Diodato – Estragon Club, Bologna – 27 aprile 2023

Diodato – Estragon Club, Bologna – 27 aprile 2023
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Diodato arriva all’Estragon Club di Bologna per la quarta data del suo tour, dopo aver calcato diversi palchi europei ed americani. La nuova, preziosa, fatica del cantautore tarantino “Così speciale” è assoluta protagonista della serata, parte fondamentale di una scaletta in cui non potevano mancare i grandi successi contenuti nei precedenti album

Oltrepasso l’entrata dell’Estragon e vengo subito colpito dalla scenografia, ideata da Filippo Rossi, che rimanda alla copertina del nuovo album di Diodato. I fiori, dai colori sgargianti, posti su uno sfondo nero creano un connubio perfetto che si esplica tanto nelle dieci tracce di “Così speciale”, quanto in concerto.

Foto di Luca Micheli, Alcatraz, Milano – 20 aprile 2023

Il pubblico

Il pubblico ha un’età molto eterogenea e la mia percezione è quella di trovarmi di fronte ad un incontro tra vecchi amici a cui basta un incontro – anche fortuito – per dimenticare in un attimo tutta la lontanza degli ultimi periodi. L’affetto si percepisce nella moltitudine di “Antonio” che sento urlare da più lati. Diodato, dal canto suo, spesso si avventura ben oltre il limite geografico del palco, fin quasi a cercare il contatto fisico con il suo pubblico.

“Ci vorrebbe un miracolo
ma non so proprio a chi chiederlo
sto per naufragare
vienimi a salvare,
vienici a salvare”.

Il cantautore cita la traccia incipit di “Così speciale”, ringraziando le persone presenti, arrivate da chissà dove e chissà con quale mezzo, non esitando a definirle “un miracolo”, di quelli che la vita te la cambiano (e te la salvano) davvero.

Affascinato da questo – giustificato – affetto, vengo completamente rapito dalla voce unica di Diodato: arrivo a pensare che suoni più incredibile live che su Spotify, caratteristica, questa, propria solo dei grandi interpreti. La sezione musicale è di quelle delle grandi occasioni: nove musicisti sul palco, affiatati, intensi e meravigliosi. A proposito di meraviglia, impossibile non citare il violinista (e polistrumentista) Rodrigo D’Erasmo, già membro degli Afterhours, nonché direttore d’orchestra di “Fai Rumore” a San Remo.

Dopo alcune perle come “Occhiali da sole”, “Fino a farci scomparire”, e “Ormai non c’eri che tu” è il momento di “Fai Rumore”, canzone che si è saputa imporre nell’immaginario collettivo: la ascolto estasiato, mi rimbomba nella mente il video dell’esibizione in un’Arena di Verona deserta, durante il lockdown. Il brivido sale spontaneo, non ho né voglia, né forza di fermarlo, riesco solo a pensare che questa canzone continuerà ad essere urlata a squarciagola anche tra svariati anni.

Foto di Luca Micheli, Alcatraz, Milano 20 aprile 2023
Bis

Il concerto scorre veloce in un’altalena emotiva dalla quale vorresti non scendere mai: è il momento dei bis, una versione acustica di “Babilonia” che ti arriva dritta in gola, “Lasciati andare” sulla quale è difficile non scomporsi e “Che vita meravigliosa”, il classico finale che continuerai a canticchiare (o a fischiettare) lungo tutta la strada del ritorno verso casa.

Alcune considerazioni

Il concerto di Diodato è un’esperienza intensa, un momento in cui esplorare te stesso attraverso le sue storie, in cui pensare e ripensare alle relazioni umane, alle fragilità, alle paranoie che prima o poi finiscono per rovinare tutto, ma circondati da una bellezza poetica e musicale che in Italia ha pochi eguali.  

a cura di
Donato Carmine Gioiosa

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