“Un attimo” il nuovo singolo dei Frammenti feat Space One: l’intervista

“Un attimo” il nuovo singolo dei Frammenti feat Space One: l’intervista
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Un attimo” è il nuovo singolo dei Frammenti, band umbra composta da Simone Federico (Voce), Eugenio Maglio (basso) e Federico Meracaglia (chitarra e sintetizzatori).

Foto dei Frammenti con Space One
Copertina del singolo “Un attimo”
Il featuring, il messaggio e lo stile di “un attimo”

“Un Attimo” è un brano dalle sonorità pop miscelata con il rock e ai suoni moderni che nasce con la voglia di farsi da portavoce di tutti quei lavoratori dello spettacolo che a causa della pandemia sono rimasti senza lavoro.

“Un attimo” è un featuring con Space One, una delle colonne del rap italiano, il quale è anche uno degli autori del brano. La sua partecipazione dà ancora più voce alla sofferenza, al disagio di tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo.

Il video del singolo è stato girato all’interno della discoteca di Deruta (Pg), diretto da Federico Maracaglia.

Incuriositi non abbiamo perso l’occasione di intervistarli.

Videoclip “Un attimo”-Frammenti
Ciao ragazzi, benvenuti su The Soundcheck? Come nasce la vostra unione musicale? Come mai avete scelto questo nome?

Ciao e grazie per averci invitato. La nostra unione nasce nel 2017 quando, a seguito di una prima collaborazione per una produzione di un brano, ci rendiamo conto che insieme riusciamo a creare un’anima nuova, una quarta “figura” nonostante gli orientamenti musicali e background completamente diversi.

Così ci è sembrato sensato portare avanti questa “squadra” per i primi lavori, squadra che poi con il tempo è diventata un team, una band o meglio ancora un gruppo di amici.

Il nome della band richiama il primo brano a cui abbiamo lavorato dal nome “Frammenti di libertà”, nome che ci è piaciuto anche per come rappresenta al meglio il nostro essere tutti e tre frammenti di questo sogno che condividiamo insieme.

Da poco è uscito il vostro nuovo singolo “Un attimo”, brano dalle sonorità   pop con richiamo al rock e ai suoni moderni e racconta il periodo pandemico, facendosi da portavoce a tutti i lavoratori dello spettacolo che sono rimasti senza lavoro. Vi va di raccontarci com’è nato? Come avete vissuto il periodo pandemico a livello personale e creativo?

All’inizio della pandemia abbiamo avuto un forte sconforto e paura di non poter più tornare alla vita di prima non conoscendo quanto fosse lungo il periodo di “stop” che ci aspettava. Per questo è stato ancor più importante trovare una via d’uscita, un qualcosa che ci facesse comunque ben sperare, una “luce in fondo al tunnel” e senza pensarci tanto abbiamo subito affidato questa speranza alla musica mettendoci subito al lavoro da remoto per cercare quanto più possibile di trasformare questo momento buio in un momento di intenso lavoro.

Da lì essendo in primis musicisti, abbiamo sentito il dovere di dare un grido di speranza, non solo per tutti gli addetti ai lavori, artisti o tecnici del mondo dello spettacolo ma verso noi tutti che ci siamo ritrovati costretti a mettere in stand-by da un giorno all’altro la nostra vita, così è nata “Un attimo”.

“Un attimo” è featuring con Space one, una delle colonne della storia del rap italiano, com’è nata questa collaborazione? Avevate già in mente di fare un featuring nel momento della stesura del pezzo o l’idea è nata successivamente? In futuro ci saranno altre collaborazioni con altri artisti?

In realtà non avevamo in mente di fare un featuring. È un’idea che è nata strada facendo, durante la scrittura del brano. Un significato così forte abbiamo ritenuto giusto condividerlo e farlo raccontare da un professionista che avesse la capacità di trasmettere con chiarezza e autenticità il messaggio nudo e crudo.

Non abbiamo avuto dubbi e ci siamo subito messi al lavoro per scrivere a Space One che, ascoltato il brano, ha accettato la collaborazione. Riguardo al futuro invece chi lo sa? Abbiamo molte idee e progetti, crediamo che riusciremo a realizzarli tutti ma sempre un passo alla volta.

Una strofa del vostro brano recita così: “questo mondo va così, cani e porci dentro a un attico, ogni giorno c’è chi muore mentre scatti una foto di profilo in mezzo al traffico”. Mi ha colpito perché ho percepito una vena polemica alla nostra società, in cui si pensa più al proprio orticello invece di guardare il bene collettivo e durante la pandemia e anche recentemente lo vediamo sempre più, la mia è una chiave di lettura giusta o volevate intendere altro?

No, hai perfettamente centrato il punto. Purtroppo, a volte, quando si teme per sé stessi diventa difficile avere occhi per chi ci circonda e ci sta accanto. Questo purtroppo lo abbiamo ben visto in questi ultimi anni, soprattutto sotto “lockdown”, se pensiamo alle corse disumane per i supermercati o alla maniacalità con cui si procacciavano mascherine o disinfettanti al di sopra delle proprie necessità, togliendo per esempio risorse agli altri.

