“Claudia!!”: l’ispirazione di Itto dopo un “primo ultimo” appuntamento

“Claudia!!”: l’ispirazione di Itto dopo un “primo ultimo” appuntamento
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Autoironia e immediatezza sono le caratteristiche del nuovo singolo del cantautore e polistrumentista torinese dal titolo “claudia!!”

Saper cogliere lo spunto per un testo musicale da quello che succede tutti i giorni è capacità comune a chi scrive e compone canzoni, riuscire invece ad ironizzare e autoironizzare è dote più rara. E sicuramente Federico Urgesi aka Itto rientra in questa “categoria” e con il suo nuovo singolo “claudia!!” ce ne da ampia dimostrazione.

Ascolta “claudia!!” su Spotify

Il brano, pubblicato da Uma Records e distribuito da Sony Music, scritto e composto insieme a Pietro CelonaCELO” nasce in maniera inaspettata, galeotto è stato un primo appuntamento rimasto l’unico con Claudia, che è riuscita a mandare in confusione Itto.

Lui, per capire se si sarebbero rivisti, voleva solo inviarle un messaggio WhatsApp con quelli che, mesi dopo, sono diventati la prima strofa e il ritornello di una canzone autoironica che Itto ama particolarmente cantare live.

Per un nostalgico romanzatore della vita quotidiana, quindi, anche un appuntamento finito “fin troppo bene”, può diventare canzone, perché quello che conta di più è come si reagisce a quello che ci accade “imparando a sorriderne e a portarle con noi nel presente”. A noi personalmente piace questa filosofia di vita di Itto.

Abbiamo incontrato Federico per voi, e gli abbiamo chiesto non solo di claudia!, ma anche della sua esperienza nel 2016, chitarra in spalla, a suonare in giro per l’Europa, di evoluzioni, sperimentazioni musicali, di collaborazioni, sogni e realtà imbastite di ironia e impulsività ma anche tanta concretezza.

Ciao Itto, bentrovato su The Soundcheck. Qui siamo molto curiosi e quindi qual è l’origine del tuo nome?

Ciao, grazie per lo spazio! Quando i miei genitori hanno dato a mia sorella piccola la notizia che sarebbe arrivato un fratellino di nome Federico, lei non riusciva a pronunciarlo e lo storpiava in Itto. Da lì è rimasto ed è persino il mio secondo nome anagrafico. Letteralmente nessuno mi chiama MAI Federico. 

È uscito il tuo nuovo singolo intitolato col nome di una donna “claudia!!”. Sappiamo che è nato dopo un primo appuntamento “finito fin troppo bene”, ma chi è Claudia e cosa rappresenta per te? Perché il titolo è in minuscolo seguito da due punti esclamativi?

Claudia é una ragazza con cui sono uscito una volta sola. Dopo il primo appuntamento abbiamo continuato a sentirci ma ogni volta che le chiedevo di uscire declinava. Mi dicevo “vabbè non le scrivo più” e dopo qualche giorno mi riscriveva lei o mi mandava una foto mentre ascoltava una mia canzone. Sapeva confondermi per bene. Poi ho un po’ smesso di risponderle ed é finita lì.

Diciamo che io sono il capo supremo nell’ingigantire le situazioni: mi diverto a romanzare qualsiasi cosa e scriverci una canzone anche quando non sarebbe necessario. Diciamo che in questo caso Claudia rappresenta bene la mia romantica impulsività.

Comunque quando (dopo alcuni mesi) è uscito il pezzo mi ha scritto, dice che sono parole forti ma le è piaciuto! Riguardo al titolo è molto semplice: quando scrivo su WhatsApp ho il tic di togliere la maiuscola a inizio frase, quindi molti titoli delle mie canzoni li preferisco senza maiuscola. I punti esclamativi perché quella donna mi mandava in “sbatti”!! 

“claudia!!” cover
Quando hai realizzato che sarebbe potuto essere d’ispirazione per un singolo estivo? Che effetto ti fa la formula/scusa “rischieremmo di rovinare tutto se continuassimo a vederci”?

