Improvvisamente a Natale mi sposo – la recensione in anteprima!

Improvvisamente a Natale mi sposo – la recensione in anteprima!
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“Improvvisamente a Natale mi sposo”, un sequel “indipendente” dagli avvenimenti di “Improvvisamente Natale”, approderà sul grande schermo mercoledì 6 dicembre! Nel film, diretto da Francesco Patierno, assistiamo al ritorno di Diego Abatantuono. Lorenzo, è il direttore di un albergo in un paesino sperduto tra le Dolomiti. Noi di The Soundcheck abbiamo visto il film in anteprima, e ve ne parliamo qui. Buona lettura!

Vacanze di Natale, montagne innevate, paesaggi mozzafiato come solo il Nord Italia ci può regalare. Come da tradizione la famiglia di Lorenzo (Diego Abatantuono) si riunisce nel suo albergo sulle Dolomiti per celebrare insieme un lieto evento. Questa volta, però, c’è nell’aria qualcosa di diverso… .

Già dall’inizio del film si avverte da parte di Lorenzo un certo imbarazzo: l’uomo non sta più nella pelle e non vede l’ora di comunicare un particolare annuncio ai suoi cari.

Ebbene sì, il nonno ha intenzione di far conoscere la sua nuova fidanzata alla famiglia a cui è tanto affezionato! E quale miglior momento se non quello del periodo natalizio, quando tutti i familiari possono riunirsi e godersi le ferie in santa pace?

Tutti rimangono sorpresi dalla notizia, dimostrandosi tuttavia entusiasti. Tutti tranne la figlia Alberta (Violante Placido), che sembra non capire. Soprattutto perché di lì a poco vedrà accomodarsi accanto a lei la nuova arrivata, la bellissima Serena (Carol Alt).

Alberta è letteralmente scioccata. Serena, l’altissima fidanzata super sorridente di Lorenzo, conquista tutti con il suo italiano condito da un buffo accento americano. La figlia comincia dunque ad interrogarsi su come sia possibile accettare il tentativo del padre di rifarsi una vita a distanza di un anno dalla perdita della madre. E con una donna più giovane per di più, conosciuta in curiose circostanze solo una quindicina di giorni prima!

Ma non finisce qui: nonostante i diversi tentativi messi in atto da Alberta per dissuadere il padre dal far partecipare la fidanzata alla cena, Lorenzo non si ferma, decidendo di ufficializzare la presenza della donna chiedendole di sposarlo proprio in quel momento!

Ossessionata da Serena, Alberta inizierà presto ad indagare per scoprire qualcosa di più sul suo passato, di cui, sui social, non v’è traccia.

Serena è realmente la donna sorridente e dolce che ha incontrato alla cena, o c’è qualcosa di più?

La tradizione del Natale

Tutti gli abitanti del paese sono in fermento e si preparano a festeggiare il Natale. L’albero è già pronto e vengono svolte dal prete locale Don Michele (Nino Frassica) le audizioni ai bambini per il presepe vivente. Ad alterare i tradizionali equilibri, un nuovo sindaco è in città (Elio di Elio e le storie tese) e sembra essere intenzionato a rivoluzionare tutto, sradicando il vecchio albero per sostituirlo con uno nuovo, fatto di plastica riciclabile.

Da qui si svilupperanno diverse rocambolesche situazioni, in cui la tradizione si scontrerà con l’innovazione. Perché assistere ad un semplice coro quando si può scegliere di avvalersi di un tecnico che proietti luci e suoni direttamente sui palazzi, come qualsiasi esibizione al passo con i tempi? Una serie di marachelle tra il prete ed il sindaco porteranno, inoltre, quest’ultimo a persuadere la polizia locale a multare il primo per qualsiasi cosa.

Nel frattempo Chiara si prepara con i suoi amici ad affrontare il coro natalizio. Decide così di farsi aiutare da un ragazzo influencer, in vacanza con la madre manager, che sembra non volergli concedere neanche un attimo di pausa.

Tutta la festività natalizia sembra improvvisamente essersi trasferita nel moderno e super accessoriato ufficio del sindaco.
Riusciranno Don Michele e gli abitanti più legati alla tradizione a salvare il Natale?

Il cast

Il film vanta un cast d’eccezione! Tornano Diego Abatantuono, Nino Frassica, Violante Placido, Michele Foresta/Mago Forrest, rispettivamente per i personaggi di Lorenzo, Don Michele, Alberta e
Otto
, il tuttofare che ha prestato i suoi umili servizi all’hotel per anni.

Tra i nuovi interpreti – oltre alla rediviva Carol Alt – troviamo Primo Reggiani nel ruolo di Giacomo (il nuovo compagno di Alberta) e il nuovo sindaco, interpretato da Stefano Roberto Belisari, più noto al mondo dell’arte come Elio di Elio e le storie tese. In un’intervista, Diego Abantantuono ha espresso profonda stima sia nei confronti del Mago Forrest che di Elio, ritenendoli il non plus ultra per una collaborazione ad un film insieme.

