YTAM ci trasporta tra realtà e sogno con il suo “Hotel Corallo”

YTAM ci trasporta tra realtà e sogno con il suo “Hotel Corallo”
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YTAM, giovane cantautore bresciano classe 1997, ci presenta “Hotel Corallo” il suo nuovo album uscito il 27 ottobre. Se lo avete perso, provate a recuperarlo.

Noi della redazione di The Soundcheck, in virtù dell’ultima fatica discografica di YTAM, abbiamo colto l’occasione per poter far qualche domanda al giovane cantante di stanza a Brescia. “Hotel Corallo”, distribuito il 27 ottobre per Columbia Records/Nigiri, raccoglie lo stato d’animo del suo ideatore e ne ripropone le sfumature attraverso sonorità ora sognanti ora esplosive. Il tema ricorrente del progetto, come da lui stesso affermato, ruota:

(..) Attorno al cambiamento e alla voglia di uscire, abbandonare l’acquario sicuro in cui siamo abituati a vivere e buttarsi in un mare che è incuriosisce e fa paura allo stesso tempo. “Hotel Corallo” è reale, ma è anche il tuo posto dei sogni, è dove anche gli squali sorridono.

“Hotel Corallo” è, quindi, un album che, per anche per gusto personale, vi consiglio di ascoltare con molta attenzione, superando la superficie della concretezza per addentrarsi nell’abisso della sua profondità. In più, per stuzzicare ancora la vostra curiosità, prima di lasciarvi all’intervista, è noto come tra i vari nomi che hanno portato alla nascita di questo nuovo lavoro di YTAM c’è anche Riccardo Zanotti. Sì proprio lui, quello dei Pinguini Tattici Nucleari.

L’intervista
Ciao YTAM, come prima domanda penso sia giusto chiederti: da dove nasce questo nome d’arte? Sono sicura che i nostri lettori saranno curiosi tanto quanto me.

Ciao a tutti! Purtroppo al momento il significato di YTAM è ancora un segreto ahah, posso dire però che è la semplificazione di qualcos’altro. Mi piaceva l’idea di avere un nome semplice, immediato e che suonasse un po’ internazionale.

Hotel Corallo è il tuo ultimo album, da un primo ascolto è innegabile associare una influenza prettamente old style, soprattutto per quanto riguarda il sound. Se dovessi chiederti tre aggettivi per descrivere il progetto quali sarebbero?

Il sound di “Hotel Corallo” è stato ispirato dagli anni ‘60 e ‘70, mentre i testi e le linee vocali fanno parte del presente. Lo scopo era proprio quello di mixare classico e moderno per creare qualcosa di unico nel suo genere.

Se dovessi scegliere tre aggettivi direi Sfacciato, Energico e Delicato.

La tua scrittura si sposa perfettamente con i tempi attuali, così si viene a creare un contrasto interessante tra sound e scrittura. Quanto c’è di autobiografico nei testi proposti?

La scrittura è proprio quel componente che fa contrasto con il sound, sono davvero contento di come siamo riusciti a far convivere questi due elementi. Praticamente, quasi tutti i testi prendono ispirazione da vicende personali, mi piace raccontare quello che mi succede nella vita con un mio linguaggio personale.

Hai mai pensato di intraprendere la strada dei talent show come Amici, X-Factor e similari per poter emergere?

Sì, devo dire che ci ho pensato qualche volta, ma ad essere sincero non sono molto attratto da quel tipo di percorso. Preferisco fare la mia strada e costruire il mio mondo un pezzo alla volta, anche se è difficile e richiede molta pazienza.

Ci puoi spoilerare qualche progetto futuro? Ci sono concerti in programma? Se sì dove?

In questo momento stiamo progettando un po’ di cose per i prossimi mesi, vorrei portare “Hotel Corallo” live in più posti possibili! Quindi vi consiglio di tenere sotto controllo Instagram che presto ci saranno notizie croccanti.

a cura di
Iolanda Pompilio

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