Il nuovo disco di Lana Del Rey è una via di fuga dalla freneticità

Venerdì 24 marzo è uscito “Did You Know That There’s A Tunnel Under Ocean Blvd”, nono disco di Lana Del Rey, una preghiera che dura circa 80 minuti
Una lunga riflessione, un diario segreto – ma che poi così segreto non è -, una poesia, una preghiera. Lana Del Rey torna in tutta la sua magnificenza, con un disco intimo che racchiude alcuni racconti della vita privata dell’artista.

In un panorama musicale saturo di popstar e pezzi frenetici, la gara a chi salirà più in alto in classifica non sembra spaventare la cantante newyorkese, che ci sbatte in faccia un disco anti-streaming, lungo e delicato. Non ci sono hit, solo pezzi sinceri e diretti.
La dark lady che conoscevamo è entrata in una nuova fase della sua vita, più serena, regalandoci un viaggio profondo di 80 minuti. Un disco che può essere apprezzato se ascoltato con il suo tempo, con attenzione, lontano dalla vita frenetica di tutti i giorni.
Il disco
Sonorità non scontate, melodie teatrali, una grande orchestra che regala importanza ad ogni strumento. Si parte con “The Grants”, che suona quasi come un’overture, ma la parte migliore del disco arriva con “Candy Necklace” che ricorda un po’ “Born To Die”, bellissima e drammatica allo stesso tempo.
Altra nota poetica si ha con “Paris, Texas” insieme a SYML, per poi passare a due brani che quasi sembrano non c’entrare nulla con il resto del disco: “Peppers” e “Taco Truck x VB”, con il loro sound a metà tra la trap e l’hip hop.
Ancora una volta Lana Del Rey si conferma un’artista egregia, il prodotto finale è qualcosa che dona respiro a chi lo ascolta, per non affogare in questo mare di hit.
a cura di
Valentina Dragone