Skunk Anansie – Piazza Malatesta, Rimini – 10 giugno 2023

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Grande successo per la band londinese nella seconda giornata del festival Ultrasuoni.

Una Piazza Malatesta gremita in quel di Rimini per il fantastico concerto degli Skunk Anansie, nella serata di sabato 10 giugno 2023.

Un evento centrale nell’ambito del festival Ultrasuoni, dedicato alla memoria del dj nonché fondatore dello storico Velvet Club, Thomas Balsamini, a dieci anni dalla scomparsa. Una tre giorni che, come abbiamo appurato anche noi di The Soundcheck, si è poi trasformata in un’autentica celebrazione collettiva dello spirito che ha pervaso i luoghi e le anime di chi ha frequentato il mitico locale di Santa Aquilina.

Tornando alla serata dello scorso sabato, la scelta di celebrare la memoria di Thomas con gli Skunk Anansie non è stata casuale. Infatti, la band guidata da Skin ha calcato il palco del Velvet nell’ormai lontano 1995, quando mosse i primi passi con l’album di debutto “Paranoid & Sunburnt”.

E allora gli Skunk non hanno così solo l’onore di dedicare voce e musica a Thomas, ma hanno una responsabilità che ovviamente portano a compimento in maniera eccellente.

Simbolicamente hanno rappresentato quella folta schiera di artisti internazionali che hanno impreziosito il palco del locale riminese quando erano più o meno sconosciuti. Come se il Velvet rappresentasse un talismano presso il quale bagnarsi come auspicio per un radioso futuro.

E così è stato per gli Skunk Anansie, come per i Muse e per i Soundgarden (solo per citarne alcuni). Ma anche band affermate (Ramones, Motorhead) hanno poi messo piede al Velvet che è diventato così un club di riferimento per la musica rock e alternativa.

Una casa e un rifugio per chi alternativo si sentiva dentro, dove poteva essere semplicemente sé stesso. Questo anche ha significato il Velvet.

E al calar della sera Skin, Cass, Ace e Mark fanno il loro ingresso sul palco, con tutta quella rabbia interiore sprigionata da Skin on stage. A lei il tempo ha deciso di donare una duplice inossidabilità. La prima quella fisica: è davvero difficile starle dietro con l’obiettivo. Si muove con l’agilità di una pantera e con la velocità di una gazzella, e si rimane estasiati ad osservare i suoi movimenti così perfetti.

Salvo poi bloccarsi di colpo, per concentrare la sua energia in quella voce, che è il secondo dono del tempo che passa per tutti, ma non per lei. Una potenza indescrivibile, la stessa che mi folgorò quando appena undicenne salvai MTV come canale preferito nella mia tv in camera.

Lei, con quella voce e quello sguardo magnetico, imperversava nelle rotazioni musicali sulla rete di riferimento per gli adolescenti di allora. E nessuno poteva restarle indifferente.

E così è ancora oggi sul palco, a 25 anni di distanza.

Con Cass e Ace che sono più che meri esecutori delle 4 e 6 corde. Dove non arriva Skin arrivano loro a coinvolgere ogni singolo spettatore, anche quello nell’angolo più nascosto, dove non pensi che ce ne siano.

E i groove di Mark sono la sintesi perfetta dell’energia e della sensibilità degli Skunk, che tocca il suo apice quando prima del bis regala ad un bambino in parterre le proprie bacchette.

È questa l’umanità che pervadeva, e pervade tutt’ora il Velvet, il cui cuore batte ancora forte all’unisono di migliaia di altri cuori, sulle note degli Skunk Anansie.