The Sandman: Viaggio nel mondo dei sogni (SPOILER!!)

The Sandman: Viaggio nel mondo dei sogni (SPOILER!!)
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The Sandman è una serie Netflix del 2022 con Tom Sturridge, Jenna Coleman, Gwendoline Christie, Stephen Fry, tratta dall’omonimo fumetto DC Comics scritto da Neil Gaiman, che ha anche creato la serie in collaborazione con David S. Goyer e Allan Heinberg.

Se vuoi essere presentato come si deve…fallo da solo

La serie di The Sandman inizia proprio con la voce narrante del protagonista, che ci introduce nel suo fantastico mondo: ‘Il Sogno‘.
Qui è dove vanno le persone quando dormono, un posto dove tutto può accadere e che è dominato da Morfeo, uno dei nomi con cui è conosciuto The Sandman.

Morfeo, o Sogno, è uno degli eterni insieme a Morte, Desiderio, Disperazione, Destino, Distruzione e Delirio.
Ognuno di loro ha il proprio dominio in cui hanno il pieno controllo.

Morfeo si nutre dei sogni, da cui trae il suo potere, li crea e li controlla.
Così come crea e controlla anche gli incubi.

Una lunga prigionia

Nel 1916, l’aristocratico capo di una setta Roderick Burgess riesce ad entrare in possesso di un libro di incantesimi fatti appositamente per imprigionare gli eterni.
Il suo obiettivo è quello di imprigionare Morte per fare in modo che riporti in vita il figlio deceduto in guerra.

Le cose però non vanno secondo i piani e, al posto di Morte, viene imprigionato Sogno.
Nonostante lo sbaglio, Burgess decide di privare Sandman dei suoi strumenti (Elmo, sacchetto di sabbia e rubino) e di tenerlo prigioniero per ricattarlo.

Egli si rifiuterà di collaborare e rimarrà rinchiuso per più di un secolo.

Reazione a catena

La lunga assenza di Sandman porta conseguenze catastrofiche nel mondo: senza il suo padrone, il mondo del Sogno è irriconoscibile, alcuni non riescono più a dormire mentre altri, invece, cadono in un sonno senza fine.

Alcuni incubi come Il Corinzio e Creta si liberano e vagano per le strade del mondo.

Regna il chaos.

Sandman dovrà riuscire a recuperare gli strumenti che gli sono stati rubati e riportare l’ordine nel mondo, ma sarà più complicato del previsto.

Due storie intrecciate

La serie è composta da 10 episodi ma si può dire che sia divisa in due parti, seppur collegate tra loro.

La prima parte consiste nel viaggio di Sandman per trovare e recuperare i suoi strumenti, attraversando mondi e scendendo persino all’inferno.

Qui il ritmo è molto più alto e si ha proprio la sensazione di accompagnare Morfeo in questo suo viaggio.
Incontriamo personaggi come Caino e Abele, Lucifer (interpretato da Gwendoline Christie) e un altro iconico personaggio dei fumetti: Johanna Constantine (anche se nell’originale era maschio e si chiamava John).

Nonostante ci sia un po’ troppo uso di CGI, le ambientazioni sono suggestive e affascinanti, in pieno stile fantasy.

Nella seconda parte, invece, Sogno sarà alle prese con il pericolo del Vortice di Sogni, anomalia che si presenta ogni era e che deve essere fermata per impedire che distrugga il mondo sei sogni.

Purtroppo qui il ritmo cala di molto e, personalmente, ho trovato la storia meno affascinante e interessante della prima.
Tuttavia ci sono dei buoni spunti e abbiamo la possibilità di conoscere più a fondo il personaggio del Corinzio, che ha tirato le fila della trama fin dall’inizio.

Le 3 perle

Nell’arco di questi 10 episodi ce ne sono 3 che vale la pena di citare, perché sono i punti più alti della serie.

Ognuno di questi episodi ha uno o più elementi che lo rendono speciale e unico e alzano di molto l’asticella della qualità della serie.

Non è un caso che tutti e 3 facciano parte della prima metà di stagione e che vengano uno dopo l’altro.

Il potere delle parole

Nell’episodio 4, ‘Una speranza all’inferno‘, assistiamo a uno dei duelli più affascinanti e sorprendenti di sempre tra Lucifer e Morfeo.
Quando i due si sfidano in battaglia si pensa subito a uno scontro fisico, con scazzottate e onde energetiche.

Invece ciò a cui assistiamo è uno scontro verbale in metrica, in cui gli sfidanti danno vita alle proprie parole e alla propria immaginazione, creando creature o entità sempre più forti, per prevalere sull’avversario.

Il fascino sta nel vedere queste parole prendere forma attraverso l’immaginazione e ferire l’avversario.

Morfeo riesce a prevalere con le parole ‘Io sono la Speranza’.

