Nerd Show Bologna 2022, una piccola isola felice
Sabato 25 e domenica 26 giugno hanno accolto la nuova edizione del Nerd Show Bologna presso i padiglioni della zona Fiera della città. Tanti gli eventi, tanti gli appassionati di retrogaming, cosplay, manga e i più “classici” giochi da tavolo
Il mio mondo perfetto è costituito da una colonna sonora metal e televisori a tubo catodico che proiettano pixel art e qualche decina di poligoni atti a rappresentare il mondo di giuoco. Il tutto con qualche spruzzatina di modernità indotta dall’ormai non più nuovo YouTube. Facile dunque che il richiamo del Nerd Show di Bologna non passasse inascoltato.
Un’orda eterogenea di giovani e più maturi che si destreggiano tra i 35.000 metri quadrati di padiglioni di Bologna Fiere, piazzette con palchi, stand e file per firmacopie e incontri con personaggi e meme viventi.
Tra YouTube, Meme e vecchia scuola
Una volta entrati nel mondo del Nerd Show Bologna, la prima cosa che si nota è l’estrema eterogeneità della proposta. Oramai “nerd” racchiude videogame e retrogaming (simili-ma-diversi), giochi da tavolo, manga, fumetti, modellismo, YouTube, K-culture… Tanta roba, direbbero i giovani del 2000 (e siamo nel 2022, lo so…).
La diversificazione e la suddivisione dei padiglioni per tematiche, tuttavia, riesce a far orientare bene anche chi è posseduto dal demone di Ryoga Hibiki: se sei interessato al gaming dal 1980 ai giorni nostri, c’è un intero e unico padiglione in cui vorresti abitare forever-and-ever (con tanto di ring su cui si sfidano reali wrestler a tema cosplay); se vuoi invece immergerti nel boarding game, gadget, tutto un altro padiglione fitto di stand.
L’ultimo, invece, ospita l’area Bricks, fantascienza e tanti tanti autori professionisti e case editrici: sono stati circa 120 tra Bao, Boelli Editore, Shockdom, Marvel, DC. C’è anche il palco che ha visto “La Musa d’Oro – Premio Voci Animate”, che ha premiato i doppiatori di serie tv, anime e film. A presentare Giovanni Muciaccia (vi lasciamo qui l’elenco dei vincitori).
L’ospite che si vede
Cristina D’Avena continua ad attrarre generazioni su generazioni: questa cosa continua a strabiliarmi. Tutti a urlare la sigla di “Occhi di Gatto” così come quella di “One Piece”: nemmeno gli Iron Maiden così. Ma non c’è solo lei: Hirohiko Shoda, alias Chef Hiro, famoso per la cucina giapponese e ben più che un fenomeno social; Anna Mazzamauro non ha bisogno di presentazioni (se non sapete chi sia, vergognatevi e che possiate essere irrisi dal Geometra Calboni); Fabio Celenza, genio dei doppiaggi creativi (storico il doppiaggio di Mick Jager in simil-abruzzese); András Arató, che voi direte “Chi è costui” e noi vi rispondiamo “il meme del tizio anziano dei meme”, più precisamente Hide The Pain Harold (genio il rendere il suo meme REALE).
L’organizzazione
Logisticamente, il Nerd Show Bologna 2022 ha azzeccato la location, con Bologna Fiere ottimo per ricezione e facilità d’arrivo. Un po’ meno lo scovare l’entrata, non ben segnalata (ho il deficit-Ryoga, ma non sono stato l’unico ad avere qualche difficoltà). Dal punto di vista organizzativo, invece, nulla da eccepire. Certo, l’offerta è sbilanciata verso produzioni orientali, complici cosplay e gare di ballo k-pop, ma l’estimatore della “vecchia guardia” ha comunque trovato buoni affari e belle chicche.
Tra spazi ben organizzati, proposte e ospiti ben calibrati, l’appuntamento del 2022, dunque, è promosso a pieni voti.
a cura di
Andrea Mariano
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