La luna e i falò, il romanzo di Cesare Pavese al festival Tra Ville e Giardini

La luna e i falò, il romanzo di Cesare Pavese al festival Tra Ville e Giardini
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La luna e i falò, il romanzo di Cesare Pavese, diventa opera teatrale martedì 18 Luglio a Porto Tolle (Rovigo) all’interno del festival Tra ville e giardini.

Una storia di partenze e di ritorni, che ben si ritaglia per il Polesine: terra che ha visto partire intere famiglie, in diverse ondate migratorie da fine Ottocento agli anni 50 del Novecento, prima verso l’America latina, poi verso l’Agro Pontino e, dopo la famigerata alluvione del 1951, verso l’allora triangolo industriale.

È la medesima storia di emigrazione narrata da Cesare Pavese nel suo capolavoro La luna e i falò (1949), che è diventato un pezzo di prosa a cura di Andrea Bosca e Paolo Briguglia, con la produzione indipendente di Bam Teatro (2020).

Lo spettacolo approda per la prima volta in Veneto, grazie al cartellone di Tra ville e giardini 2023, la rassegna culturale itinerante della Provincia di Rovigo ed Ente Rovigo Festival.

Unica data: martedì 18 luglio, alle 21.30 nella piazza di Largo Europa a Ca’ Tiepolo in Porto Tolle.

In scena Andrea Bosca, diretto da Paolo Briguglia.

Prenotazione biglietti su diyticket.it, acquistabili anche in loco, dalle ore 20 fino esaurimento posti.

La location, nuova per la rassegna, rappresenta quasi un site specific per questo monologo, pensato proprio per una piazza, dove si sofferma il protagonista.

“La luna e i falò” è ambientato a ridosso della Liberazione, nelle Langhe sventrate dalla guerra appena terminata e dalla miseria, e racconta del ritorno a casa di Anguilla (del protagonista siconosce solo questo soprannome), emigrato in America dove ha fatto fortuna.

Il suo è un viaggio a ritroso, trai luoghi e le tracce dell’infanzia, che prova a riannodare tra memorie sbiadite ed emozioni perse, nel tentativo di riappropriarsi di un’identità e sentirsi parte di una comunità originaria.

“La storia raccoglie lo smarrimento misto a malessere che è comune all’uomo contemporaneo – scrive il co-autore Paolo Briguglia, che ne firma la regia. – Ho ritenuto opportuno raccontare il qui e ora della voce narrante, trasformando il palcoscenico nella piazza del paese su cui Anguilla (che nessuno conosce e nessuno più riconosce), fa il suo arrivo. Il pubblico diviene l’interlocutore curioso a cui restituire la memoria del proprio vissuto e la memoria di quei luoghi nei tempi della sua assenza.

Emerge lo strato profondo che un autore immensamente grande come Cesare Pavese ha voluto rappresentare: il senso della vita, l’andarsene, il tornare, l’essere straniero, il bisogno di una identità radicata, che si rifletta nelle persone e nei luoghi, che ci hanno visto diventare uomini”.

Andrea Bosca (classe 1980), attore di estrema versatilità e regista, proveniente dal Teatro stabile di Torino, è divenuto popolare soprattutto per la partecipazione a serie tv di successo, fra cui: Don Bosco (2004), Raccontami (2006), Romeo e Giulietta (2013), La dama velata (2015), Non dirlo al mio capo (2016), La porta rossa (2017).

Ma interpreta ruoli diversissimi anche per docufilm (Romanzo radicale, Cacciatori del cielo), per il grande schermo (Trafficante di virus di Costanza Quatrifoglio, Pasolini di Abel Ferrara) e per produzioni internazionali (Toscana di Mehdi Avaz per Netflix). Nel 2015 ha vintoilNastrod’argentospeciale per l’impegnosocialecon il corto “A tuttotondo” da luiscritto, direttoedinterpretato.

Tra Ville e Giardini XXIV è promossa ed organizzata da Provincia di Rovigo in ambito RetEventi, co-finanziata da Regione del Veneto, sostenuta da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, con l’organizzazione tecnica di Ente Rovigo Festival, direzione artistica di Claudio Ronda, e la partnership dei Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Castelmassa, Ceneselli, Corbola, Ficarolo, Frassinelle, Fratta Polesine, Lendinara, Polesella, Porto Tolle, Rovigo e San Bellino.

a cura di
Staff

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Anna Bechis

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