Slam Dunk Festival – Bay Arena, Rimini – 1-3 giugno 2023

Slam Dunk Festival – Bay Arena, Rimini – 1-3 giugno 2023
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Si è concluso lo splendido festival in riva al mare, che ha registrato il tutto esaurito.

Lo Slam Dunk Festival porta a casa il sold-out alla Bay Arena di Rimini, nelle giornate del 1, 2 e 3 giugno 2023.

Una serie di concerti organizzati a regola d’arte e con vera maestria, che a differenza del primo giorno (che era in realtà una sorta di “warm-up”) prendono il via già dalle prime ore del pomeriggio, come per il “Day 2” svolto nella giornata del 2 giugno.

Nella prima giornata del 1° giugno, con solo il main stage attivo, dalle ore 18 si sono alternate le prime band che hanno riscaldato l’attesa per gli headliner: i bravissimi metallari veneti dei Monday Proof e gli Stand Atlantic, con la fantastica Bonnie Fraser alla voce che ha tenuto letteralmente nel palmo della propria mano il pubblico.

E che dire dei Zebrahead? Un’autentica forza della natura, sprigionata nell’aria e tradotta dal pubblico che ha iniziato a riempire la Bay Arena con uno stage diving dietro l’altro.

Invece, al calare delle tenebre, Naska (che senza banalità, ma con tanta sostanza) accompagna con grande maestria il pubblico con crescente attesa verso i Sum 41. La band canadese di Deryck Whibley, prossima allo scioglimento, non delude le attese. E crea così una entusiasmante atmosfera di festa che riecheggia in tutta Rimini, trascinando il pubblico e creando i giusti presupposti per le giornate successive.

Un festival all’insegna della spensieratezza sulle note del punk, un’onda travolgente che ha investito l’intera area comprendente il Parco Pavese ed il Beky Bay, protagoniste nelle tre giornate dedicate alla musica.
Slam Dunk Italy 2023
Slam Dunk Italy 2023
L’alternanza tra i due palchi, ovvero il main stage situato al Parco Pavese e quello del Beky Bay, vedono la migrazione costante di parte di quel pubblico che decide di assistere alle esibizioni di tutti gli artisti.

Un andirivieni che purtroppo non mi ha dato modo di approfondire a dovere alcune band emergenti, che hanno dei prospetti davvero interessanti. Fatta eccezione per i più coraggiosi che si sono accaparrati la transenna di una o dell’altra postazione già dalle prime luci del giorno. E c’è chi non ha mancato di assegnarsi l’agognato posto fronte palco per tutte e tre le giornate!

Slam Dunk Festival - Bay Arena, Rimini - 3 giugno 2023
Slam Dunk Festival – Bay Arena, Rimini – 3 giugno 2023

Una grande occasione per tantissime band che grazie ad un contest si sono aggiudicate la possibilità di scaldare i motori in attesa degli headliner.

Infatti nella giornata di sabato 3 Variance, Beauty School, Trophy Eyes (sul main stage), Noisy Silence e Peaks (al Beky Bay) sono saliti sul palco a partire dalle 15,40. I tempi, scanditi alla perfezione, sono stati rispettati egregiamente dalle band.

Con Boston Manor e Trash Boat cominciano a salire le temperature: i primi si distinguono con il nu metal che sprigiona energia e coinvolgimento allo stato puro. A dimostrazione di ciò cominciano a verificarsi stage diving continui in mezzo al pubblico. I Trash Boat al Beky Bay invece sono caratterizzati dall’istrionico frontman che salta da una parte all’altra del palco senza sosta.

Billy Talent e Codefendants (progetto di Fat Mike dei NOFX, tuttavia assente) trascinano il pubblico verso il tramonto, e il punk rock si prende la scena (pure con una punta di ska per quanto riguarda i secondi).

Giusto il tempo di un pasto fugace durante l’esibizione dei Billy Talent, che mi permette casualmente di imbattermi in Pierre Bouvier (frontman dei Simple Plan), e proprio i Simple Plan caricano ulteriormente l’atmosfera del Parco Pavese, che nel frattempo si è riempito ed il pubblico si estende magnificamente a perdita d’occhio.

