“Brezis vol.1”, l’esordio del duo Whiteshark

“Brezis vol.1”, l’esordio del duo Whiteshark
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Nuove sonorità tra classico e moderno all’insegna dell’urban

In un periodo storico segnato dal desiderio di rivalsa e bisogno d’ascolto da parte del mondo dei giovani, contro ogni tipo di superstizione, venerdì 17 Giugno è uscito “Brezis vol.1″ l’album d’esordio del Duo milanese Whiteshark affacciandosi ufficialmente, poiché già conosciuti e seguiti dalla propria “Brezis family”, al mercato musicale.

Spazio alla sperimentazione

L’album composto da 10 tracce, alcune delle quali già rese pubbliche in precedenza “Stavolta No”, “Non Risponderò” e “Cachet”, ripropone, amalgamando tra loro e creando un mix fresco e non scontato tra generi musicali  dai più classici quali pop e rap, a quelli più attuali come Trap e reggaeton fino alla dance, temi che comprendono il desiderio di rivalsa, la costanza e forza di volontà nel raggiungere i propri obiettivi e sogni nel cassetto.

Una famiglia sempre più numerosa

Estremamente sensibili agli argomenti trattati, importantissimi per la crescita ed il benessere personale di chiunque, ma ancor di più fondamentali rispetto al popolo di giovanissimi che per la prima volta si affaccia verso un futuro sempre più incerto e dalle note disilluse, i due hanno deciso di esporsi in prima persona e raccontare la propria esperienza esibendosi anche nelle scuole medie al fine di testimoniare come il non accontentarsi, il coraggio e la determinazione possano portare ovunque e si possa realizzare qualsiasi cosa si voglia.

Noi di The Soundcheck abbiamo avuto occasione di poterci confrontare ed approfondire qualche nostra curiosità insieme a Simoroy e Scave entrando così nel vivo di questo ambizioso disegno musicale.

Come è nato e a cosa si ispira il progetto Whiteshark?

Il progetto è tutto frutto della nostra fantasia, mattone su mattone… è stato un duro lavoro. Abbiamo curato ogni dettaglio e siamo riusciti a gettare le basi per costruire una realtà davvero potente e originale.

Come vi siete conosciuti?

Ci siamo conosciuti un po’ in giro per locali di Milano a vari contest di freestyle e poi successivamente ci siamo ritrovati a frequentare lo stesso studio di registrazione. Così abbiamo deciso di unire le idee in un unico progetto.

Qual è il brano più significativo di questo album per voi?

Allora scegliere un brano per noi è sempre difficile perché ognuno a suo modo è stato scritto in un momento particolare della nostra vita e le sensazioni provate restano sempre. Ma non vogliamo essere scontati e proviamo a rispondere!

Simoroy: io dico STAVOLTA NO, perché è la prima che abbiamo scritto, è la traccia che ha un po’ ispirato tutte le altre e poi perché la sento molto mia. La strofa di Stavolta no l’ho scritta in un momento dove la mia vita era un po’ incasinata per una situazione che stavo vivendo. Ricordo che il mio umore era come le montagne russe… alti e bassi. Avevo voglia di iniziare a pensare più alla mia musica, più a me stesso, più a cambiare la mia vita… quindi “STAVOLTA NO”, questa la vinco io! 

Scave: allora ne ho anch’io due o tre che sento proprio addosso perché scritte in un certo periodo della mia vita, ma dico Brezis (no Brezis?exit) perché è la traccia che spiega al meglio la nostra realtà a 360 gradi. Non a caso infatti il disco prende il titolo da questa traccia!

In un futuro, speriamo prossimo, con chi degli artisti in voga al momento vi piacerebbe collaborare?

Essendo un gruppo molto versatile, come potrete notare anche dall’ascolto di “Brezis Vol. 1”, sono davvero tanti gli artisti con cui ci piacerebbe collaborare e non solo del rap, anzi…l’importante è la stima reciproca!

C’è un genere musicale che vi piacerebbe sperimentare più di altri?

Appunto come dicevamo prima, sperimentiamo già abbastanza con il sound, i flow, le metriche… ci teniamo ad essere originali e ad avere un’identità unica.

                  a cura di
Valentina Pilotti

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Valentina Pilotti

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