“Caffè”: il nuovo singolo di Gsepe
Gsepe, è pronto a mostrare dopo un anno di sperimentazione, il suo sviluppo artistico con il nuovo singolo “Caffè”.
Alla produzione il maestro di pianoforte, producer e cantautore Gianluca Volpe, in arte Gfoxxx, introdotto nel roster di Thaurus Pubblishing e Guttercorp l’anno scorso, e Franesco Scavelli alle chitarre.
Una ripartenza che somiglia tanto ad un nuovo inizio per l’artista: dalla Puglia a Milano, i tempi per portare la sua visione musicale al pubblico sono ora maturi.
G Sepe, all’anagrafe Giuseppe Santoro, è un artista e creativo pugliese, trasferitosi ormai in pianta stabile a Milano. Dopo anni di studio autodidatta, ricerca artistica e personale e sperimentazione musicale, l’incontro con Guttercorp gli ha consentito di trovare una struttura capace di fornirgli gli strumenti adeguati per raccogliere i frutti di questo lungo percorso.
Le parole del cantautore
“Io non voglio (più) accrescere il mio ego, ma solo la mia persona. Voglio cercare l’essenza, l’umanità, quei dettagli tanto scontati quanto inosservati. Mi approccio all’arte in modo totalizzante, a tratti maniacale. Curo quasi ogni aspetto della mia produzione artistica: strumentali, testi, grafiche, comunicazione”.
Il nuovo singolo “Caffè”, pubblicato questo venerdì da Believe Digital Italia, su tutte le piattaforme digitali, è il primo di una serie di singoli in uscita nei prossimi mesi, accomunate da un solo fil Rouge: l’intensità della vita nelle sue emozioni quotidiane.
Il brano e le sue atmosfere sono perfettamente raccontate dall’artwork realizzato dall’artista:
“Caffè parla del tramonto di una storia d’amore, che si concede un ultimo sguardo (dis)illuso, dietro un ultimo banalissimo caffè. “Lo stile grafico che ho adottato fonde analogico e digitale (un po’ come la musica): son partito disegnando a mano, per poi editare le scansioni al computer. Le cover di tutti i singoli in uscita andranno a comporre una galleria di stati d’animo, tanti quadri in successione, ognuno con scelte cromatiche e caratteristiche diverse ma omogenee.”
L’artista utilizza un linguaggio immediato, empatico e a tratti scanzonato, frutto di un’ostinata ricerca della semplicità di parola. Le parole semplici, si scontrano però con la forza emotiva di quanto viene cantato, perchè un addio non può mai essere facile.
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