Contro il logorio dei social: “Only Phunk” de Le Canzoni Giuste
Il nuovo singolo della band pescarese elogia la bellezza della vita vera, prendendo in giro l’uso eccessivo dei social
Riprendiamo una citazione molto anni ’90 per presentare Le Canzoni Giuste, band alternative pop nata nel 2018 a Pescara dalle ceneri del progetto solista di Iacopo Ligorio, voce, chitarra, testi e musiche, accompagnato da Bruno Contin, Luca Degl’Innocenti e Marco Imperatore, anche loro ai testi, musiche e arrangiamenti.
Sono stati sei anni molto prolifici oltre a vederli prendere parte a numerosi contest e premi come Area Sanremo, Premio Pierangelo Bertoli, Meeting del Mare, Arezzo Wave, Tenco Ascolta e Premio Nazionale delle Arti. Nel 2019 esce “Per l’amor del cielo”, il loro primo album, seguito da un lungo tour autoprodotto di 31 date, nel 2021 pubblicano “Felici e Contenti”, secondo album che incontra il favore della critica e hanno il piacere di presentare live anche al MEI 2021. Tra maggio 2022 e novembre 2023 pubblicano cinque singoli tra i quali una personale versione di “ACIDA” dei Prozac+.
Oggi ,dopo la pubblicazione del singolo “Vaffanguru” a fine 2023, presentano “Only Phunk“, una critica non troppo velata all’uso smodato dei social, di uno in voga negli ultimi tempi in particolare, OnlyFans. A detta della band la canzone nasce in realtà proprio con l’obiettivo di “trollare” chi usa tale social, prendere di mira sì, ma senza giudicare assolutamente. Piuttosto la band vuole promuovere il contatto umano e la bellezza della vita reale, nonostante le delusioni amorose che fanno parte del percorso di crescita individuale.
Abbiamo contattato Le Canzoni Giuste per saperne di più sulla loro nascita, sul nuovo singolo, sul loro rapporto con i social e molto altro, ecco a voi quello che ci hanno risposto.
Ciao ragazzi, benvenuti su The Soundcheck. Come nascono Le Canzoni Giuste?
Ciao a voi, nel 2018 dopo aver suonato insieme per il progetto solista del frontman, poi distrutto per ricostruire insieme Le Canzoni Giuste con l’idea di fare qualcosa che rispecchiasse i nostri cuori.
Quante delusioni amorose ci son volute prima di scrivere “Only Phunk”?
Ognuno di noi ne ha vissute diverse, ma nessuna di queste ha ispirato la canzone. In realtà è nata con l’obiettivo di trollare chi usa Only Fans, poi trolla e ri-trolla è davvero diventata una canzone, anche se dobbiamo ammettere che uno di noi, per un breve periodo è stato soggiogato dalla suddetta piattaforma. Non diremo chi, alla giusta occasione (nei live) verrà bullizzato per questo.
Qual è il vostro approccio al mondo social e alle relazioni che qui possono instaurarsi?
Per anni abbiamo fatto fatica, poi con tempo, studio e dedizione abbiamo iniziato a sbloccare un po’ la situazione e a vedere i primi numeri, capendo che per noi davvero esiste un pubblico e delle possibilità. Stiamo curando molto la nostra piccola community a cui siamo profondamente grati ed affezionati. Non mancano gli haters ai quali siamo immensamente grati per l’engagement, noi in genere trolliamo questa gente con il solito nostro spirito.
Avete avuto modo di partecipare ad Area Sanremo, ci raccontate un aneddoto a riguardo?
Una volta il chitarrista ha perso memoria di un’intera giornata di vita perchè alloggiavamo in un bungalow chiamato “La casa Bong”. Credo si spieghi da sola… Non parliamo del concorso perchè non diremmo cose belle a riguardo. Per il resto, come tante altre, per noi è stata un’esperienza formativa e di gavetta che ha sicuramente fatto crescere almeno di un pochino LCG.
A proposito di Sanremo, avete un preferito tra i partecipanti di questa edizione?
Più che il cantante ormai dovremmo vedere gli autori, visto che il 50% delle canzoni in gara è in mano agli stessi autori, per il resto ce ne sono tanti che ci stanno simpatici, da Dargen a Ghali, dalla Bertè ai Ricchi e Poveri. A noi stanno simpatici tutti!
Quando e dove potremo ascoltarvi live?
Per ora siamo in fase preparatoria del nuovo tour, le date usciranno molto presto. Diciamo che si comincerà ad aprile, e ci sarà anche un’altra sorpresina, un souvenir diciamo.
a cura di
Mariangela Cuscito
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