Gaia Morelli – Off Topic, Torino – 11 Aprile 2024
All’Off Topic di Torino va in scena la festa di Dischi Sotterranei per la presentazione del nuovo album di Gaia Morelli “La natura delle cose”. Una cantautrice che cerca ostinatamente di destrutturare e ricostruire il sound indie rock per creare qualcosa di nuovo e assolutamente personale
Come Baobab, Gaia Morelli ha fatto parlare di se per lo stile che univa R&B, soul e pop. In questo nuovo progetto, più personale, forse intimo, Gaia cerca di parlare del nostro tempo attraverso 10 tracce cariche di pathos ed energia.
Gaia Morelli dopo Baobab
Nel realease party di “La natura delle cose”, Gaia ci trasporta nel suo mondo ed in questa scelta di cambiare rotta per creare un nuovo sound, un nuovo percorso. La caratteristica delle nuove canzoni è la volontà di creare arrangiamenti articolati ma studiati per essere armonici, divisi ma uniti per dare un senso di sospensione ed energia nelle aperture dei ritornelli.
Gaia già nel singolo che preannunciava il disco, “Rumore”, cerca di uscire dagli schemi della classica forma canzone senza tuttavia rinunciare a quel sapore pop che rende musicali e orecchiabili i brani che in fin dei conti riescono maggiormente a colpirci.
Gaia Morelli e la calorosa accoglienza del pubblico
La sala stracolma dell’Off Topic di Torino testimonia l’affetto per l’artista che questa città nutre oltre che l’interesse crescente per progetti cantautorali di questo tipo.
Effettivamente si può anche notare una tendenza che sta riportando gli artisti a scrivere con impegno, parlando di temi forti con semplicità. Inoltre la delicatezza, la morbidezza, gli arpeggi sognanti fanno inevitabilmente pensare ad un maestro come Andrea Laszlo de Simone, per certi versi apripista in Italia di un nuovo modo di scrivere e comporre.
La voce calda e avvolgente di Gaia abbraccia il pubblico dell’Off Topic con l’esecuzione completa del disco, senza bis. 10 brani essenziali che l’artista classe 2000 chiude ringraziando Torino e l’Off Topic, quella che, nei fatti, è e sarà sempre casa sua.
a cura e foto di
Pantaleo Romano
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