Simple Plan
Simple Plan
Simple Plan
Simple Plan

Un’esibizione energica e coinvolgente, che scalda a dovere il pubblico, mentre il sottoscritto fa ancora una spola al Beky Bay per gli Enter Shikari. Una band che non ha ormai bisogno di presentazioni, e che sfoga tutta la propria rabbia con il cantante Rou Reynolds.

Enter Shikari
Enter Shikari
E poi, ahimè, arrivano gli headliner, ovvero i The Offspring, e qui arriva anche la tristissima nota dolente

Premessa doverosa: agli organizzatori dello Slam Dunk va tutta la stima e la riconoscenza per aver organizzato ad alti livelli professionali un festival di tale portata in riviera. Tutto è filato liscio ed il divertimento ha abbracciato anche gli addetti ai lavori.

Un encomio particolare alla security, che è riuscita a gestire i più selvaggi degli stage diving senza perdere la calma e la concentrazione. A loro va riconosciuta la professionalità con la quale si sono distinti.

Talvolta alcuni artisti richiedono, tramite il proprio management, delle liberatorie da firmare per poter fotografare i musicisti sul palco. Previa autorizzazione dello stesso management, le foto prodotte nei canonici primi tre pezzi senza flash vanno poi sottoposte a revisione, prima di ottenere l’ok per poter essere utilizzate nei media previsti.

Sebbene gli organizzatori dello Slam Dunk (che hanno reso il lavoro dei fotografi nei tre giorni un piacere allo stato puro) si siano adoperati fino all’ultimo per ottenere un compromesso l’ordine del management è stato perentorio. I fotografi possono scattare le foto solo dal mixer (posto in grande lontananza). Questa pratica spesso può verificarsi, ma il mixer in genere è posto non troppo distante dal palco. In ambienti chiusi (come i palasport) con la giusta attrezzatura si possono ottenere risultati soddisfacenti.

E quindi no: non vedrete foto dei The Offspring in questa gallery

In un parco come quello di Bellaria era impossibile ottenere immagini decenti dal mixer. Questo a causa della copiosa quantità di polvere che si sollevava al muoversi degli spettatori. Se il polverone può avere un effetto scenografico di giorno (come si evince da alcune foto nella gallery), con il buio i risultati sono scadenti.

Non un capriccio, bensì una necessità quella di scattare sotto palco. Nonostante alcuni di noi fotografi avessero pure l’attrezzatura per tentare di ottenere un risultato accettabile, tutti ci siamo rifiutati di fotografare i The Offspring. I quali, anche dietro conferma di “rumors” tra i fan più avvezzi ai loro concerti, hanno appesantito la festosa atmosfera del festival rispetto alla spensieratezza che ha dominato i primi due giorni, anche dietro al palco.

Alcune realtà forse non hanno chiaro (o forse lo hanno fin troppo) la filiera che riguarda la produzione, la gestione e la distribuzione delle immagini, se letta in una visione egocentrica che esula dal contesto specifico.

Eppure, se declinate in un’ottica prettamente economica, sono proprio le immagini che contribuiscono a produrre profitto anche a quelle stesse band che temono più per il proprio apparire, che per la propria essenza. Quante volte abbiamo acquistato un album o un biglietto di un concerto spinti dal magnetismo di una foto su una locandina o sulla cover di un album?

Ancora una volta, il giudice ultimo e supremo resta lo spettatore che usufruisce dello spettacolo, vero portatore d’interesse, colui che è in grado poi di valutare la performance dell’artista.

E al termine di questo meraviglioso festival, mi sento di dire che il vero protagonista è stato proprio il pubblico. Non è stato una semplice cornice alle esibizioni degli artisti, bensì è stato lui stesso premio Oscar come miglior attore non protagonista: e le eloquenti immagini, ancora una volta proprio loro, ne sono la prova inconfutabile.

Slam Dunk Festival - Bay Arena, Rimini - 3 giugno 2023
Slam Dunk Festival – Bay Arena, Rimini – 3 giugno 2023

a cura e foto di
Emmanuele Olivi

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Emmanuele Olivi

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