Jannik, ma cosa hai combinato?

Jannik, ma cosa hai combinato?
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Jannik Sinner conquista l’edizione 2024 dell’Australian Open sconfiggendo in finale il Russo Daniil Medevedev con il punteggio di 3/6 3/6 6/4 6/4 6/3. Con questo successo diventa il terzo italiano di sempre ad aggiudicarsi un torneo del Grande Slam di singolare dopo Pietrangeli e Panatta

Eroico. Immenso. Si potrebbero trovare tanti aggettivi per descrivere Jannik Sinner e l’impresa che ha compiuto, ma probabilmente non basterebbero. Un torneo pressoché perfetto dall’inizio alla fine, suggellato da una finale vinta in rimonta contro un mai domo Daniil Medvedev, primo e unico a mettere veramente alle corde l’altoatesino. Forse Jannik avrebbe evitato volentieri tanta sofferenza, ma col senno di poi vincere in questa maniera è ancora più speciale. Il titolo non gli fa guadagnare posizioni in classifica e rimane al quarto posto, ma attualmente è il più forte. Non lo dirà mai apertamente, è troppo umile, ma lo sa. E ora lo sanno tutti (chiedere a Novak Djokovic per conferme).

I numeri parlano e sono oggettivi: 10 vittorie nelle ultime 11 partite contro i primi cinque giocatori del mondo.

A livello tennistico Sinner è cresciuto parecchio nell’ultimo anno; il servizio è migliorato sia in velocità che in percentuali, ha aggiunto qualche variazione come lo slice o la smorzata e soprattutto tiene meglio il campo. Che madre natura lo avesse baciato col suo talento era chiaro a tutti o quasi.

Ciò che invece stupisce è la sua maturità e la sua freddezza, insolite per un ragazzo di 22 anni. Sotto pressione non sbaglia mai o quasi e soprattutto riesce a controllare le sue emozioni in maniera quasi “Nadaliana”. Questa sua forza gli consente di vincere anche quando il suo tennis è meno brillante, come quest’oggi. E la differenza fra i bravi giocatori e i campioni è proprio questa: saper tirare fuori il meglio dalle giornate peggiori. Eppure nonostante tutti questi punti di forza probabilmente certi livelli non si raggiungerebbero. Non senza una dedizione, una semplicità genuina e una disciplina fuori dall’ordinario, che fanno di Sinner un personaggio amato e rispettato da colleghi e appassionati.

Il trofeo se lo porta a casa lui e ci mancherebbe, ma oggi tutta l’Italia ha sofferto e gioito con lui. Con la sua persona prima che con il suo tennis, Jannik sta facendo appassionare adulti e piccini a questo sport. E quanti bambini, dopo oggi, impugneranno per la prima volta una racchetta sognando di diventare come lui e cercando di emulare le sue gesta.

Non potrà vincere tutto e sempre questo è logico, altrettanto vero però che con ancora dei margini di miglioramento e tanta esperienza da acquisire, “sky is the limit” come direbbero oltreoceano. Arrivato in Australia per dimostrarsi grande, Sinner se ne va da gigante. Anche per questo da oggi “Jan” avrà ancora più pressione e occhi puntati, ma ha tutte le carte in regola per gestire al meglio le cose e non farsi distrarre da tutte le chiacchiere che arriveranno. Perché si sa che funziona così: ora sono tutti sul carro, ma alle prime sconfitte la massa inizierà a scendere. Intanto però, godiamoci questo momento e mettiamoci comodi, il ragazzo ci farà divertire ed emozionare. E noi non vediamo l’ora.

foto: zazoom.it
foto: livetennis.it

a cura di
Pietro Santini

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Pietro Santini

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