Vinicio Capossela – Teatro Duse, Bologna – 7 novembre 2023
Vinicio Capossela torna a Bologna nella cornice del Teatro Duse per un doppio appuntamento con le sue Tredici Canzoni Urgenti
Apparato Scenico
L’apparato scenico è essenziale, ma elegante; a farla da padrone sono delle lampadine che occupano l’intera scena che tengono sospeso lo spettatore in un clima onirico. La sensazione è che lo spazio scenico voglia creare un ambiente confidenziale in cui il cantautore possa dialogare, attraverso le sue canzoni, con lo spettatore, una specie di locus amoenus in cui affrontare, di volta in volta, le tematiche più disparate, con una sensibilità propria dei grandi artisti.
A proposito di clima confidenziale, impressiona la presenza di un divano rosso sul quale Capossela sale durante la prima canzone di serata “Sul divano Occidentale”, appunto.
Tredici Canzoni Urgenti
L’ultimo album in ordine cronologico di Vinicio Capossela ha accolto il favore della critica e non nego una grande curiosità nell’ascoltarlo dal vivo in quello spazio confidenziale del quale si parlava. Questo lavoro, già vincitore della Targa Tenco come miglior album, rappresenta un’urgenza da parte del cantautore, essendo composto da canzoni “che non si sottraggono al tempo e che parlano da sé: affrontano i temi del pericolo e della grazia, che viviamo in dimensione collettiva, messi sul piatto e serviti con tasti rotti come posate“.
Mi accorgo, una volta in più, di quanto Vinicio Capossela sia una perla rara del panorama musicale italiano; un artista dalla storia pluridecennale che continua a deliziarci con la sua scrittura che non si sottrae a tematiche che altri non esiterebbero a definire quantomeno “scomode”.
Con i tasti che ci abbiamo
Lo spettacolo è una grossa finestra sul mondo a noi contemporaneo di cui lo spettatore scopre i dettagli di volta in volta, senza soluzione di continuità. Si parte dalla già citata “Sul divano Occidentale” – critica neanche troppo velata ai sedicenti tuttologi che esprimono giudizi universali comodamente seduti sul divano – alla coraggiosa “Staffette in Bicicletta” che ripercorre temi della resistenza antifascista in una contemporaneità che ha bisogno di non smarrire la propria memoria storica.
Menzione speciale alla commovente “La cattiva educazione”, la storia di una donna vittima di femminicidio, raccontata da lei stessa.
Sipario
Prima di augurare la buonanotte al caloroso pubblico di Bologna, Vinicio Capossela dedica un ricordo ad un grande bolognese, Renzo Fantini. C’è spazio, in queste ultime battute, per grandi classici del suo repertorio quali “Che cos’è l’amor?” e “Scivola e vai via”.
La serata è stata di quelle memorabili, esco dal Teatro Duse profondamente grato al cantautore per aver avuto la possibilità di “dialogare” con lui su temi contemporanei che, troppo spesso, tendiamo a dimenticare nella nostra quotidianità.
a cura di
Donato Carmine Gioiosa
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