Torna Shade con “Diversamente Triste”

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“Diversamente Triste” è il nuovo album di Shade, cinque anni dopo l’ultimo disco in studio. Saprà il torinese consolidarsi andando oltre alle sue hit estive?

Shade, nome d’arte di Vito Ventura, è un cantante, freestyler e doppiatore torinese classe 1987. Il suo nome inizia a circolare nella scena rap sin dalla sua adolescenza, quando vince per due volte la selezione piemontese del contest di freestyle Tecniche Perfette, e partecipa al Death Match dello storico 2thebeat nel 2005, a cui segue la pubblicazione della sua prima demo, dal titolo “A no?”. Durante un evento presso le “Lavanderie Ramone”, realizza insieme a Ensi e Fred de Palma uno dei video di freestyle italiano più visti di sempre.

Nel 2013 partecipa alla seconda edizione di MTV Spit, aggiudicandosi la gara di freestyle durante la finale contro Nitro e Fred De Palma. Nel 2015 arriva il primo album “Mirabilansia”, seguito nel 2016 dal secondo lavoro in studio “Clownstrofobia”. Il 2017 è l’anno dell’affermazione davanti al grande pubblico grazie ai singoli “Bene ma non benissimo” (certificato doppio Platino) e “Irraggiungibile” (triplo Platino) insieme a Federica Carta.

Il percorso di Shade

Shade detiene sicuramente un record: restare in tour per innumerevoli settimane rispetto alla media di un singolo all’anno; un’impresa non da poco per i tempi d’oggi dove vengono rilasciati più singoli che cambi di mutande, oltre a essere senza un album recente “utile” a dare una motivazione per continuare a restare in tour. Shade, dopo l’inizio di carriera nel freestyle e quindi nell’hip hop puro, ha scelto un’altra strada: il rap è stato riposto in un cassetto a fronte di un pop sempre più presente nelle proprie canzoni, tanto da venir escluso dal panorama urban dai suoi colleghi.

In realtà l’artista ha sempre cercato di fondere queste due anime con strofe rappate mischiate a ritornelli cantati. L’artista torinese è riuscito così negli ultimi anni a creare hit estive “invasive”, accompagnando le estati italiane dall’inizio alla fine e tenendo la propria popolarità a livelli alti in questo senso. “Diversamente Triste” sembra però voler sbilanciare l’ago artistico di Shade verso l’hip hop con molti più brani di questo genere rispetto allo scorso lavoro “Truman“.

Ascolta “Diversamente Triste”

Le canzoni pop sono ancora in larga parte presenti però sembra riemergere quella componente rap per anni “trascurata”. Scegliere interpreti come Madman, Vegas Jones, Nerone e Dani Faiv manda un chiaro segnale di come forse ci sia quella voglia di tornare un po’ alle radici. In questo album Shade sembra non voglia dare più spazio a un lato piuttosto che un altro, ma garantire un’offerta di tutto il suo estro artistico; anche se uno skit per mettere in gioco le sue distinte capacità da doppiatore ci sarebbe stato bene, come ha già fatto in passato.

Fa strano vedere Shade dopo tutte queste hit estive e i pezzi estremamente pop tornare in una dimensione più rap. “Iron Man”, “Ex”, “Promesse” e “Sopra Di Te”, oltre al “God Mode Freestyle” sono i brani più hip hop del disco. Tra i pezzi più pop “Fenice” e “Tutto Quello Che Ho” sicuramente sono i due brani più intensi e pieni di emozioni dell’album.

Un giudizio finale

Shade ha sempre più riscosso successo nei freestyle piuttosto che nei brani, non singoli, dei vari album pubblicati. Inoltre, forse per la “reputazione” creatasi attorno al suo nome negli ultimi anni, non si riesce ad apprezzare pienamente questo tentativo seppur i brani hip hop siano molto validi in questo senso. È come se ormai fosse macchiato di questa “poppizzazione” degli ultimi anni.

Un consiglio spassionato: Shade non dovrebbe “ridursi” alle sole hit estive e farsi etichettare in questa maniera anche perché ha le capacità per creare qualcosa di diverso, lo ha dimostrato in passato e l’ha fatto in buona parte anche con questo nuovo album. “Diversamente Triste” può essere una prima pietra per ripartire con un percorso che possa davvero mischiare l’essenza da freestyler con quella più commerciale degli ultimi anni. Questo connubio è ciò che l’ha caratterizzato e può continuare a farlo distinguere, continuando a sfornare comunque la solita hit estiva nei prossimi anni.