Robert Plant – Rotonda via Paolo Pinto, Bari – 1 settembre 2023

Robert Plant – Rotonda via Paolo Pinto, Bari – 1 settembre 2023
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Robert Plant arriva a Bari e lo fa per chiudere in un SOLD OUT meritatissimo la XIX edizione del Locus Festival

Il tour

Robert Plant and Saving Grace con Suzi Dian è il concerto finale della XIX edizione “Music of many colours”, sul lungomare di Bari, nello specifico sulla rotonda via Paolo Pinto. L’evento rientra nella sesta edizione di Festa del Mare promossa dalla Regione Puglia e Pugliapromozione in collaborazione con il Comune di Bari. Il tour di Plant ovunque arriva sta collezionando sold out. Non che ci si possa aspettare di meno.

In fin dei conti stiamo parlando dell’ex cantante dei Led Zeppelin, quindi non di certo un neofita della musica, ma anzi uno di quelli che volendo o non volendo sarebbe un peccato non vedere se passa dalle tue parti. Nonostante non possa fare foto (nda sono una fotografa) non me lo volevo perdere per nulla al mondo.

Come me a quanto pare tutti i presenti che sono ben 2500. Infatti almeno questo concerto ha visto il sold out poco tempo dopo l’annuncio. Vi dico che in 41 hanno raggiunto Bari dal Regno Unito, ma ci sono stati anche fan dagli Stati Uniti, Canada e altri paesi europei come Austria, Ungheria, Svezia e tanti altri ancora.

Il tour non è in solitaria, infatti sul palco con Robert Plant c’è Suzi Dian (voce), Oli Jefferson (percussioni), Tony Kelsey (mandolino, baritono e chitarre acustiche), Matt Worley (banjo, chitarre acustiche e baritono, cuatro).

Il gruppo arriva in Italia dopo il debutto nel 2019 con una serie di concerti a sorpresa in piccoli locali in Inghilterra, Galles e Irlanda e, successivamente, con tre date nel Regno Unito a sostegno della Fairport Convention.

La location e i fan

In questa rotonda lo scorso anno si sono esibiti i The Chemical Brother e se in quel contesto tutto urlava “balliamo”, oggi qui la compostezza delle sedute invita a seguire il live senza distrazioni, a lasciare che la musica e la magia che essa crea vada a incantare e allontanare per due ore e passa questa fine dell’estate.

Mi osservo in giro come mio solito, le età dei presenti sono tra le più varie, e quel che ci accomuna tutti, ammettiamolo, è l’emozione che sentiamo nel star per assistere ad un concerto di Robert Plant. Per quanto le esibizioni intime di Saving Grace vedono la band prendere ispirazione dalle marce gallesi, con canzoni che attraversano vari gusti e influenze di Plant.

Dove in particolare viene fuori la sua passione per il folk britannico e americano, gli spiritual e il blues tradizionale, è quando partono le cover dei Led Zeppelin che il pubblico va in visibilio.

La location si sposa benissimo con la musica proposta durante il concerto, anche il rumore delle onde che si infrangono sui frangiflutti sembra essere ben integrato nel contesto.

Il concerto

Le maschere accompagnano i ritardatari ai loro posti e invitano a non registrare video o scattare foto come richiesto dai cartelli esposti prima di accedere alla zona piena di sedie. Le stesse sedie che non trattengono a lungo gli astanti.

Infatti appena sul palco fa la sua comparsa Robert Plant tutti i presenti si sono alzati in un lungo applauso riconoscente. Perché ammettiamolo un mostro della musica cosi quando ci ricapita a Bari? Si parte con la musica e le voci di Plant e Dian sono spettacolari.

Quei due si completano senza sovrastarsi l’una con l’altra, e tanto di cappello a Robert per aver mantenuto quella estensione vocale fino ad oggi che di candeline ne ha ben 75. Incantano e almeno io mi sento trasportata lontana da Bari.

E’ come se d’un tratto per due ore mi trovo in un paesello americano dove tutti conoscono tutti. Sono in un locale e sul palco questi due dalla voce assurda, accompagnati da una band di musicisti bravissimi hanno una complicità tale da annullare tutto il resto.

Più volte mi son ritrovata a sussurrare “Dio che voce” e non lo so se è blasfemo, ma in quel momento sul palco stava accadendo qualcosa di magico. Un plauso lo vorrei dare al tecnico luci. Ha sapientemente dosato le luci dando spessore e importanza a tutti i componenti della band.

Quando era il momento di un assolo di basso o chitarra o batteria, i due frontman venivano oscurati e le luci puntavano solo sul musicista che si stava esibendo. Tanto di cappello a chi ha scelto questo approccio luminoso perché vuol dire dare importanza a tutti quelli presenti sul palco.

Le emozioni di questa sera non riesco a paragonarle con niente. Sono stata fortunata a poter godere di questo live bellissimo. E voi c’eravate?

Scaletta
  1. Gospel Plow
  2. The Cuckoo
  3. Let the four winds blow
  4. Friends
  5. Out in the woods
  6. Too far from you
  7. Satan, You Kingdom Must Come Down
  8. Everybody’s Song
  9. It’s a beautiful day today
  10. The Rain Song
  11. As I roved
  12. Chevrolet
  13. Down to the sea
  14. Four Sticks
  15. Angel Dance
  16. Gallows Pole
  17. Goodnight

a cura di
Iolanda Pompilio

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Iolanda Pompilio

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