Le scarpe, da semplice abbigliamento ad oggetto d’arte

Le scarpe sono uno dei primi indumenti a comparire nella storia dell’uomo. Già nella preistoria gli uomini hanno sentito la necessità di coprire i piedi per evitare di ferirsi e di patire il freddo.
La prima testimonianza grafica delle scarpe risale a circa 15.000 anni fa, su dipinti rupestri spagnoli. Invece l’esemplare più antico rinvenuto risale a 3.500 anni fa. I primi modelli erano realizzati in fibre vegetali o pelli non conciate.
Dopo secoli di artigianato considerato una vera e propria arte, si pensi ai calzolai del 1700 di Venezia, con l’inizio dell’industrializzazione le scarpe cominciano ad essere prodotte dalle fabbriche. Con l’avvio della produzione di massa però non è scomparsa la figura del calzolaio; le scarpe artigianali, oggi, rappresentano un lusso di difficile reperibilità.
Oggi le calzature non sono indossate solo a scopo protettivo, esse vengono scelte in base ai gusti personali e alle mode. Esistono inoltre scarpe prettamente pensate come opere di design, nate per l’esposizione artistica e non per essere indossate.
In questo articolo vedremo scarpe molto particolari, quasi bizzarre, realizzate principalmente a scopo artistico.
Kobi Levi e la sua arte
Kobi Levi è un giovane designer israeliano richiesto in tutto il mondo per il suo particolare approccio alla creazione delle scarpe.
Con le “Chewing Gum Oxfords” Levi cattura uno dei momenti più fastidiosi vissuti da ognuno di noi, una gomma appiccicata sotto le scarpe, trasformando la gomma in un tacco.

Come dimenticare inoltre le “Banana”, scarpe a forma di banana sbucciata dove il tacco è una delle bucce e le “Blow”, scarpe a forma di bambola gonfiabile. Levi ha voluto così promuovere la sensualità del tacco e il suo collegamento con la sessualità.


Ciabatte o tacchi?
Le ciabatte-tacchi di Balenciaga, le “Crocs Madame”, sono la perfetta combinazione di comodità ed eleganza. Proposte per la stagione primaverile 2022, hanno avuto da subito un ottimo riscontro. Sono scarpe che necessitano di self-confidence in quanto sono un agglomerato di ciabatte da casa e tacco; non è pertanto difficile sentirsi a disagio indossandole.

Tra le scarpe-ciabatta, ricordiamo i “sandali in shearling sintetico“, disegnate da Demna Gvasalia, per Balenciaga. Confezionati in shearling sintetico dal finish riccio e morbido, sono declinati in tinta nera con tacco alto.

La stravaganza di Dolce & Gabbana
Le Galoche in nylon e pelle di vitello gommata con logo, prodotte da Dolce & Gabbana, sono pensate per personalizzare e dare nuova vita alle scarpe del proprio guardaroba.

Realizzate con la stessa idea ma pensate per l’uomo, le Galoche in nylon sono fatte pure per sneakers.

Le “Slip-on in nylon trapuntato con calza in tessuto laminato”, sono un dialogo tra il DNA della Maison e il mondo della tecnologia robotica contemporanea. Dal carattere contemporaneo e grintoso, le nuove slip-on della linea City Boots sono realizzate in nylon trapuntato con calza in tessuto laminato.

Calzature come pezzi da museo
Come ricordato prima, le scarpe non hanno più solo scopo di protezione e, per certi versi, nemmeno di utilizzo. É il caso di numerosissime scarpe create a scopo espositivo, più un oggetto di design artistico.
Le “Corset Buck” sono scarpe realizzate dal designer Siying Zou, presenti nel catalogo del Virtual Shoe Museum.

Fanno parte dello stesso catalogo le “Wara”, di Shotaro Kamada, una sorta di scarpe da ginnastica realizzate in paglia, le “Sphinx of the forest” del giapponese Masaya Kushino realizzate in pelle di serpente e ali di coleottero e le “Glass Shoes” di Simon Vermeulen, realizzate in resina cristallina attorno a uno stampo in silicone.



a cura di
Chiara Zago