Madison Beer – Fabrique, Milano – 13 marzo 2024

Madison Beer – Fabrique, Milano – 13 marzo 2024
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Dopo due anni Madison Beer torna ad incantare il Fabrique di Milano

Sono passati quasi due anni dall’ultima volta di Madison Beer nel nostro Paese che, come allora, torna al Fabrique per presentare la sua ultima fatica discografica, “Silence Between Songs“, pubblicata lo scorso settembre. L’attesa per i fan è quindi stata tanta e si vede dalla fila di persone, tutte giovanissime, in attesa dell’apertura delle porte.

Prima di lei, ad accompagnarla per tutto il tour, Jillian Rossi e Jann.

Jillian Rossi

Con un certo ritardo ad accumulato la prima artista a scaldare il pubblico e prepararlo ad accogliere Madison Beer è Jillian Rossi, cantautrice di New York di chiare origini italiane che tiene a rimarcare, pur senza parlare la lingua, che ha da poco pubblicato il suo primo album, “Never Fully Loved“.

Jann

Il secondo artista è Jann, cantante e compositore polacco. Accompagnato da chitarra e batteria, sostenuti da una base musicale, ha intrattenuto i presenti con il suo pop e un’ottima presenza scenica

Madison Beer

Ma la vera star della serata è ovviamente Madison Beer. Dopo che i tecnici hanno tolto il telo nero che nascondeva la scenografia, un countdown da 5 minuti compare sul maxischermo accolto da un boato. Allo scadere del conto alla rovescia, al fatidico “10… 9… 8…” il parterre si trasforma in un mare di cellulari alzati per riprendere l’entrata in scena di Madison. Cellulari che compariranno spesso durante la serata, per portarsi a casa un ricordo o per fare atmosfera nei momenti più intensi del concerto.

Dopo le prime canzoni si alza il coro “Sei bellissima“, accolto da Madison con poche ma sentite parole in italiano: “Milano ti amo, grazie!“. L’interazione con il pubblico è costante, con diversi cartelloni alzati dai fan e letti dall’artista. La tenuta del palco e della voce sono impeccabili, e la cantautrice dimostra tutte le sue doti cimentandosi anche alla tastiera suonando “At Your Worst“.

Il momento più intenso del concerto arriva subito dopo con “Ryder“, dedicata al fratello, e accompagnata da immagini d’infanzia di Madison e Ryder Beer che scorrono sul ledwall. L’ultima parte dello show è invece la più carica, con pezzi dal tiro dance come “Make You Mine“, “BOYSHIT” e “Follow the White Rabbit“.

La scaletta
  • Home To Another One
  • Good in Goodbye
  • Sweet Relief
  • Showed Me (How I Fell In Love With You)
  • 17
  • I Wonder
  • Silence Between Songs
  • Dear Society
  • Nothing Matters but You
  • Envy the Leaves
  • Tyler Durden
  • Homesick
  • Selfish
  • At Your Worst
  • Ryder
  • Reckless
  • Make You Mine
  • BOYSHIT
  • Baby
  • Follow The White Rabbit
  • Spinnin
  • King of Everything

a cura e foto di
Mirko Fava

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Mirko Fava

Mirko Fava nasce a Parma il 23/04/1991. Ha un diploma da geometra che ha usato per poco tempo, prima di diventare impiegato. Ha cominciato ad appassionarsi di musica negli anni delle superiori ed è andato alsuo primo concerto nel 2007, portandosi dietro una delle prime digitali compatte di suo padre, ottenendo scarsissimi risultati. La passione per la fotografia è cominciata parallelamente a quella per i concerti, anche se a tutti gli effetti si è sviluppata definitivamente dopo qualche anno. La macchina fotografica lo accompagna anche in viaggio, alla costante esplorazione del mondo. Tutte passioni economiche, in pratica.

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