Backstreet Boys – Unipol Arena, Bologna – 22 ottobre 2022

Backstreet Boys – Unipol Arena, Bologna – 22 ottobre 2022
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Per i Backstreet Boys, unica data italiana del DNA World Tour, a Bologna, dopo tre anni dall’ultima esibizione in Italia e in tutta Europa

Un grande ritorno quello dei Backstreet Boys, che poi proprio ritorno non è stato (non si erano mica sciolti!) dato che il tour ha subito la sospensione causa pandemia. Un palazzetto pieno per l’evento dedicato all’album DNA uscito nel 2019.

La band statunitense composta da Nick Carter, Howie Dorough, Brian Littrell, AJ McLean e Kevin Richardson e con quasi 30 anni di carriera alle spalle, ritorna sul palco al grido di “Backstreet’s Back”, e lo fa davvero alla grande.

Quello che potrebbe risultare un concerto in realtà la chiameremo Backstreet Experience poiché sul palco, sabato sera, c’è stato un vero e proprio show con tempi tecnici perfetti e scenografie che sono ormai 24 ore che continuo a veder passare davanti agli occhi.

Mettetevi comodi perché non ci sarà un’altra data italiana.

E quindi vi racconto tutto.

L’arrivo

Con il mio accredito stampa sul telefono mi metto in fila fuori dall’Unipol Arena e invece di scrollare la home di Instagram o Facebook (come faccio sempre durante le interminabili file) la mia attenzione viene catturata dalla folla. Molte donne certamente, ma anche qualche uomo.

Tanti accenti differenti e persone che interagivano con i propri vicini di fila. “Io so’ de Roma, mannaggia la strada che ho fatto. E tu?”. “In realtà io sono di Cagliari, ho vinto io”. E non solo, perché c’erano anche francesi e inglesi.

All’interno dell’Unipol Arena tanti visi sorridenti di donne della mia età, che poi è la stessa di quella dei Backstreet Boys, più o meno, assieme alle figlie di età all’incirca dai 6 ai 12 anni. Ma la cosa che mi ha stupito è stata la vagonata di ventenni: a questo punto mi pare ovvio che si sta parlando di un evento attuale, non di quello che per me è come un memorabilia. Che figata, però.

Il palco

Un palco su diversi livelli, nero, lucidissimo è la prima cosa che vedo entrando sul luogo dell’evento. Due ledwall che formano una V davanti al palco. Alle spalle dei ledwall, un ulteriore maxischermo. È tutto molto imponente, importante, un’anticipazione di quello che ci aspetta.

Alle nove, puntualissimi, i maxischermi iniziano a trasmettere un gioco di luci e brillantini presentando la band che viene illuminata all’improvviso dai fari mentre ci salutano dal lato più lontano del palco. Tutti coordinati nello stile e nei colori, finalmente compaiono sullo sfondo mentre il ledwall davanti a noi si alza.

La loro prima esibizione è “Everyone”, che parte subito con una coreografia potente accompagnata dai led a forma di diamante che incorniciano tutta l’impalcatura del palco.

Ma è entrando nel vivo dello show che la scenografia a fari e led arriva al suo culmine quando gli occhi non sanno più dove guardare, tante sono le cose che accadono sul palco.

Lo show

Si parla di show, come dicevamo all’inizio, non di concerto. Anzi, voglio sdoganare questa mia definizione di Backstreet Experience perché dalla seconda canzone in poi ho perso il senso del luogo e dello spazio. Dopo “Everyone” si passa a “I Wanna Be With You” e “The Call” quasi fosse una storia che continua, un percorso musicale che devi fare, con le grida e il ballo, per capire realmente dove ti trovi.

Si sale e si scende lungo tutto l’arco della discografia del gruppo per raggiungere il momento delle ballad, quelle che ci facevano sognare un amore dolce e romantico durante i primi anni dell’adolescenza e piangere mentre il CD girava nello stereo.

L’apripista del momento quanto ci fate sognare ragazzi è “Chateau” tratta dall’ultimo album, DNA appunto, per toccare il mio cuore con “Show Me The Meaning of Being Lonely” dell’album “Millennium”. Da questo momento in poi abbandono i miei panni ed eccomi di nuovo nel 1999.

