“Banksy. Painting Walls”: una mostra non autorizzata a Monza

“Banksy. Painting Walls”: una mostra non autorizzata a Monza
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Un progetto espositivo nato per nutrire il dibattito sulla musealizzazione delle opere di street art

Banksy. Painting Walls è una mostra che farà molto discutere. Se dovessimo ricercare un grande paladino popolare dell’arte contemporanea, questo sarebbe Banksy. Eppure, l’artista britannico considerato uno degli esponenti più celebri delle street art mondiale rimane un argomento divisivo. L’apertura di esposizioni dedicate alle sue opere e la loro vendita sono state in grado di spaccare il mondo dell’arte in due filoni di pensiero.

Le mostre sulla street art sono un fenomeno internazionale che attira un pubblico sempre più numeroso, ma allo stesso tempo si trascinano dietro ampie polemiche. All’interno dell’universo della cultura c’è chi è contrario al trasporto dell’arte urbana in un contesto istituzionale e chi pensa sia una possibilità per valorizzare un movimento, ormai parte integrante del sistema dell’arte internazionale.

Street art dalle origini al contesto attuale

L’arte urbana nasce come uno strumento di protesta e per questo è stata a lungo vista come niente di più che un atto vandalico. Tuttavia, nel tempo la considerazione popolare sul genere è cambiata radicalmente; potremmo dire che si è capovolta. Le opere di street art non solo sono usate come un potente mezzo di contestazione politica, ma anche come tramite per riqualificare interi quartieri popolari. In Italia ne è un esempio Without Frontiers, un progetto artistico mantovano che è riuscito a stravolgere il quartiere popolare Lunetta, portando un’atmosfera di allegria e colore in una zona di periferia dimenticata ed esclusa dal resto della città.

I capolavori della street art hanno quindi attirato l’attenzione dei musei in tutto il globo, portando alla realizzazione di mostre a tema e alla trasposizione delle opere dai muri al contesto espositivo. I murales sono progetti artistici realizzati in un’ottica site-specific e time-specific, quindi la loro rimozione lascia spazio a vari interrogativi. Molti artisti di strada si sono opposti a queste pratiche di musealizzazione non appoggiandone la realizzazione, ed è qui che subentra il nostro Banksy, nonostante le mostre all’attivo su di lui siano numerose quelle autorizzate dall’artista sono davvero pochissime.

Una scelta dal dichiarato intento polemico

Banksy. Painting Walls aperta a partire dal 30 giugno 2023 fino al 4 novembre 2023 entrerà a far parte di una lunga serie di esposizioni non autorizzate. L’evento allestito negli spazi dell’Orangerie, presso la Reggia di Monza, curato da Sabina de Gregorial, esibirà tre porzioni di muro staccate e per la primissima volta in città. Il progetto è prodotto da Metamorfosi Eventi in partnership con SM.Art, WeAreBeside e il Consorzio Villa Reale di Monza, oltre che sostenuto con il patrocinio del Comune di Monza. A seguito dell’inaugurazione, sarà visitabile fino al 10 settembre da mercoledì a venerdì dalle 14 alle 20, mentre sabato e domenica dalle 10 alle 20. L’ingresso avrà un prezzo di 14 euro a biglietto, 12 a biglietto ridotto per disabili, gruppi oltre 15 persone, under 26, over 65.

Painting Walls
Banksy
Banksy, Season’s Greeting, vernice spray su muro di mattoni, Port Talbot (UK), 2018
“Banksy. Painting Walls”: le opere in mostra

Banksy. Painting Walls potrà contare su delle novità di assoluta importanza nel contesto delle mostre italiane dedicate allo street artist. Si tratta di alcune porzioni dei murales realizzati da Banksy nel 2009, nel 2010 e nel 2018, nel Galles, nel Devon e nella metropoli londinese. I temi di queste opere sono i classici dell’artista: emergenza climatica, disuguaglianze sociali, migrazione, guerre e diritti dei popoli.

L’opera scelta come locandina della mostra Season’s Greetings, comparsa a Port Talbot nell’inverno del 2018, ha come protagonista un ragazzo con le braccia spalancate e la lingua tesa nel tentativo di assaporare i fiocchi di neve che cadono dal cielo, i quali si riveleranno essere frammenti di cenere volati da un bidone in fiamme. Una denuncia diretta alla situazione della città, la più inquinata del Regno Unito secondo i report dell’OMS.

Mentre Heart Boy e Robot Boy sono gli altri due interventi rimossi che saranno parte dell’esposizione. Due opere che tramite l’utilizzo di un protagonista così giovane denunciano le contraddizioni della società odierna e la sua distanza dal pensiero delle nuove generazioni. La mostra sarà arricchita dal alcuni pezzi unici non ancora dichiarati e complessivamente da più di settanta opere originali.

Painting Walls
Banksy
Banksy, Robot/Computer Boy, vernice spray su muro di mattoni, Brentwood (UK), 2010
Stile, tecniche e immaginario artistico di Banksy

Grazie allo stencil saranno visibili in mostra stampe su carta o tela, insieme ad opere realizzate con tecniche diverse: dall’olio all’acrilico, fino al polimaterico. I visitatori potranno conoscere e approfondire la poetica di Banksy, un autore divenuto un pilastro dell’arte contemporanea, all’attivo da ormai vent’anni. L’attivismo animalista, pacifista, ecologista e la protesta contro guerra, consumismo e abusi politici saranno nuovamente i temi delle opere presenti.

Non potremmo trovare un altro artista altrettanto adatto ad alimentare la disputa sull’istituzionalizzazione di un genere artistico nato per essere democratico e diffondere i valori dell’uguaglianza. Starà agli spettatori decidere se le istituzioni e il mercato delle arti, che trasformano una forma artistica pensata per essere democratica in una qualcosa di reperibile sul mercato, ma allo stesso tempo ne permettono una diffusione e una trattazione ampia, stiano agendo nel giusto o meno.

Questo è un interrogativo a cui non ci sentiamo di dare un risposta univoca. Ognuno ha il diritto, e il dovere, di fare le proprie considerazioni a riguardo, noi vogliamo lasciarvi liberi di crearvi il vostro pensiero. Per fare tutto ciò non rimane che visitare la mostra Banksy. Painting Walls.

a cura di
Francesca Calzà

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