Ligabue – RCF Arena, Reggio Emilia – 4 giugno 2022

Ligabue – RCF Arena, Reggio Emilia – 4 giugno 2022
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Luciano Ligabue, per i suoi 30 anni (+2) di carriera torna a cantare al Campovolo di Reggio Emilia, ora RFC Arena. In 103.000 per la data del 4 giugno attesa da quasi tre anni. Warm up del concerto il 2 giugno

Luciano Ligabue, nel suo gilet di pelle nera e quella chitarra glitterata che i fan conoscono bene, sale sul palco alle 21:02, con un ritardo di ben due minuti: ahi ahi ahi, penalità. Mentre sembra essersi fermato il tempo e aver cancellato le distanze dall’ultima volta che lo abbiamo visto live, esordisce con “lasciatemelo dire: cazzo era ora”. Sì perché a noi lui è mancato, ma anche noi siamo mancati a lui.

Ligabue è un artista che nasce sui palchi di paese, nelle cittadine della bassa, nei festival dell’Unità e che non ha mai smesso di considerare la musica live e il palco come la propria casa. Abbandonati i capelli corti e brizzolati (per diverso tempo l’abbiamo chiamato Baglioni, ndr) è tornato a quel look del rocker Emiliano riconoscibile in quanto unico: capello lungo, gilet e attitude vagamente da balera. In positivo, s’intende.

Sarebbe stato interessante distribuire degli shottini di Lambrusco. Così.

Warm Up

Ma il 4 giugno non è stata realmente la sua prima volta sul palco dell’RFC Arena. Il 2 giugno infatti Luciano si è esibito in un concerto esclusivo di due ore per gli iscritti al Bar Mario, il Fan Club ufficiale, e per i possessori di biglietto del tour europeo, rimandato già due volte (Bataclan, ci si vede a ottobre).

Il 2 giugno è stato quindi a tutti gli effetti il diciassettesimo raduno del Fan Club e anche in quell’occasione ha regalato tutto sè stesso.

“Siete i miei fan più accaniti, ma anche quelli più critici. Non me ne lasciate passare una. Non mi perdonate niente, ma alla fine mi perdonate sempre tutto” e francamente, non ci sono parole per la considerazione che Ligabue ha per il proprio pubblico, per l’amore e la riconoscenza che ci fa sentire in ogni suo gesto (gli ho – credo – finanziato i servizi igienici di casa in questi 30 anni+2. Dettagli).

4 giugno 2022: 30 anni in un giorno

Inizialmente sale sul palco con Il Gruppo, formazione Davide Pezzin, Luciano Luisi, “Capitan” Fede Poggipollini, Niccolò Bossini, Max Cottafavi, Luciano Luisi e Ivano Zanotti aprendo il live con “Non cambierei questa vita con nessun’altra” per poi farci subito saltare e ballare con “Balliamo sul mondo”. È proprio in questo slot con il gruppo che canta anche “L’odore del sesso” e “Il sale della terra” che non suonava live dal 2017 facendosi poi accompagnare da Loredana Bertè in “Ho smesso di Tacere” dedicata a tutte le donne vittime di violenza.

A seguire salgono i Clandestino di cui fanno parte Max Cottafavi, Giò Marani, Gianfranco Fornaciari, Mirco Consolini e Gigi Cavalli Cocchi che ci regalano “Ho messo via”, “Non è tempo per noi” e “Musica Ribelle” di Eugenio Finardi, cantata proprio assieme a lui. Per i nostalgici è un grande momento. Termina con “A che ora è la fine del mondo?” prima di passare nuovamente a suonare con il Gruppo.

Ed è proprio con il gruppo che fa salire sul palco Gazzelle per cantare assieme “L’amore conta”, che si direbbe dapprincipio non proprio nelle corde del cantante romano, anche se alla fine regala qualche nota struggente in più alla bellissima ballad di Luciano. È questo il momento di De Gregori che intona “Buonanotte all’Italia” finalmente riproposta dopo 7 anni di assenza dai live.

È la volta de La Banda con Antonio “Rigo” Righetti, Luciano Luisi, Robby “Sanchez” Pellati, Mel Previte e per finire sempre “Capitan” Fede Poggipollini.

Assieme a Mauro Pagani che sostituisce Piero Pelù impossibilitato a partecipare causa piccolo incidente, ascoltiamo a “Il mio nome è mai più” che mancava sui palchi dal 2012 per poi proseguire con “I ragazzi sono in giro”, “Ti sento” e “Eri bellissima” (ultima volta live 2017). Probabilmente la parte, a mio parere, più emozionante e coinvolgente data la scaletta che segue, sempre con la Banda: “Il giorno di dolore che uno ha” ma anche “Sulla mia strada”, due inni alla vita.

Prima di passare al finale, torna nuovamente sul palco con il gruppo accompagnato questa volta di una emozionatissima Elisa sulle note di “A modo tuo” (Elisa non è assolutamente capace di stonare. Non ce la fa, mai) per poi concludere con “Tra palco e realtà” il bellissimo pezzo dedicato alla propria vita scritto nel 1997: ahimè giovinezza perduta, quanti ricordi.

Per il gran finale salgono tutti assieme sul palco, per la prima volta in assoluto, e ci salutano con “Urlando contro il cielo” che così potente non si era mai percepita. La stavano suonando proprio qui, in mezzo al mio petto. Da togliere il fiato. Il live termina con “Sogni di Rock’n’roll” che lui stesso definisce cruciale “se non ci fosse stata questa canzone forse non ci sarebbe stato tutto questo”.

E sulle note di “Non cambierei questa vita con nessun’altra” Ligabue e i suoi ci salutano camminando lungo la passerella dopo i fuochi d’artificio alle spalle del palco e le stelle filanti che raggiungono l’estremità della Red Zone, l’area più vicina ai musicisti.

Tre ore di musica, ricordi, racconti. Tre ore di vita in una sola ora, così come sono i suoi “30 anni in un giorno” di questo Campovolo 2022.

“Abbiamo gambe e fiato finché vuoi” caro Luciano Ligabue, o zio, come ti chiamo io.

Ci sei mancato. Torna presto.

Setlist

Il Gruppo

Non cambierei questa vita con nessun’altra

Balliamo sul mondo

L’odore del sesso

Niente paura

Il sale della terra

Ho smesso di tacere (ft Loredana Bertè)

Marlon Brando è sempre lui

Clandestino

Bar Mario

Non è tempo per noi

Musica ribelle (ft Eugenio Finardi)

Ho messo via

Piccola stella senza cielo

A che ora è la fine del mondo?

Il Gruppo

L’amore conta (ft Gazzelle)

Luci d’America

Il giorno dei giorni

Buonanotte all’Italia (ft Francesco De Gregori)

La Banda

Il mio nome è mai più (ft Mauro Pagani)

I “ragazzi” sono in giro

Ti sento

Eri bellissima

Il giorno di dolore che uno ha

Quella che non sei

Certe notti

Sulla mia strada

Il Gruppo

Una vita da mediano

Il meglio deve ancora venire

A modo tuo (ft Elisa)

Questa è la mia vita

Tra palco e realtà

Tutti

Urlando contro il cielo

Sogni di R&R

Outro: Non cambierei questa vita con nessun’altra

a cura di
Sara Alice Ceccarelli

foto di
Mirko Fava

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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