Dallo streaming al grande schermo

Il primo episodio (se cosi possiamo chiamarlo) di questa saga natalizia è uscito l’anno scorso solo su Prime Video. Improvvisamente a Natale mi sposo uscirà al cinema a breve. Indubbiamente questa scelta desta parecchia curiosità ed anche qualche aspettativa. Viene quindi spontaneo chiedersi: “Vale la pena di andare a vederlo sul grande schermo?”. Noi di The Soundcheck siamo qui per rispondervi, offrendovi diversi spunti di riflessione.

Partendo dal presupposto che trasmettere in streaming il primo capitolo di un film per poi proiettarne il secondo al cinema rimane sempre un azzardo da parte del regista, in questa pellicola ci sono alcuni elementi che funzionano ed altri meno. Le inquadrature – girate in un tipico paesino caratteristico del Nord Italia, tra le montagne innevate delle Dolomiti – sono svolte con droni e suscitano grandi emozioni: attraverso esse sembra infatti che si possa respirare realmente una frizzante aria natalizia! Alcuni
dialoghi tra i personaggi, inoltre, risultano davvero profondi per il messaggio che vogliono mandare, in particolare quelli tra nonno Lorenzo e la nipote Chiara.

Altre situazioni, specie quelle che riguardano il conflitto tra tradizione ed innovazione (come le scelte contrastanti portate avanti dal pio Don Michele e dal Sindaco su come debba essere celebrato il nuovo Natale) sembrano rispecchiare a pieno tematiche attuali italiane ed estere.

Era realmente necessario?

Tutto questo, però, non basta a giustificare l’assenza di altri dettagli.
Come la caratterizzazione di alcuni personaggi che, come nel caso degli amici di Chiara, risulta essere decisamente superficiale, mentre per altri totalmente assente (un esempio è Giacomo, il compagno di Alberta, che possiamo intuire essere dolce e paziente ma anche un po’ troppo remissivo, proprio a causa della pressoché totale mancanza di battute assegnate al suo personaggio).

L’hotel, anche se bellissimo, risulta estremamente spoglio a causa dell’esiguo numero di ospiti rispetto al nucleo principale dei protagonisti. Ciò può lasciare un po’ perplessi, visto che si tratta del
maggiore ricettore turistico di quella specifica località.

Ed, infine, forse sarebbe stato necessario concedere uno spazio maggiore al modo in cui si sono conosciuti l’attempato Lorenzo e la giovanile ed alternativa Serena, inserendo qualche scena buffa, ad esempio il momento in cui la donna italo-americana svela al neo fidanzato di avere gusti diversi dai suoi. Preferendo le scelte vegan friendly alla carne alla brace, o lo yoga, rispetto all’unico sport praticato da Lorenzo insieme a Otto e a Don Michele fino a quel momento: le scommesse sui cavalli.

Lorenzo e Chiara in "Improvvisamente a Natale mi sposo"
L’innamoramento

Certe relazioni, più che rapporti, sono luoghi.

Il rapporto tra il nonno Lorenzo e la nipote Chiara, ad esempio, è da sempre speciale: una di quelle relazioni che vanno oltre al semplice vincolo di parentela. Il loro rapporto è uno spazio all’interno del quale i due possono esser loro stessi senza mai sentirsi giudicati, dove si capiscono anche solo con uno sguardo, senza doversi mai dare troppe spiegazioni.

La famiglia è importante, significa tutto per Lorenzo e le opinioni dei membri che la compongono hanno sempre un peso sulle decisioni da prendere, specie per quanto riguarda quelle importanti. Per Alberta, invece, famiglia significa sicurezza, data dall’avere accanto sempre le stesse persone. La donna è infatti troppo rigida anche solo per poter soppesare l’idea che esista qualcuno in grado di sostituire l’amata mamma nella vita del padre Lorenzo.

Se nel “prequel” è il nonno a prendersi cura delle esigenze della nipote a causa dei problemi coniugali dei genitori, qui si assiste ad un ribaltamento tra le parti. Tutti i dubbi e le perplessità di Lorenzo, amplificati dal ricordo della moglie e dalle preoccupazioni della figlia per la nuova arrivata, vengono meno quando Chiara fa ragionare il nonno affermando che: “Per innamorarsi di una persona non
bisogna conoscerla”.

Questo è per noi il senso del film: le emozioni e le sensazioni che prova una persona quando si innamora di qualcuno sono le stesse ad ogni età e ci pongono tutti sullo stesso piano, come accade a nonno Lorenzo e alla nipote adolescente Chiara.

Riuscirà quest’ultima a sbloccare la situazione?
Per scoprirlo non vi resta che correre al cinema il 6 dicembre!

a cura di
Tommy Ippolito

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