Natalia Moskal, ci parla del suo singolo “Sole ad Est” tra arte ed attivismo

Natalia Moskal, ci parla del suo singolo “Sole ad Est” tra arte ed attivismo
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Natalia Moskal torna con il suo nuovo brano, “Sole ad Est” disponibile in radio ed in digitale dal 24 gennaio: il singolo parla del dolore della perdita ed è dedicato alla nonna, tra le persone più importanti della sua vita

Natalia Moskal è una poliedrica artista polacca che ha distribuito agli inizi di quest’anno il suo nuovo singolo “Sole ad Est”. Oltre ed essere una cantautrice, infatti, la Moskal è proprietaria di una casa editrice chiamata Fame Art Books, con la quale ha pubblicato libri che hanno l’obiettivo di mettere al centro le donne e le loro esperienze.

Non solo direttrice ma anche attivista, Natalia Moskal ha inoltre co-organizzato conferenze in alcune Università polacche sul tema della parità di genere e sul femminismo intersezionale.

Le sue anime si riuniscono, però, nell’attività di musicista. Molti dei suoi brani e album, infatti, riprendono i temi di cui si occupa maggiormente raccontando le donne che l’hanno ispirata e che continuano a guidarla.  

Con la redazione di The Soundcheck ha parlato dell’attivismo che la contraddistingue, del suo ultimo brano “Sole ad Est” e rivelandoci anche alcuni progetti inediti.

Ciao Natalia e benvenuta su The Soundcheck! È da poco uscito “Sole ad Est” il tuo nuovo singolo… Parlacene un po’! 

Il brano parla del dolore connesso alla perdita di qualcuno che si ama e dell’impossibilità di riaverlo di nuovo con sé. Io l’ho dedicato a mia nonna, una delle persone più importanti della mia vita, che è deceduta poco dopo che ho finito di registrare il brano. Il mio desiderio era scrivere una canzone che potesse far emozionare ed essere la colonna sonora per la vita di molte persone, con un testo che rimandasse a chiunque gli fosse stato vicino nel corso della loro vita.

Il testo del brano è molto delicato, mentre l’arrangiamento è elettronico. Questo contrasto è stato cercato o è nato in maniera naturale?

Il contrasto è avvenuto in modo naturale, non l’avevamo pianificato in quel modo ma sapevo che l’arrangiamento sarebbe stato elettronico. L’ho scritto in collaborazione con Paola Candeo e coprodotto con Michal Fox Krol.

Il video è davvero molto suggestivo: da cosa avete preso ispirazione e cosa volevate comunicare attraverso le immagini?

Ci siamo ispirati principalmente a “Il piccolo principe” e “La bella e la bestia” – abbiamo ricreato un pianeta diverso dalla Terra, dove c’è una rosa che perde i petali. Volevamo immaginare un luogo in cui tutte le persone potessero incontrarsi un giorno, una volta lasciato il nostro pianeta. È una canzone triste, ovviamente, ma volevo anche mostrare speranza.

Negli ultimi anni hai eseguito e scritto brani in lingue diverse. Il tuo processo artistico ed il modo di comunicare quanto cambia in base a queste? Ci sono emozioni e sensazioni che colleghi più ad una lingua che all’altra?

In realtà la mia lingua madre è la più difficile per me. Finora ho cantato in polacco, inglese, italiano e francese. Non parlo molto bene il francese, ma nulla è più difficile che scrivere canzoni in polacco… non sono mai stata in grado di farlo o soddisfatta del risultato. L’inglese è il mio più grande amore, adoro scrivere, cantare e raccontare le mie storie in questa lingua. Mi piace anche cantare in italiano, è molto bello e melodico.

Sei direttrice di una casa editrice femminista ed il tuo lavoro da attivista ti ha portata ad organizzare conferenze che hanno al centro la parità di genere. Come questa parte della tua vita influisce sulla tua arte?

Influisce molto sulla mia arte, cerco di essere quanto più attiva possibile nelle lotte per l’uguaglianza. Esercito il femminismo cercando di rendere le persone consapevoli delle diverse situazioni attraverso i libri che pubblico o le canzoni che compongo. Tutti i nostri libri in Fame Art sono scritti da o su donne che hanno storie interessanti e che parlano di femminismo e uguaglianza. Lo stesso vale per la mia musica: canto sempre delle donne, delle loro storie, delle loro battaglie, ecc.

Puoi darci qualche anticipazione sui prossimi mesi sul tuo lavoro?

Certo, ho appena finito di preparare due nuovi singoli – uno dei quali è stato realizzato in collaborazione con fantastici artisti italiani – Enrico Palmosi e Zo Vivaldi. Sono incredibilmente orgogliosa di ciò che abbiamo creato insieme. Non vedo l’ora di pubblicare queste canzoni. Ovviamente realizzerò anche video musicali, perché amo creare progetti audiovisivi e dopo l’estate vorrei pubblicare un EP e iniziare a suonare dal vivo.

a cura di
Andrea Romeo

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Andrea Romeo

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