Freequency – Santeria Toscana 31, Milano – 4 novembre 2023

Freequency – Santeria Toscana 31, Milano – 4 novembre 2023
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Il 4 novembre si è svolta la seconda serata del Freequency alla Santeria Toscana 31 di Milano, nonostante la pioggia incessante la sala di uno dei locali più animati della città lombarda si è riempita di appassionati di musica per un’esperienza trasversale dal rock alla sperimentazione pura

Mettete un locale ormai affermato nella movida milanese, un idea e tanta passione: il risultato è Freequency, la nuova rassegna musicale che vede protagonisti nuovi e giovani artisti provenienti da tutta Europa per un evento unico.

Con queste premesse abbiamo presenziato alla seconda serata autunnale di questo evento, con le aspettative alte e la voglia di scoprire nuovi talenti che presto potrebbero far parlare di loro al grande pubblico.

Sarà per colpa del clima totalmente inclemente per la città di Milano ma la coda all’esterno del locale è lungi dal potersi considerare gremita e, nonostante l’ora del primo cantante si avvicini, i preparativi per l’evento sono ancora in corso.

Portogallo, Slovacchia e Belgio

Siamo tra i prima ad entrare, la sala è ancora vuota, ma a poco a poco il pubblico aumenta e il palco si anima di strumenti, la luce soffusa accoglie l’ombra, il brusio si zittisce e sul palco, direttamente dal Portogallo, fanno la loro comparsa i Du Nothin.

Già dalle prime note capiamo la loro anima musicale, un rock d’altri tempi che meriterebbe un pubblico più folto pur essendo i presenti entusiasti di quanto stanno sentendo e i quattro sul palco raccolgono queste sensazioni dando tutto quello che hanno, portando un senso di appagamento che non è sempre scontato.

Passata questa prima ora con tanto piacere per le orecchie è l’ora di Nina Kohout, ventenne slovacca con base a Londra, che con la sua musica tra lo sperimentale e il classico incanta i presenti, assieme a lei sul palco il padre che, magistralmente, la supporta con clarinetto e sax così da creare un mix soave tra la musica e una voce tanto delicata quanto incisiva.

Il pubblico è sempre più gremito e le arie delicatamente proposte sul palco fanno muovere teste e confrontare i presenti sentenziandone, quasi all’unanimità, il successo; nemmeno il tempo di respirare e salutare la cantante appena esibitasi che il palco si popola degli Ada Oda, gruppo belga arrivato da un altra epoca, l’abbigliamento fa pensare subito che ci troveremo davanti ad un rock classico, nulla di più sbagliato.

Ci troviamo davanti ad un gruppo che canta in italiano che mixa sapientemente i ritmi rock anni ’80 con un cantato direttamente ispirato al pop italiano anni ’90, il risultato che ne scaturisce è a tratti delirante e a tratti musicalmente perfetto pur nella sua imperfezione e il pubblico in estasi ringrazia.

la gallery completa

A cura e foto di
Andrea Munaretto

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Andrea Munaretto

Nato nell'84 e fin da quando avevo 4 anni la macchina fotografica è diventata un'estensione della mia mano destra. Appassionato di Viaggi, Musica e Fotografia; dopo aver visitato mezzo mondo adesso faccio foto a concerti ed eventi musicali (perché se cantassi non mi ascolterebbe nessuno) e recensisco le pellicole cinematografiche esprimendo il mio pensiero come il famoso filtro blu di Schopenhauer

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