Questo episodio ci insegna che, a volte, le parole feriscono più della lama ma, soprattutto, che la speranza non può essere sconfitta.

Una tavola un po’ troppo…calda!

Nell’episodio 5, ’24 ore’, vediamo il personaggio di John entrare in una tavola calda dopo aver recuperato il rubino di Sandman.

Qui assistiamo a una vera e propria messinscena teatrale.

Tutto l’episodio si svolge all’interno della tavola calda con gli stessi personaggi.
Vediamo quali sono le abitudini dei lavoratori e di alcuni clienti abituali del locale.

Tutto sembra piuttosto normale fin quando John non decide di usare il potere del rubino per rivelare i desideri e la vera natura delle persone presenti nel locale.

La situazione inizia piano piano a degenerare con sfoghi di rabbia, pulsioni sessuali represse, confessioni scioccanti e tradimenti. Finisce, così, per diventare un vero e proprio massacro.

Se questo episodio fosse stato girato tutto in piano sequenza, sarebbe stato un capolavoro.

Due chiacchiere con Morte, e una passeggiata attraverso le epoche

Nell’episodio 6, ‘Il Rumore delle sue ali‘, assistiamo a una bellissima conversazione tra Morte e Morfeo, parte della quale avviene mentre la prima recupera le anime dei defunti, e a un curioso viaggio attraverso le epoche storiche.

La puntata inizia nel presente, ma a un certo punto ci spostiamo nel 1389, dove vediamo i due fratelli entrare in una locanda e incontrare un uomo che afferma di voler vivere per sempre.

Per via di una scommessa, Morte decide di accontentare l’uomo e donargli l’immortalità, mentre Morfeo gli fa promettere di incontrarlo di nuovo nella stessa locanda a 100 anni da quel giorno.

Morfeo era convinto che l’uomo avrebbe implorato di morire dopo una vita così lunga, invece lo ritrova felicissimo e pronto a vivere ancora.

Così, i due si incontrano secolo dopo secolo nella stessa locanda, finendo per diventare amici, mentre noi ci godiamo i meravigliosi cambi di costume e di scenografia al passo coi tempi.

È davvero così bella l’eternità, se non si ha nessuno con cui condividerla?

La perfezione non esiste

Nel complesso ‘The Sandman‘ è un’ottima serie, sicuramente uno dei prodotti meglio riusciti di Netflix, anche grazie all’intelligente scelta di mettere Neil Gaiman alla creazione del progetto e affiancargli David S. Goyer, che aveva già lavorato a progetti fumettistici come la trilogia del Cavaliere Oscuro di Nolan.

Chi meglio del creatore per portare su schermo ciò che lui stesso ha creato?

Scusate il gioco di parole.

Non è esente, però, da difetti.
In particolare, come ho già citato in precedenza, sono dell’idea che un minor utilizzo della CGI a vantaggio di scenografie costruite per la maggior parte, avrebbe alzato il livello della serie.

Inoltre, la scelta di dividere la serie in due parti non mi ha convinto appieno.
Credo che avrebbero potuto essere collegate molto meglio tra loro, senza quello stacco quasi netto tra una storia e l’altra, utilizzando l’episodio 6 come ‘giro di boa’ che, per quanto sia ben fatto, finisce per essere fine a sé stesso.

Infine, per concludere il paragrafo difetti, non posso non citare il fatto che, per questa serie, Netflix ha deciso di svuotare completamente il proprio calderone del politically correct, finendo per esagerare.

Conclusione

Nonostante i difetti, però, la serie riesce ad accontentare i fan, attingendo a piene mani dalle storie dei fumetti, e ad incuriosire e affascinare i non lettori.

Ci sono state alcune modifiche nel passaggio tra fumetto e serie tv, ma Netflix ha avuto la premura di fare un breve video in cui vengono spiegate tutte. Ve lo lascio qui sotto.

In conclusione, dati i numerosi premi letterari vinti dalle storie a fumetti di The Sandman (è stato addirittura il primo fumetto made in USA a vincere un premio letterario e viene considerato dalla critica come una delle storie a fumetti migliori di sempre), si può dire che eventuali stagioni future promettano molto bene.

Senza contare che, al momento abbiamo visto solo 4 degli eterni ovvero: Morte, Sogno, Desiderio e Disperazione.

Nel frattempo godiamoci la prima stagione e magari andiamo a dare un’occhiata anche ai fumetti.

“Se non provi a salire non rischi di cadere. È vero. Ma è così tremendo sbagliare? Così doloroso fallire? A volte ci si sveglia, e a volte, è vero, si muore. Ma c’è sempre una terza via”

The Sandman, Neil Gaiman

a cura di
Edoardo Iannantuoni

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Edoardo Iannantuoni

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