Gli indiscutibili Depeche Mode tornano con “Memento Mori”

Gli indiscutibili Depeche Mode tornano con “Memento Mori”
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A distanza di 6 anni dall’ultimo album in studio “Spirit” del 2017, i Depeche Mode si presentano con il 15esimo lavoro “Memento Mori”, supportato da una tournée estiva in Europa e nel mondo

Depeche Mode e la scomparsa improvvisa di Fletcher

Dopo l’improvvisa morte di Andy Fletcher – tastierista, bassista e corista della band sino al 2022 – scomparso per una complicazione cardiaca, la preoccupazione dei fan sulla sorte dei Depeche Mode era tanta. Già nel ’95 l’uscita volontaria di Alan Wilder, aveva segnato una cicatrice nella formazione storica di questa band britannica. Ma nonostante litigi interni e tristi perdite di uno dei membri fondatori, di cui il nuovo album riporta il suo grande contributo, l’anima e scheletro dei Depeche Mode “attuali” Dave Gahan e Martin Gore tiene duro. Ci dimostrano come la resilienza e integrità del gruppo sia ben salda e pronta a procedere con tutte le sue cicatrici.

Memento Mori
foto official Facebook Page Depeche Mode

Sin dalla copertina si percepisce il richiamo al titolo del nuovo album “Memento Mori”, che riprende i colori total-black sempre presenti nella visual identity della band. L’immagine presenta infatti due grandi ali bianche con fiori recisi di dimensioni diverse al centro (che simboleggino l’una la morte, l’altra la vita? Ndr), su uno sfondo totalmente nero, che presenta qualche graffio quasi a voler dimostrare l’usura del materiale. Oppure può significare una sorta di cicatrice o un’ombra. Che sia il richiamo al compagno Fletcher recentemente scomparso? Che sia un riferimento al tempo che passa per la band? Non è certo, possiamo solo supporre e interpretare, ma la scelta dell’immagine si presenta molto coerente con i contenuti dell’album.

Ma cosa significa Memento Mori? E perché quel titolo? Il significato dell’album, come le migliori opere d’arte o libri, viene scelto alla fine della composizione dei brani e dei loro contenuti. Viene suggerita da un amico della band visto il tipo di messaggi veicolati pezzo dopo pezzo. Il significato letterale è “ricordati che devi morire”, un’espressione che ci fa tornare al tempo dell’antica Roma quando i generali e soldati che andavano in guerra per tradizione facevano una sorta di sfilata per il borgo cittadino per essere tributati dalla folla nel dirigersi o tornare dai campi di battaglia. Il tutto per ricordarsi di non essere mai sopraffatti dalla superbia o manie di grandezza, di essere alla fine di tutto uomini mortali, come tutti.

I brani e i contenuti di mancanze e senso di disagio

Come dicevamo sopra, il nuovo album “Memento Mori” contiene tracce create e ideate anche in collaborazione di Andy Fletcher prima della sua scomparsa, e realizzato quindi durante gli anni della pandemia Covid-19. Da questa informazione si può comprendere il perché e l’associazione dei contenuti di molti dei titoli e tracce dell’album. Un esempio percepibile subito ad un primo ascolto, sono i ritmi cupi e decisi che si contrappongono a momenti di lentezza costante e ripetuta. Un po’ come le giornate ripetitive passate in pandemia.  

depeche mode the soundcheck memento mori
official Facebook Page Depeche Mode

Di fatto, in questi 12 pezzi i sentimenti e le emozioni degli artisti, ma anche degli ascoltatori, sono presi in un vortice di montagne russe che salgono e scendono nelle nostre menti e che atterrano nei nostri cuori. Ci sono momenti di riflessione e mancanza relazionale come in “Never Let Me Go”, un grido, forse a qualcuno lassù, nel non lasciarci mai in questa vita terrena. O ancora, “Speak to me” oppure in “Don’t Say you Love Me”, caratterizzate da quel ritmo e lentezza prolungata, fra il romantico e la sofferenza che genera la distanza.

