Prorogata la mostra “Frida Kahlo. Una vita per immagini” ad Alberobello

Prorogata la mostra “Frida Kahlo. Una vita per immagini” ad Alberobello
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Sono passati quasi tre mesi dalla riapertura di Casa Pezzolla ad Alberobello per l’inaugurazione della mostra Frida Kahlo. Una vita per immagini, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alberobello e organizzata da Bass Culture srl, Rjma Progetti culturali in collaborazione con Locus Festival e Diffusione Italia International. L’evento ha riscosso un grande consenso di pubblico, registrando finora circa 10.000 presenze, e anche per questo l’organizzazione, d’intesa con l’Amministrazione comunale, ha scelto di prorogare l’iniziativa fino al 15 ottobre 2023.

La mostra è visitabile dal lunedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 20.00 (orario continuato), con l’ultimo accesso alle ore 19.30. Inoltre per incentivare la partecipazione degli studenti è previsto un accesso privilegiato per le scuole (prenotando via email e scrivendo a: biglietteria@bassculture.it).

L’esposizione è un omaggio a Frida, artista di fama internazionale, icona del femminismo e del multiculturalismo, che si conferma un personaggio dal fascino senza tempo.

Le parole di Valeria Sabatelli, Assessora alla Cultura

Aver ospitato una mostra fotografica su una figura iconica e di fama internazionale come Frida Kahlo ha contribuito al successo del ricco programma estivo degli eventi We Are in Trulli 2023 ma non solo. Frida è tra le artiste del Novecento che per l’originalità e la profondità delle tematiche rappresentate ha completamente rivoluzionato i canoni artistici, veicolando messaggi di emancipazione soprattutto al femminile. Per queste ragioni crediamo che Frida possa continuare a ispirare i giovani d’oggi e ci auguriamo che anche le scuole aderiscano a questa straordinaria opportunità.

La mostra
Foto di Umberto Lopez

Attraverso un centinaio di scatti, per la maggior parte originali, la mostra, a cura di Vincenzo Sanfo, ricostruisce le vicende della vita controcorrente della grande artista messicana, alla ricerca delle motivazioni che l’hanno trasformata in un’icona femminile e pop a livello internazionale. Le foto sono state realizzate dal padre Guillermo durante l’infanzia e la giovinezza della figlia e poi da alcuni dei più̀ grandi fotografi della sua epoca, a cui è dedicata una installazione nel giardino del Palazzo Pezzolla: Leo Matiz, Imogen Cunninghan, Edward Weston, Lucienne Bloch, Bernard Silbertein, Manuel e Lola Alvarez Bravo, Nickolas Muray e altri ancora.

In questo straordinario “album fotografico” si rincorrono le vicende spesso dolorose ma sempre appassionate di una vita, oltre agli amori, alle amicizie e alle avventure di Frida. In mostra è esposto anche un gruppo di piccole fotografie molto intime di Frida, scattate dal gallerista Julien Levy.

Il Messico del Primo ‘900

Il percorso di mostra ricostruisce innanzitutto il contesto in cui si è affermata la sua personalità: è il Messico del primo Novecento, attraversato da una rivoluzione che ne ha cambiato la storia, grazie a umili campesinos ed eroici protagonisti come Pancho Villa e Emiliano Zapata. L’epopea e il mito della rivoluzione messicana resteranno impresse nella mente di Frida e ne forgeranno il carattere indomito, alimentando il suo senso di ribellione verso le convenzioni borghesi e le imposizioni di una società̀ fortemente maschilista. In questo contesto si innestano le vicende della famiglia Kahlo. Guillermo, il padre, è un fotografo di professione di origine tedesca, giunto in Messico nel 1891 e ben presto innamoratosi del paese che lo ha accolto. In mostra è ritratto con Matilde Calderon, sua sposa e madre di quattro figli, tra cui Frida.

Foto di Umberto Lopez

Alcune litografie di Rufino Tamayo insieme al catalogo originale della mostra di Frida, organizzata a Parigi, il primo “manifesto della pittura rivoluzionaria” firmato da Breton e Rivera sono a testimoniare la vivace cultura artistica che caratterizza il Messico nei primi decenni del secolo.

Gli straordinari scatti sono esposti presso il Museo del Territorio – Casa Pezzolla che era stato temporaneamente chiuso e questa mostra ha offerto l’opportunità di riaprire un ‘luogo’ permanente della cultura iconica del territorio alberobellese e allo stesso tempo di lasciare spazio per mostre temporanee ed eventi.

Le parole Francesco De Carlo, sindaco di Alberobello

La straordinaria affluenza alla mostra dedicata a Frida Kahlo è la dimostrazione che un contenitore culturale come Casa Pezzolla, rimasto chiuso in passato, se opportunamente valorizzato, può attribuire importanza alla Città e alla sua collettività. Abbiamo scelto di dedicare una mostra a un’icona femminile senza tempo che ha trasformato le vicende di vita personale e del popolo messicano in una grande produzione artistica che può essere apprezzata anche da un pubblico di giovani studenti. L’impegno dell’Amministrazione è sicuramente quello di proseguire nella valorizzazione attiva e costante della cultura locale, con uno sguardo vigile sui rappresentanti dei movimenti culturali internazionali, questo soprattutto perché Alberobello è sempre più internazionale come gli ospiti che da ogni parte del mondo ogni giorno scelgono di venire a visitarla”.

Tutto il percorso espositivo è accompagnato da un’audioguida a disposizione di tutti i visitatori, inclusa nel biglietto. Il catalogo, curato da Vincenzo Sanfo, è edito da Papiro Art.

a cura di
Staff

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