Si è spinti dalla paura, che quando arriva non ti fa più capire con razionalità cosa tu stia vivendo ma ti lascia solo in mezzo al panico accecato da tutto quello che dentro ti terrorizza, per questo si diventa meno lucidi, esternando a volte anche lati del nostro carattere non inclini alla persona che si è.

“Un secondo può fermarsi come polvere che inchioda un’emozione dentro a un attimo” prendendo spunto da questa bellissima strofa di “Un attimo”, qual è quell’attimo della vostra vita musicale in cui è racchiusa una grande emozione che vorreste rivivere e fermare non solo per un secondo ma per sempre.?

Ma in realtà ce ne sono più di una, grazie al cielo capita nel corso degli anni di vivere quei momenti che ti riempiono così di gioia che non sai se riesci a trattenere le lacrime agli occhi. Potremmo ricordare con gran piacere e fierezza il primo lavoro condiviso insieme, il momento in cui ci siamo sentiti una famiglia scegliendo il nome “Frammenti” come se stessimo dando un nome al nostro bambino o ancora quando abbiamo per la prima volta calcato insieme il palco dell’Ariston come concorrenti del Festival Sanremo Rock. Ecco ce ne sono diversi di momenti e speriamo che con il tempo possano aumentare sempre di più, ci alimentiamo di emozioni quindi per noi è di vitale importanza continuare a viverle.

Lo scorso anno vi siete classificati terzi al festival internazionale “Una Voce per l’Europa”, ottenendo allo stesso tempo il primo posto nella sezione “brani in lingua italiana”, che esperienza è stata? Che attimi ed emozioni vi portate con voi di questa esperienza? E a proposito di festival avete mai pensato di partecipare al Festival di Sanremo?

L’esperienza “Una Voce per l’Europa” per noi è stata una conferma che il lavoro svolto nei tre anni precedenti non era sbagliato. Dal 2017 abbiamo passato 3 anni “chiusi” in studio a fare un viaggio introspettivo dentro di noi, cercando una nostra identità, un nostro suono, un nostro linguaggio.

La prima uscita al pubblico è stata proprio “Una Voce per l’Europa” e quando lì abbiamo visto che la gente cantava i nostri brani non appena venivano ascoltati un paio di volte, abbiamo capito che non avevamo perso tempo in questi anni e che quella che stavamo percorrendo era la strada giusta.

Sicuramente uno dei momenti più importanti è stato il vivere insieme il “pre-esibizione”, quegli attimi in cui per la prima volta ci siamo trovati fianco a fianco dietro le quinte attendendo di essere chiamati per esibirci.

Festival di Sanremo? Sì grazie. In Italia è e sarà sempre la manifestazione con la M maiuscola, quindi chi lo sa, magari arriverà quel giorno prima o poi e saremmo immensamente felici di poter partecipare ad un festival così prestigioso.

Finalmente dall’11 ottobre si è tornati alla normalità con il ritorno al 100% della capienza nei cinema, nei teatri, nelle sale da concerto, nei musei e in tutti i luoghi della cultura, qual è stata la vostra prima reazione? Quando vi potremmo vedere live?

Sicuramente entusiasmo e sollievo, è stata una bellissima notizia, una luce in fondo ad un tunnel che ci consentirà di tornare sempre più verso una normalità.

La cultura in tutte le sue forme è un collante fondamentale per la nostra società, è vero che comunque la tecnologia non ha impedito di poter creare e condividere virtualmente, ma sappiamo tutti che vivere un concerto dal vivo è tutto un altro livello di coinvolgimento emotivo, proprio per questo stiamo già lavorando per organizzare già una prima data prima della fine dell’anno, sicuramente non mancheranno occasioni nel 2022.

Che progetti musicali avete per questi ultimi tre mesi del 2021? Qual è il sogno che vorreste realizzare nel 2022?

Dopo la splendida esperienza a Sanremo Rock e al Gran Galà dei Festival di San Marino, siamo di nuovo in studio e stiamo lavorando su un nuovo singolo che pubblicheremo entro la fine dell’anno.

Nel 2022 abbiamo in programma nuove partecipazioni a importanti manifestazioni nazionali e chissà, magari anche a qualche nuovo featuring. Il nostro sogno per l’anno prossimo è riuscire ad organizzare un tour per continuare a condividere dal vivo la nostra musica.

I saluti finali

Ringraziamo i Frammenti, che stanno ottenendo un buon riscontro dal pubblico, come l’aver raggiunto il mezzo milione di visualizzazioni del videoclip del brano “Un attimo“, aver partecipato al Gran Galà dei Festival a San Marino ed altre soddisfazioni.
Vi consigliamo di seguirli sui social così da restare sempre aggiornati.

Ad Maiora.

A cura di
Francesca Cenani

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