Ho scritto la prima strofa e il ritornello a marzo nel giro di 10 minuti, non pensavo sarebbe diventata davvero una canzone. Volevo solo mandarla a Claudia su whatsapp per dirle “oh, ma che vogliamo fare?”. Poi non gliel’ho mandata, ho finito di scrivere e produrre il pezzo in studio con CELO e ARYA ed ho capito che era uno dei miei preferiti da suonare live e ho deciso di farlo uscire. 

Con lei non c’era niente da rovinare perché l’avevo vista una sola volta, però a posteriori meno male che é andata così.

Forse a volte bisognerebbe rischiare o per lo meno provarci come tu hai fatto nel 2016 quando chitarra e grancassa in spalla sei partito alla volta dell’Europa. Cosa ti ha lasciato questa esperienza? Ha contribuito alla scelta di inserire chitarre elettriche e bassi distorti nel tuo sound? E, tenendo conto anche della tua vena cantautorale, quali sono i tuoi riferimenti?

Mi ha sicuramente insegnato tanto sui live, si passava dai concerti agli open mic alla musica di strada ai festival ai pub e tutto quello che sta in mezzo. Suonavo in ogni situazione possibile e credo sia il motivo per cui oggi riesco in qualche modo a cavarmela sia sul palco del concertone del Primo Maggio con Still Charles sia nel centro sociale con le casse spia che non funzionano. Ho imparato ad adattarmi

Le chitarre elettriche sono arrivate dopo, all’epoca facevo prevalentemente folk e blues. Penso che il primo pezzo su cui io abbia effettivamente usato la chitarra elettrica come strumento “principale” sia stato “Stoccolma” di Still Charles.

Da lì ho iniziato a sperimentare ed inserirla sempre di più anche nei miei pezzi. Invece ho comprato il mio primo basso elettrico quando stavo registrando “argilla” qualche mese fa ed é paradossalmente diventato il mio strumento preferito: le prossime canzoni avranno delle linee di basso di cui sono decisamente fiero. 

Come riferimenti cantautorali ora non saprei più dire: ci sono così tante influenze che non riuscirei a tracciare una linea precisa. So che ho scritto la mia prima canzone in italianoOrigano e Limoni” nel 2016 perché ascoltavo decisamente tanto Brunori Sas, e penso si senta. 

Oggi spero che il mio stile stia diventando sempre più personale e difficilmente riconducibile ad altri artisti. 

Tornando a “claudia!!”, lo hai scritto e composto a quattro mani con ARYA, ed è stato prodotto da CELO. Con chi altro ti piacerebbe collaborare in futuro? Pensi ad un album?

I primi con i quali vorrei collaborare sono nel mio gruppo di amici più stretti. Sia io sia DANU, Sami River e Still Charles gravitiamo tutti un po’ intorno a CELO (che produce regolarmente molte delle nostre canzoni), quindi ci troviamo spesso a scrivere musica insieme.

Ad esempio con Sami ho scritto un paio di futuri pezzi miei, ma vorrei anche farne uno insieme: per me lui è il rock in Italia. Con DANU abbiamo fatto “bar della città” l’anno scorso, ma ne abbiamo scritte diverse altre quindi chi lo sa?

Ho circa una ventina di canzoni che mi convincono, ma decidere quali escludere da un futuro album è un po’ come decidere se dormire con la mia ragazza o con il mio gatto Birillo che la graffia nel sonno. 

Ad un nostalgico come te (lo sono anche io) chiedo: come si sopravvive ai ricordi, alle canzoni e ai primi appuntamenti finiti fin troppo bene?

Per me la nostalgia è quasi fisiologica, alla fine se ci pensi bene la vita è costantemente influenzata dalle esperienze passate e dai ricordi. L’unico rimedio è imparare a sorriderne e portarsi queste cose nel presente.

a cura di
Mariangela Cuscito

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Mariangela Cuscito

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