Intervista a svegliaginevra in occasione dell’uscita di “Nessun Dramma”

Intervista a svegliaginevra in occasione dell’uscita di “Nessun Dramma”
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In occasione dell’uscita del terzo album di svegliaginevra abbiamo avuto modo di parlare con l’artista per scendere più in dettaglio dietro al processo creativo dell’album.

“Nessun Dramma” è il nuovo album di svegliaginevra, una raccolta musicale sotto l’unico mantra “nessun dramma” come recita lo stesso titolo. 12 tracce per esplorare pianti, risate, riflessioni e metabolizzare esperienze passate. svegliaginevra si esibirà in due date speciali per presentare l’album: il 24 novembre all’Arci Bellezza di Milano e il 13 dicembre al Qube di Roma.

Ciao Ginevra! Innanzitutto come stai? Venerdì esce il tuo terzo album, hai due date importanti in vista e sei stata scelta come ambassador Equal di Spotify, un periodo intenso diciamo.

Ciao Luca! Sì, devo dire un periodo intenso ma egualmente bello. Voglio anche imparare a godermi il momento ed il solo fatto che questo nuovo disco esca.

Passando all’album… Hai scelto “Nessun Dramma”, un titolo “semplice” rispetto agli immaginari più naive dei due lavori precedenti Come mai hai questa virata con questo titolo più immediato e diretto?

Il titolo Nessun dramma mi ha subito dato l’idea di un messaggio forte. Da lì, tutto il concept ruota intorno a queste due parole e anche il disco, trovo che sia più diretto rispetto ai miei precedenti lavori.

Nella seconda canzone “Ghiaccio” parli delle relazioni flebili di oggi. Io personalmente sono un po’ fissato con questo tema ed è anche il tema spiccante del disco. A cosa pensi sia dovuto questo allontanamento generale dal legarsi a qualcuno e creare un rapporto duraturo? Intendo anche a livello semplicemente di amicizie. Una pigrizia emozionale? Già il mondo si basa sulla superficialità se anche le emozioni e i sentimenti vengono coinvolti…

Viviamo in una mondo che va sempre più veloce e abbiamo sempre meno tempo per le cose essenziali della vita. Questa paura persino di annoiarsi, perché siamo costantemente stimolati da tutte le informazioni che ci catapultano addosso. Non sappiamo più aspettare, scoprire passioni, conoscere nuove persone, nuovi posti e goderci le piccole cose. Sì, purtroppo vedo molta superficialità.

Riguardo alla canzone “Per sempre” parli di godere e vivere comunque le esperienze che ci possono capitare nonostante ci sia spesso quella consapevolezza da sfondo che il momento della fine può giungere. Credi però ancora al “Per sempre” con cui ci hanno tanto incantato?

Non lo so. Ho imparato che anche le cose belle possono finire ma non per questo diventano meno belle nel ricordarle. Quindi so che crederci anche solo per un momento, è già meraviglioso.

Riguardo a “In due nell’universo”… La fedeltà è forse una delle sensazioni più difficili che un umano può sviluppare e viene spesso messa a dura prova. Quanto pensi sia importante la fedeltà in un rapporto? Hai mai perdonato per tradimenti nei confronti della fedeltà che avevi riposto in un’altra persona?

In questa canzone non parlo di me, ma ho voluto scrivere qualcosa che riguardasse il tradimento. Che può avvenire anche nei rapporti di amicizia per esempio. Mi interessava sviluppare questo tema, le dinamiche, le conseguenze, cosa avviene tra due persone se una delle due tradisce. Quanto è difficile perdonare e soprattutto perdonarsi di aver perdonato? In generale in questo disco, ho analizzato tanti sentimenti, provando ad cambiare diverse volte il punto di vista. Sono molto fiera anche per questo.

In Gelatai mi è piaciuta particolarmente la frase “come fanno i Gelatai che sanno sempre quando l’inverno sta arrivando”. Come ha fatto a venirti in mente questa immagine e associarla in particolare agli addii?

Io e Riccardo (Zanotti) volevamo un immagine comune che racchiudesse la sensazione di impotenza di fronte ad un addio, un immagine che fosse comune a tutti e l’idea dei gelatai è arrivata proprio quando abbiamo cominciato a stilare la lista dei mestieri su google. E’ stato bellissimo!

In “Stare con te” parli del rapporto difficile che si ha con sé stessi. Non è facile accettarsi per quello che si è, ma quanto pensi sia importante capirsi e volersi bene prima di potersi dedicare intensamente a un’altra persona?

A prescindere dal dedicarsi ad un altra persona, è importantissimo amare se stessi ed accettare le proprio debolezze che ci rendono unici e speciali. Sempre!

Per concludere… L’amore in tutte le sue forme è una tematica importante nella dimensione personale di un individuo. Il dibattito a livello anche nazionale è tornato forte ed è anche motivo di tanti contrasti. Quanto può definire la sfera personale di una persona?

E’ una domanda alla quale risponderei dilungandomi tanto, in sintesi io credo che sia proprio la sfera personale di una persona a definire un amore.

a cura di
Luca Montanari

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