Dietro le quinte di un festival con Amedeo Sole

Dietro le quinte di un festival con Amedeo Sole
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Da Bologna a Rimini: torna l’OLTRE festival e nasce il BOnsai Garden. Noi di TSCK siamo felici di supportare queste due realtà come media partner e abbiamo incontrato il direttore artistico Amedeo Sole

Torna l’estate e torna la musica dal vivo, libera da tutte quelle restrizioni che avevano bloccato gli ingranaggi del settore musica e spettacolo. Quest’anno, accanto all’OLTRE festival e OLTREaMare (che avrà luogo al BekyBay di Riimini) è nata una nuova rassegna musicale nell’estate bolognese: il BOnsai Garden presso il Parco delle Caserme Rosse.

Entrambe le rassegne vedranno la partecipazione di tantissimi artisti della scena musicale italiana. Il BOnsai Garden porterà sul suo palco: Ketama126, Rancore, Fulminacci, Gué, Fast animals and Slow Kids, VillaBanks, Pop X, Giovanni Truppi, Alfa.

OLTRE Festival e OLTREaMARE hanno una giovane e frizzante line up che dai colli bolognesi arriverà fino alle spiagge della riviera romagnola. Ecco la lunga lista di ospiti: TananaiMyss KetaBreshFabri FibraNoyz NarcosTrediciPietroBigMamaGemello.

E poi ancora… MisseyFueraMavieWillLa Hashna, Ariete e Brenno Itani. OLTRE festival, salirà anche sul palco del Sequoie Music Park con tre artisti: gli PsicologiAriete Rkomi.

Abbiamo incontrato il direttore artistico di queste due realtà: Amedeo Sole, che ci ha raccontato l’emozione di tornare a respirare “dietro le quinte” e tutto ciò che dobbiamo aspettarci quest’estate…

L’INTERVISTA

Finalmente questa estate 2022 sembra essere quella giusta per ripartire davvero con la musica e i live, che aria si respira dietro le quinte?

Iniziamo finalmente a respirare l’aria del palco dopo due anni molto difficili per il nostro settore. C’è molta voglia di ripartire da parte di tutti e tutte, finalmente con i concerti in piedi all’aperto: ci sono i recuperi dei grandi concerti del 2020, alcuni artisti presentano gli album fatti nel 2021 e si aggiungono tutte le nuove uscite, nuovi festival. Insomma si prospetta un’estate bellissima.

Essere un direttore artistico implica diverse responsabilità, se dovessi descrivere la passione per il tuo lavoro e ciò in cui consiste per chi è estraneo a questo mondo, cosa racconteresti?

Consiste sicuramente in un lavoro di ricerca continua durante l’anno, di ascolti musicali e sopratutto di telefonate. Il lavoro del direttore artistico bisogna dire che in alcuni casi si è radicalmente trasformato negli anni, raramente si fanno scelte “rischiose” perché spesso le direzione artistiche sono legate alle economie degli spettacoli. Ci sono sempre più line up simili nei festival e sempre meno ricerca perché si finalizza tutto alla vendita dei biglietti, dovuta ad un calo dei finanziamenti pubblici e delle sponsorizzazioni private.

Le vostre line up parlano chiaro: ci sarà musica per tutti i gusti. Come vi siete mossi quest’anno per quanto riguarda la programmazione e la scelta degli ospiti?

L’idea del concept del festival nasce dall’intreccio di più generi: trap, indie, rap, cantautorato. Un meticciato musicale che va oltre i confini e le differenze tra generi, per pensare di arrivare a più persone possibili. L’idea è puntare chiaramente su nomi che reggano le economie che ci sono dietro al festival, ma anche pensare di puntare su nomi emergenti. Per poi poter avere la piccola soddisfazione di dire: prima del successo è passato anche lui dall’Oltre festival.

Ci saranno davvero tanti artisti che testimoniano una crescita della vostra realtà, ci sono degli aneddoti che ricorda con un sorriso legati al passato? Episodi o momenti particolari?

Mi piace ricordare soprattutto il primo anno del festival che iniziò con un nubifragio che ci fece sospendere i concerti sotto un cielo di pioggia, fulmini e lampi. Gli smontaggi infiniti; i pranzi e le cene al Circolo Arci affianco al parco; le serate passate in giro con alcuni artisti finite nei “peggiori bar del Pratello”.

Bonsai Garden è una nuova rassegna estiva, com’è nata e qual è stata l’idea iniziale?

Bonsai Garden è stato immaginato come un nuovo spazio verde sonorizzato nel parco delle Caserme Rosse, dove erano già presenti l’Oltre Festival e il Sequoie Music Park, è un’area più piccola della vicina Sequoie, ma tiene dentro una cura particolare e una filosofia dietro che serve per crescere un Bonsai.

Bonsai e Oltre Festival, due eventi distinti ma continuativi, come e perché è nato questo connubio?

Oltre festival è un festival con un’identità precisa e che porta dei contenuti che vanno anche al di là della musica e si caratterizza soprattutto per l’aspetto sociale legato alle periferie metropolitane, del genere. Quest’anno si è scelto non a caso di chiuderla il giorno del Gay Pride che vedrà la presenza di Myss Keta, Big Mama e molti altr* artist*. Si differenzia perché è una rassegna/contenitore musicale, ma che si propone di essere già dal primo anno un punto di riferimento per la scena bolognese.

Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi da voi?

Stiamo pensando a nuove sorprese e nuove idee e progetti, anche per l’inverno. Per il momento abbiamo lanciato OLTREaMARE che ci vedrà nella spiaggia del Baky Bay a fine luglio, assieme ad artisti come Tananai, Fabri Fibra, Ariete e molti altri.

Un messaggio per tutti gli amici di thesoudcheck…

Vi aspettiamo sotto il palco di Bonsai, Oltre, Oltreamare, nel backstage, per cantare, sorseggiare una birretta, respirare assieme l’aria e l’atmosfera di un festival estivo che tutti noi sogniamo da due anni…

a cura di
Claudia Venuti

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Claudia Venuti

Claudia Venuti nasce ad Avellino nel 1987, a 14 anni si trasferisce a Rimini, dove attualmente vive e lavora. Oltre ad essere il responsabile editoriale della sezione musica di TheSoundcheck, è responsabile dell’area letteratura dell’ufficio stampa Sound Communication. Studia presso la Scuola Superiore Europea di Counseling professionale. Inguaribile romantica e sognatrice cronica, ama la musica, i viaggi senza meta, scovare nuovi talenti e sottolineare frasi nei libri. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, la sua più grande passione è la scrittura. Dopo il successo della trilogia #passidimia, ha pubblicato il suo quarto romanzo: “Ho trovato un cuore a terra ma non era il mio” con la casa editrice Sperling & Kupfen del Gruppo Mondadori.

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