Da “Incomplete” in poi è tutta un’emozione, un viaggio nella nostra vita, nel nostro passato. Quel passato che ci ha fatto brillare gli occhi e che, nel mio caso, un passato dove Sara quindicenne non avrebbe mai pensato di poter vedere i Backstreet Boys un giorno dal vivo da adulta, per la seconda volta.

Sì, comunque, care amiche che mi avete scritto messaggi di invidia che non ho letto se non all’uscita: “As Long as you Love Me” e “Quit Playing games with My Heart” mi hanno fatto commuovere, e tanto.

“Everybody (Backstreet’s Back)” è stato a mio parere il momento più alto dello show. Sui maxischermi un susseguirsi di immagini, colori, lampi di luce con le voci riecheggianti della band, hanno raccontato un lungo pezzo di storia composto da stralci di canzoni per introdurre il pezzo che anche se fosse stato l’unico in scaletta, sarebbe valso arrivare fino a Bologna.

Il gran finale è stato affidato a “Larger Than Life” pezzo iconico della band ma anche, ora lo posso dire, della serata stessa. Diciamo che durante lo show, questo sentirsi più grandi della vita stessa è passato anche a noi, perché eravamo un tutt’uno con loro e la loro musica.

Le dinamiche sul palco: vecchia scuola (quella molto figa)

“Grazie per essere qui in così tanti perché questo dimostra che i Backstreet Boys esistono ancora” ci dice Brian (ma della sua dolcezza, possiamo parlarne un attimo?).

Mentre scrivo mi rendo conto che no, forse non sono in grado di spiegare la magnificenza della Backstreet Experience e non perché io sia una fan della prima ora (ma lo sono) piuttosto perché è davvero impossibile registrare con gli occhi tutto quello che accade sul palco quando i Backstreet vi salgono.

Servirebbero dei video da guardare e riguardare.

“Volete fare festa come fosse il 1999?” ci chiede Brian, in uno degli stacchi in cui a turno rimanevano soli sul palco per parlare con noi, per lasciare poi Aj e Kevin da soli mentre si cambiano d’abito tra un’esibizione e l’altra (ovviamente nascosti da dei room divider, meh).

Aj prima del lancio dei propri vestiti ci chiede “Vi ricordate i tempi in cui ci lanciavate i vostri vestiti sul palco?”. Sì, ce li ricordiamo. Possiamo tornarci?

Cioè ragazzi, capiamoci, i Backstreet Boys sono consapevoli degli anni che sono passati, di quanto sono cresciuti, magari un po’ invecchiati, ma ci scherzano sopra. Ridono sui propri volti cambiati, raccontano quanti anni avevano quando tutto è iniziato (dai tredici per Nick ai 21 di Kevin) e ci ringraziano per aver portato con noi la nostra famiglia, così che tutti possiamo essere parte della Backstreet Family.

Adesso, non vorrei sembrare retorica o più nostalgica di quello che forse sono già sembrata, ma se c’è una cosa che mi ha riempito il cuore in questo 2022 sono stati proprio loro, con il loro amore, i loro sorrisi e la voglia di essere su quel palco, davanti a noi.

Grazie, amori della mia adolescenza. Siete sempre super potenti. Alla prossima.

Setlist

Everyone
I Wanna Be With You
The Call
Don’t Want You Back
Nobody Else
New Love
Get Down
Chateau
Show Me the Meaning of Being Lonely
Incomplete
Undone
More Than That
The Way It Was
Chances
Shape of My Heart
Drowning
Passionate
Quit Playing Games (With My Heart)
As Long as You Love Me
No Place
Breathe
Don’t Wanna Lose You Now
I’ll Never Break Your Heart
All I Have to Give
Everybody (Backstreet’s Back)
We’ve Got It Going On
It’s Gotta Be You
That’s the Way I Like It
Get Another Boyfriend
The One
I Want It That Way
Don’t Go Breaking My Heart
Larger Than Life

a cura di
Sara Alice Ceccarelli

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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