dico dove, facciamo amicizia il 7 marzo così lo scoprite di persona.

a cura di
Conza Press

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