Frida Kahlo tra i trulli di Alberobello

Frida Kahlo tra i trulli di Alberobello
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“Frida Kahlo. Una vita per immagini” è il titolo della mostra che, in 100 scatti o poco più, racconta la vita di una donna divenuta un’icona internazionale

Ancor prima di accedere al Museo del Territorio Casa Pezzolla, l’allestimento prende forma con i banner pubblicitari dai quali lo sguardo intenso e profondo di Frida osserva tutti i residenti e i turisti che passano nella zona.

Appena prima di varcare la soglia troviamo un tavolino e due seggiole di legno dipinto con i colori che tanto ricordano la pittura della grande artista.

I dettagli, scoprirete, faranno la differenza lungo tutto il percorso visivo che vi accompagnerà nella vita di Frida.

La storia

All’ingresso campeggia una luminaria che rappresenta la Kahlo con i suoi colori più rappresentativi. All’accettazione tutti vengono accolti calorosamente, la preparazione degli addetti è impeccabile anche con i turisti che si interfacciano incuriositi.

Infatti ci tengo a dirvi che la mostra è stata prorogata fino al 15 ottobre, e fossi in voi non me la perderei! Tolta questa doverosa parentesi si parte entrando nel vivo della storia di Frida con le foto scattate dal padre Guillermo Kahlo, un famoso fotografo che ha saputo immortalare la crescita di sua figlia e non solo.

Infatti proseguendo, grazie anche all’audioguida a disposizione di tutti i visitatori, è possibile seguire l’evoluzione di Frida durante tutti gli eventi che l’hanno resa la donna che conosciamo e che è giunta sino a noi dalle testimonianze e dai suoi dipinti.

Dalla guerra all’amore

Dalla guerra civile con Pancho Villa e Zapata, alla poliomelite, all’incidente e infine a quell’amore per Diego Rivera così unico, distruttivo e costruttivo. Il sottofondo musicale, con i Buena Vista Social Club, contribuisce a catapultarci nel periodo storico, merito anche delle foto in bianco e nero, con quei neri che intensificano lo sguardo spesso sofferente dell’artista.

I nudi sono quelle foto che non ti aspetti eppure ci sono, nulla di volgare: una semplice esposizione del corpo di una donna senza fronzoli, botox, coi peli e i seni cadenti, nessuna ricostruzione plastica solo natura e bellezza, per l’appunto naturale.

Si arriva poi alle foto rilassate in giardino di Leo Matiz in cui compare anche Cristina Kahlo, sorella di Frida e che diverrà una delle amanti di Rivera e, probabilmente, l’ennesimo dolore di Frida. È emozionante. Ogni scatto smuove qualcosa dentro perché anche se non si conosce la storia di Frida l’audiolibro te la fa scoprire.

Come l’allontanamento dal Messico, il dolore della separazione e il suo voler tornare in patria. ln quella Casa Azul dove nacque e dove poi morirà. Quella casa che conclude un viaggio emotivo fatto di foto che raccontano, ricordano e immortalano attimi spensierati, tristi, felici o importanti.

Foto de la Casa Azul

Come quei pochi frammenti video che si possono vedere prima di uscire ed essere baciati dal sole settembrino pugliese in un giardino circondato da alberi da frutto e trulli con due banner con il viso di Frida che tornano ad osservarti.

Emotivamente presente

Tirando le somme se siete in zona andate. Se volete emozionarvi andate. Non perdetevi questa mostra, parola mia: vi piacerà tantissimo e mi raccomando notate i dettagli. Ogni piantina, vaso, o cartellone ha un suo perché nel contesto in cui è stato inserito.

a cura e foto di
Iolanda Pompilio

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Iolanda Pompilio

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