Forza venite gente – Gran Teatro Morato, Brescia – 19 marzo 2023

Forza venite gente – Gran Teatro Morato, Brescia – 19 marzo 2023
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Al Gran Teatro Morato di Brescia arriva il cult musical italiano su San Francesco: “Forza venite gente”

Si tratta di un’opera totalmente italiana nata nel 1981 e messa in scena da Mario Castellacci, Renato Biagioli Piero Castellacci e Piero Palumbo con le musiche di Michele Paulicelli, Giancarlo De Matteis e Giampaolo Belardinelli.

“Forza venite gente” è uno spettacolo entrato a far parte dei Guinness dei primati poichè è stato tradotto in ben 8 lingue ed è stato esportato in tutto il mondo.

Recentemente, dopo anni di pausa, il musical è stato riallestito per una nuova tournée con un rinnovamento tecnologico per renderlo più moderno e adeguato agli standard teatrali odierni.  Il tutto anche per festeggiare il 40°anniverasario.

Dopo lo straordinario successo di febbraio 2022, lo spettacolo è ritornato a Brescia, sempre al Gran Teatro Morato, dove la sera del 19 marzo ha bissato il tutto esaurito dell’anno passato.  

Forza venite gente a sentire la novella del buon Pietro d’Assisi

San Francesco è uno dei Santi più apprezzati e adorati in tutto il mondo e la sua conversione è una delle storie più celebri (e raccontate) del cristianesimo. Tuttavia, “Forza venite gente” non si concentra propriamente su Francesco.

Si, la storia nel suo complesso parla, in modo sintetico, della vita di Francesco, da quando si è convertito al cristianesimo fino alla sua ascesa nel regno dell’altissimo, ma in realtà non è il fulcro dell’opera.

In realtà Forza venite gente parla del rapporto padre-figlio. Di come un genitore abbia difficoltà a comprende le decisioni del suo rampollo e faccia fatica ad accettare la sua decisione.

Un genitore vuole che il proprio figlio abbia una vita migliore della propria e per Pietro è inconcepibile che suo figlio si spogli di tutte le sue ricchezze per abbracciare la Chiesa e dedicare la sua vita alla povertà. Il cambiamento di Francesco, per suo padre è inconcepibile.

Non riesce ad accettare la sua presa di coscienza e capire che in realtà suo figlio ha maturato la sua decisione in modo coscienzioso.

Ciò capita anche al giorno d’oggi, dove spesso, nel passaggio alla fase adulta, i genitori non riescano a comprendere le decisioni dei propri figli. Non li riconosco più. Hanno in mente strade che alla loro progenie non interessa percorrere e perciò si generano aspettative e conflitti.

Tale rapporto conflittuale è comprensibile ed è facile creare un legame empatico con Pietro che, di fatto, è il narratore e protagonista della storia.  La risoluzione avviene nell’atto conclusivo quando il padre, alla fine, perdendo suo figlio, si rende conto di essere stato troppo duro e testardo. In una sorta di pentimento.

Tuttavia, come si fa a criticare le azioni di Pietro. La storia si chiude con il padre narratore che si rivolge agli spettatori dicendo: Come fa un padre capire che suo figlio è un Santo? Come si capisce la santità?

Tale Padre tale figlio?

All’interno della storia, il personaggio che cresce ed evolve è proprio Pietro, il padre che ostacola e critica suo figlio.

A conti fatti, il padre potrebbe essere una sorta di antagonista ma nella realtà è colui che racchiude tutta l’essenza della filosofia francescana.

Quindi, sotto il profilo della morale e dell’insegnamento, Forza venite gente si conferma nuovamente un’opera sempreverde con un forte messaggio e sentimenti universali.

La piazza

A livello scenografico lo spettacolo è spoglio. C’è un’unica location (che cambia un pochino nel corso dell’opera) ed è rappresentata dal fulcro della vita sociale medievale: La piazza.

Questo spazio funge da specchio, da collante per tutti i personaggi che agiscono in esso permettendo agli spettatori di venire a conoscenza della storia su Francesco.

Anche da questo punto di vista, tale scelta la trovo azzeccata e in cline con la storia che viene messa in scena. Povera dal punto di vista scenografico per raccontare la vicenda di un uomo che ha dedicato la sua vita alla povertà.

Quindi, oltre che ad una valenza storica-filologica trovo assolutamente perfetta l’idea di usare la piazza come fulcro per far interagire i vari personaggi della storia.

Commedia musicale

Forza venite gente rientra perfettamente nei canoni del filone Commedia musicale.

Pur raccontando una storia cristiana, su un personaggio realmente esistito e che ha vissuto una vita perlopiù drammatica, lo spettacolo si concentra perlopiù sul genere della commedia per mettere in scena la poetica di San Francesco in modo atipico.

La storia viene privatizzata della drammaticità in quanto il fulcro non è Francesco ma Pietro. Il suo personaggio, per renderlo più empatico e moderno, viene riletto in chiave grottesca, comica.

Francesco, in virtù della sua storia santa, non poteva essere ridotto a macchietta. Quindi si è scelto l’espediente del padre proprio per raccontare la storia da un altro punto di vista, utilizzando la chiave di lettura del rapporto padre-figlio.

La storia viene alleggerita e ciò è un bene in quanto la vicenda si segue in modo scorrevole e piacevole. I siparietti comici tra Cenciosa e Pietro sono il cuore pulsante dell’opera. Sono divertentissimi e permettono di godersi uno spettacolo leggero con un forte messaggio morale universale.

La musica e i vari siparietti sonori sono quasi degli intermezzi, delle parti che permettono alla storia di progredire. Le canzoni fanno andare avanti la vicenda, la scandiscono e la portando ad un livello aulico di intrattenimento.

Sotto certi aspetti, Forza venite gente sembra quasi una sorta di Jesus Christ Superstar all’italiana con protagonista Francesco. Tuttavia, se nell’immensa opera di Weber veniva spettacolarizzata la figura più iconica della Cristianità, in questa commedia musicale si cerca di raccontare il Santo in maniera umile e leggera.

L’inizio del mito

Lo spettacolo è davvero un prodotto teatrale ben fatto, una commedia musicale (come si definivano ai tempi questo genere di opere) vecchia scuola, ben recitato, scritto e con musiche orecchiabili che rimangono impresse nella mente.

Un’opera sempre verde molto divertente da guardare assolutamente anche se non si è di fede cristiana. Azzeccata sotto ogni punto di vista.

La forza di Forza venite gente non è tanto nel raccontare la vita di un’icona, di un santo, ma sua potenza drammaturgica. Tutti gli elementi vengono mischiati in maniera perfetta e ciò che esce è un’opera sublime adatta a grandi e piccini.

Per me, lo spettacolo si conferma un must see assoluto che si conferma un cult del panorama musicale teatrale italiano. Se viene messo in scena da oltre quarant’anni un motivo ci sarà, no?

A fine spettacolo, grandi applausi con tanto di attori che hanno concesso una sorta di medley conclusivo. Ovazioni meritatissime.

Alla prossima ripresa teatrale.

a cura di
Daniele Marazzani

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