Speak to me, in a language
That I can understand
Tell me, that you’re listening
Give me some kind of plan
Give me something, you’d be my drug of choice
You lead me, I follow, your voice

Speak to Me

I brani di denuncia

Tuttavia, ci sono anche altre tracce di “Memento Mori” che sono più energiche. Quasi come fossero una denuncia che esce con il mantello della sofferenza che ci portiamo addosso. Sto parlando ad esempio del brano di apertura “My Cosmos is mine” dove la voce solenne, quasi dall’aldilà, di Mr. Gahan ripete “Don’t play with my world/ Don’t mess with my mind” avvertendo in primis sul senso di disagio personale, per poi finire in una critica più generale contro la guerra, contro morti senza un perché, contro la pioggia. Forse anche in considerazione dell’evento post covid più triste e tutt’ora tragico: la guerra in Ucraina.

No war, no war, no war, no war
No more, no more, no more, no more
No fear, no fear, no fear, no fear
Not here, not here, not here, not here
No rain, no clouds
No pain, no shrouds
No final breaths

My Cosmos Is Mine

I brani esistenziali – paranoici

Fra i mari di emozioni presentati in questo album, spicca il singolo uscito come primo estratto dell’album lo scorso 9 febbraio “Ghosts Again”, con un video davvero emozionante e che racchiude l’essenza di “Memento Mori”. Il video è in bianco e nero dove un Dave e Martin giocano concentrati ad una partita a scacchi vestiti di nero incappucciati (chiaro riferimento al film “Il Settimo sigillo”), con bastoni a forma di teschio argentato spesso ripresi dalla telecamera.

Il ritmo del brano inizia in crescendo, con un battito martellante che man mano diventa più energico e carico. Come altrettanto cariche sono le parole e maturità di questa band che ci porge su un piatto d’argento il senso della vita, delle relazioni e del tempo che scorre. Oggi ci siamo, domani chissà, ma siamo qui per dare il massimo.

Videoclip – Ghosts Again – Depeche Mode

Di seguito, l’ascolto dei restanti brani come “My Favourite Stranger” e “People Are Good” che rappresentano l’essenza della paranoia di quel periodo, soprattutto verso il genere umano. Comprensibili riflessioni in un momento così buio della nostra storia, ma che forse, ci ha permesso di darci quel tempo di riflessione per capire chi siamo e come agiamo in certe situazioni.

Keep telling myself
That people are good
Whisper it under my breath
So I don’t forget
Keep fooling myself
That they do all they can
Sometimes they simply slip up
But it’s not what they meant

People Are Good

Ai voti e tutti al loro Memento Mori Wolrd Tour

In conclusione, “Memento Mori” può definirsi un bellissimo regalo per tutti i fan che temevano di non riascoltarli più. Dodici pezzi che presentano la forte identità della band e la resilienza. Il messaggio chiave di questo album è che il mondo va avanti nonostante le cicatrici, chi è vivo deve lottare per la pace e un mondo migliore. Noi siamo qui, e cerchiamo di generare il massimo come sempre. Celebriamo la vita e rispettiamo la morte. I Depeche Mode finché avranno vita, ci sorprenderanno sempre!

Le date del tour per l’Italia saranno ben tre, tutte nel mese di luglio: il 12 a Roma, il 14 a Milano  e il 16 a Bologna. Accorrete!

Ecco la tracklist del nuovo album “Memento Mori”:

  1. My Cosmos Is Mine
  2. Wagging Tongue
  3. Ghosts Again
  4. Dont Say You Love Me
  5. My Favourite Stranger
  6. Soul With Me
  7. Caroline’s Monkey
  8. Before We Drown
  9. People Are Good
  10. Always You
  11. Never Let Me Go
  12. Speak To Me

a cura di
Francesca Bandieri

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