Mr Rain: fuori dallo spazio e dal tempo sul suo “Pianeta di Miller”

Mr Rain: fuori dallo spazio e dal tempo sul suo “Pianeta di Miller”
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Mr Rain attraversa il cunicolo spazio temporale citato nel celebre “Interstellar” e ne esce diverso da come ne è entrato: questo risveglio lo seguirà nel suo album di inediti “Il Pianeta di Miller”, uscito il 1 marzo 2024 e distribuito da Warner Music Italy

“Supereroi” e “Due Altalene” sono delle nostre vecchie conoscenze: con entrambi i brani Mr Rain partecipa al Festival di Sanremo rispettivamente nel 2023 e 2024 presentandosi al pubblico come un artista dall’estrema sensibilità.

Questo nuovo album in 12 tracce vuole sensibilizzare alla vita e quindi al coraggio e alla forza necessaria che ne consegue e ricordare che gli esseri umani sono tutti dei supereroi.

La vita è costituita da un tempo limitato. Il tempo, tema caro ai filosofi di tutti i tempi e croce e delizia di noi esseri umani con cui dobbiamo coesistere.

Mr Rain offre uno spunto interessante su questo e una chiave di lettura nella sua traccia “23 anni, 4 mesi, 8 giorni”e ci fa porre la domanda da Cooper (Matthew McConaughey) “Cosa significa veramente vivere in un momento che non finisce mai?”

E’ spiazzante ma ci fa rispondere pure: “forse posso trovare la chiave per apprezzare ogni istante, perchè anche se non posso controllare il tempo, posso scegliere come viverlo”.

Può essere che il tempo sia relativo se ci si concentra su ogni istante e si conferisce a quell’istante un’ effettiva valenza significativa. Il tempo va riempito di significato.

Ma la vita spaventa e con lei il tempo: Mr Rain suggerisce la compassione tra esseri umani e l’esserci veramente e autenticamente: la sofferenza è una condizione sine qua non dell’esistenza, che si affievolisce con l’ amore

“Io e te fermiamo il mondo quando siamo insieme” Due Altalene, “Stai con me, dimmi che era un brutto sogno, io sarò qui con te ogni volta che ne avrai bisogno” Paura del Buio

“Non puoi combattere una guerra da solo ” Supereroi

Ascoltare le storie degli altri è la sua missione: è interessato agli esseri umani nel tempo. E all’amore. L’amore come totale e talmente forte perchè unico modo per sopravvivere da non poter essere rinchiuso in una sola vita e quindi deve obbligatoriamente ritornare in “Vite Precedenti”.

Ma dove si colloca Mr Rain nel tempo e nello spazio?

Sul Pianeta di Miller, un pianeta formato da sola acqua, elemento molto caro all’artista: un pianeta di un epoca diversa da quella dell’umanità che conosce dove il tempo scorre a una velocità diversa, più lenta.

E’ un epoca dove un essere umano come lui può permettersi di soffermarsi sulle piccole cose e sull’importanza di esse e dove può mostrare le sue fragilità, educare all’amore e al coraggio che serve per donare il cuore a un altro essere umano e farne punti di forza ed esempio per tutti.

Se Mr Rain fosse un suono assomiglierebbe al suo Outro: si racconta in musica, in suono puro scaccia ansia per la lunghezza d’onda da cui è formato.

Se “il dolore ti attira come una calamita” offre la sua traccia come un rifugio che non ci si aspetta.

Non è l’unico suono dell’album, ogni canzone ne ha uno distintivo come anima personale. E’ una delle novità che si propone di portare ora e nella sua futura arte.

Nonostante la lontananza spaziale tra il Pianeta di Miller e la Terra, la musica di Mr Rain ci raggiunge e ci irradia mostrandoci la parte della medaglia che vogliamo vedere; io vedo quella della speranza di imparare a vivere qui donando significato al tempo come se fossimo lì e ne fossimo costretti.

a cura di
Michela Besacchi

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