“Le Commesse” di Daniele Barsanti e la quotidianità

“Le Commesse” di Daniele Barsanti e la quotidianità
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“Le Commesse” di Daniele Barsanti ci porta a fare i conti con la quotidianità e la routine con una ballata tutta pop.

Mai come negli ultimi mesi ci siamo trovati a fare i conti con la nostra quotidianità e con il riflesso di noi stessi, giorno dopo giorno: la routine, talvolta, sembra una di quelle magliette piegate, ripiegate e lasciate su uno scaffale.

È da questa metaforica scena che prende forma il brano, uno spaccato di vita, una ballata dalle sonorità synth-pop che racchiude una serie di riflessioni ruotando attorno ad un ignoto protagonista.

Racconta l’autore a proposito del nuovo brano: 

Forse questo periodo strano ci ha dato degli occhi diversi, oppure semplicemente la possibilità di vedere meglio delle cose. Ed è così che mi è arrivata “Le Commesse”.

Mi sono seduto su uno di quei divanetti che si trovano nei negozi, ho alzato gli occhi ed ho visto una scena che si ripeteva a loop: una commessa, assente, stanca, intenta a piegare e ripiegare la solita maglia che i clienti avevano preso e poi lasciato lì.

Mi è sembrato da subito una chiave di lettura della sua vita. Ho scavato in quell’istante, in quell’immagine, e c’era lei, con tutte le sue fatiche, i progetti rimandati, quei vaffanculo soppressi da un sorriso laconico, i sogni un po’ abbandonati tra i vestiti ed un affitto da pagare, tra gli anni che passano ed i contratti stagionali che si ripetono.

Il videoclip

Il videoclip di “Le Commesse” mette al centro una ragazza, protagonista dell’intera sequenza di immagini, lei e la sua routine scandita da momenti a volte ironici, altre malinconici.

Daniele Barsanti, parallelamente, è una figura che osserva la ragazza dall’esterno e, in qualche modo, la accompagna nel corso delle sue ordinarie giornate.

Daniele porta colore nella sua vita e, nel secondo ritornello, come protagonista di un sogno, si libera ballando in maniera dolce e sensuale ma, sul finale del video,  l’incantesimo si spezza e torna alla quotidianità.

Da un’idea di GRATIS DINNER, produzione esecutiva Officina 5.1.

Qualche domanda a Daniele Barsanti
Cosa ti ha infastidito di più della quotidianità durante lo stop forzato e cosa ricordi con malinconia?

Mi infastidiva non riuscire ad avere “la visione” non riuscivo a scrivere, perché non sapevo cosa sarebbe rimasto della vita che fino ad oggi ho conosciuto. Ricordo con più malinconia non avere altro da fare che guardare la serie tv , che palle!

Come mai proprio il lavoro della commessa viene identificato come ripetitivo e perché non l’operaio alla catena di montaggio? Che differenza c’è tra questi due lavori a tuo parere?

Forse nessuna, ho scritto “Le commesse” perché prima di tutto ho guardato una donna, che faceva la commessa.

Quale sarà il tuo prossimo lavoro?

A 70 anni inizierò, come tutti a guardare i cantieri, per adesso mi piace di più raccontare le commesse.

a cura di
Sara Alice Ceccarelli

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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