Skam Italia 6 – il passaggio di testimone ad una nuova generazione

Skam Italia 6 – il passaggio di testimone ad una nuova generazione
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Lo scorso 18 gennaio è uscita su Netflix la nuova stagione di Skam Italia, serie teen ambientata a Roma che in ogni stagione segue le vicende di un protagonista differente.

A dicembre, sommersa da esami da preparare, ho fatto una scoperta totalmente inaspettata: il 18 gennaio sarebbe uscita la sesta stagione di Skam Italia su Netflix. Come molti miei coetanei, anche io seguo la serie dai suoi esordi, ragion per cui non potevo non recensirla!

Skam Italia, per chi non lo sapesse, rientra in un articolato sistema di remake europei (internazionali, in realtà, se si considera anche Skam Austin!) che, da anni, invadono il web. Il fenomeno Skam ha però inizio in Norvegia nel 2015 con quattro stagioni ideate, scritte e dirette da Julie Andem. “Vergogna”. Questo è il significato del titolo e la parola chiave per comprendere di cosa tratti la serie. Skam nasce infatti come una serie sugli adolescenti per gli adolescenti. Ogni stagione ha un protagonista diverso che deve affrontare le proprie difficoltà a testa alta. 

Eva, Noora, Isak e Sana sono i protagonisti delle quattro stagioni norvegesi. I loro corrispettivi italiani sono diventati Eva, Eleonora, Martino e Sana. Come tutti gli altri remake, anche Skam Italia è stata infatti costretta a seguire le storie dell’originale per ragioni di copyright. Per lo stesso motivo, alcuni personaggi sono “bloccati” e, quindi, non possono avere una propria stagione. Ecco dunque spiegata in breve la necessità di introdurre nuovi volti e nuove storie. 

La protagonista: Asia

La sesta stagione di Skam Italia vede come protagonista Asia (Nicole Rossi), personaggio introdotto nella quinta stagione. Asia è un’idealista convinta che non ha paura di mettersi in gioco, fiera leader della lista del collettivo Rebelde. Guardandola dall’esterno, appare come una persona forte, inscalfibile. In pieno stile Skam, scopriremo presto che in realtà è molto più fragile del previsto. 

Asia, come tutti gli adolescenti, si trova a dover affrontare delle difficoltà. La sua lista ha perso le elezioni a rappresentante di istituto e ora la scuola è guidata dai “fasci”, ma, quel che è peggio, al corpo studentesco non sembra importare di nulla. Alla sua insofferenza verso l’indifferenza dei suoi coetanei va aggiunta la sua relazione a distanza con Ben (Leo Rivosecchi). Il ragazzo si trova infatti a studiare in America e tenersi in contatto appare sempre più complicato. 

E veniamo dunque al tema centrale di questa stagione: i disturbi alimentari. Nel corso delle puntate il rapporto complesso di Asia con il cibo viene esplorato sempre più a fondo, portando la ragazza ad intraprendere un percorso di accettazione.

Non è un segreto che molti fan della serie avrebbero voluto una stagione incentrata sul personaggio di Silvia (Greta Ragusa), cosa che purtroppo non è potuta avvenire a causa del blocco dei personaggi originali. Verosimilmente, però, una stagione su Silvia avrebbe trattato proprio questa tematica delicata. Non a caso, tra i personaggi delle prime stagioni che si muovono sullo sfondo, Silvia è forse quella con un ruolo più importante. 

Allargando l’inquadratura, questa stagione, così come le precedenti, tratta dell’ accettazione di sé stessi e delle proprie fragilità. Asia deve scendere a patti con il suo disturbo, ma questo non è l’unico percorso della stagione. Compare infatti sulla scena Giulio (Andrea Palma), un nuovo studente che ha misteriosamente cambiato scuola per gli ultimi tre mesi. Anche lui incarna il tema dell’accettazione: deve fare pace con il proprio passato, così come chi lo circonda deve cercare di guardarlo senza pregiudizi. 

La nuova generazione

Se la quinta stagione, con protagonista Elia (Francesco Centorame), aveva fatto da anello di congiunzione tra la vecchia e la nuova generazione di personaggi, questa segna il definitivo passaggio di testimone. I volti noti delle prime stagioni continuano a comparire in piccoli camei, ma i riflettori sono ora puntati su nuovi protagonisti e sulle loro storie. 

Oltre ad Asia e a Viola (Lea Gavino), che aveva fatto da coprotagonista ad Elia nella sua stagione, cominciano ad assumere rilevanza anche le vicende di Fiorella (Benedetta Santibelli), Rebecca (Camilla Brandenburg) e Munny (Yothin Clavenzani). Alcuni fan della serie potrebbero vivere questo ricambio in modo un po’ traumatico, essendo ormai affezionati al vecchio cast. Va però detto che, nonostante i volti e le storie siano diversi, la formula di Skam non è cambiata: la delicatezza nel trattare temi importanti rimane intatta. 

Le vicende introdotte lasciano presupporre stagioni future, dopotutto il progetto Skam è potenzialmente infinito. Guardando, per esempio, alla versione francese, si è ormai arrivati ad una terza generazione, senza che la serie abbia perso il suo seguito. D’altro canto, il fulcro del progetto è sempre stato raccontare un periodo ben specifico, le superiori, in un modo comprensibile agli adolescenti. Seguire all’infinito le vicende di personaggi ormai universitari sarebbe stato controproducente: per quello, semmai, si potrebbe creare una serie spin-off a parte. 

Tirando dunque le somme, stagione approvata o no? Personalmente, la presenza di volti e dinamiche nuove mi ha incuriosita e, nel complesso, ho trovato questa stagione piacevole da seguire. Chi ha cominciato a seguire le prime stagioni di Skam da adolescente, ormai ha più di vent’anni e potrebbe non ritrovarsi più nelle storie che vengono rappresentate. Detto questo, a mio avviso la serie continua a mantenere i suoi punti di forza e, pur essendo fuori target, rimane comunque godibile.  

a cura di
Claudia Camarda

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