“Terra di incubi e ossa”, il ritorno dell’ammazza-fae di Sofia Mazzanti

“Terra di incubi e ossa”, il ritorno dell’ammazza-fae di Sofia Mazzanti
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Esce oggi Terra di Incubi e Ossa, di Sofia Mazzanti. Secondo volume della trilogia L’ascesa dell’ammazza-fae

Qualche mese fa ho avuto il piacere di intervistare Sofia Mazzanti, per parlare del suo romanzo Figlia di Sangue e Rovina. Durante la chiacchierata le avevamo chiesto se poteva svelarci qualcosa sul secondo volume della saga e lei ci aveva risposto “Sarà molto peggio di quello che avete letto fin qui”.

All’inizio non le ho creduto perché Figlia di Sangue e rovina non è un romance fantasy facile: vengono trattati argomenti pesanti e difficili (come lo stupro) anche se nulla risulta forzato o fuori posto.

Quando finalmente ho avuto tra le mani Terra di Incubi e Ossa però mi sono dovuta ricredere. Ma andiamo con ordine…

Figlia di sangue e rovina

Eriel ha un dono, o forse una maledizione. E’ l’ultima ammazza fae, l’unica umana in grado di porre fine alla vita degli abitanti del Regno-sotto-la-collina. La sua vita non è stata facile, ha il corpo ricoperto da cicatrici e l’unica sua compagna è Alatiel, la sua spada.

Raskael è un fae, il cavaliere favorito di Virdale, la spietata regina della Corte dell’Ovest. Il suo compito è quello di uccidere la giovane ammazza-fae.

A Midaran, il regno degli umani, Eriel viene attaccata da alcuni cavalieri fae ma viene salvata da Ardan, un elfo bello e affascinante, che le promette protezione e una vita felice nel regno degli elfi.

Le cose cambiano, però, quando incontrano Varitan, un cucciolo umano bandito dal regno sotto la collina per essersi innamorato di Syntra, una fae di ceto nobile.

I tre decideranno di infiltrarsi nel regno di Virdale per liberare la donna, verso la quale Eriel ha un debito.

Qui tra feste sfarzose, giochi di potere e duelli all’ultimo sangue, amicizie e amori verranno messi a dura prova…

Eriel e Raskael, illustrazione di Adriana Imparato (gentile concessione dell’artista)
Riprendiamo da dove ci siamo fermati

Eriel non è riuscita a scappare ed è rimasta bloccata nel Regno-sotto-la-Collina insieme a Raskael. I due, rinchiusi nella stessa gabbia, dovranno rivedere il loro rapporto e, per sopravvivere, si vedranno costretti a stringere un’alleanza. La loro sopravvivenza però è sempre appesa ad un filo: Virdale e Quilran, i sovrani della Corte dell’Ovest, ogni notte li sottopongono a terribili torture volte a piegarli sia mentalmente che fisicamente…

“Smetti di tormentarti per ciò che hai dovuto fare o per ciò che dovrai fare, lo stai facendo per sopravvivere”

In questo volume viene introdotto il punto di vista di un nuovo personaggio: Ryana, una principessa elfa mezza-fae, intrappolata nella vita di corte. La ragazza, ha una relazione amorosa con le sue due guardie del corpo. Un rapporto profondo e intenso che non è visto di buon occhio dalla madre, che l’ha promessa in sposa ad Ardan. Ma lei è disposta a tutto pur di evitare questo destino.

La focosa principessa non sarà l’unica new entry di questo volume. Conosceremo finalmente il fantomatico Asso che, in Figlia di Sangue e Rovina, era comparso brevemente in un ricordo di Raskael, rivelandoci quanto fosse stato importante per lui.

Dopotutto, Asso glielo aveva detto in modo piuttosto chiaro, tanto tempo prima, in un passato che si sforzava di non considerare: “Non ho mai conosciuto nessuno tanto incapace di amare”

Benvenuti nella Corte dell’Ovest

A differenza del primo volume Terra di incubi e ossa è quasi tortalmente ambientato nel regno dei Fae. Sofia ci prende per mano e ci accompagna in questa corte misteriosa e affascinante che viene plasmata in base ai desideri dei sovrani: la vediamo fiorita e lussureggiante a inizio romanzo per poi ricoprirsi di ghiaccio e neve per il solstizio d’inverno.

L’autrice con le sue parole e le sue descrizioni riesce a farci respirare, e sentire sulla pelle, le atmosfere e i colori della corte…ma non solo quelle.

Il romanzo è duro, difficile da digerire. I protagonisti subiscono torture e violenze; per salvarsi sono costretti a cedere parte di sè.

Non poteva muoversi. Non poteva entrare in quella stanza sapendo ciò che aveva venduto per averla: un pezzo di sè, un frammento di anima che nessuno, mai, avrebbe potuto restituirle.

Nessuna scena viene raccontata, ma si capisce che ciò che accade quando le porte vengono chiuse è qualcosa di terribile. Noi soffriamo con i personaggi: ogni livido che portano impresso sulla pelle è una stilettata nel nostro stomaco. Possiamo soltanto immaginare cosa accade nelle stanze di Quilran e Virdale, ma questo è sufficiente a farci stare male.

Enemies to lovers

La cosa che più mi è piaciuta in questo romanzo è l’evoluzione del rapporto tra Eriel e Raskael. Li abbiamo conosciuti come nemici ma, giorno dopo giorno, abbiamo visto il loro rapporto evolversi. Assistiamo all’inizio di quello che speravamo sarebbe accaduto dalla prima pagina di Figlia di Sangue e Rovina. Potrebbe sembrare una cosa banale, uno sviluppo scontato e invece, credetemi, non è così. Sofia prende un trope tipico del genere romance e lo sviluppa senza forzature: quello che vediamo accadere, pagina dopo pagina, non è mai scontato.

Non posso dirvi troppo ( il rischio spoiler è dietro l’angolo) ma ogni capitolo è una sorpresa perché non accade mai quello che ci aspettiamo.

Sofia ha una scrittura impnotica, io faticavo a staccarmi dal romanzo. Nonostante si tratti di un’opera piuttosto corposa le pagine scorrono veloci sotto i nostri occhi avidi: vogliamo saperne di più. Cosa succederà ad Eriel e Raskael? Finiranno mai di soffrire? Che fine hanno fatto Ardan, Varitan e Syntra?

Terra di incubi e ossa, come suggerisce il titolo, è un romanzo oscuro e cupo, rischiarato però dalla lucentezza dei personaggi che lo animano e dallo stile di scrittura di Sofia

Vi consiglio di leggerlo e di prepararvi psicologicamente perché vi assicuro, che non siete pronti per il finale che ci ha riservato Sofia!

a cura di
Laura Losi

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Laura Losi

Laura Losi è una piacentina classe 1989. Si è laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla Comunicazione Politica di Obama. Avrebbe potuto essere un medico, un avvocato e vivere una vita nel lusso più sfrenato, ma ha preferito seguire il suo animo bohemien che l’ha spinta a diventare un’artista. Ama la musica rock (anche se ascolta Gabbani), le cose da nerd (ha una cotta per Indiana Jones), e tutto ciò che riguarda il fantasy (ha un’ossessione per Dragon Trainer). Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo “Tra le Rose” e a breve vedrà la luce anche la sua seconda fatica, il cui titolo rimane ancora avvolto nel mistero (solo perché in realtà lei non lo ha ancora deciso).

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