Vasco Rossi – Stadio Dall’Ara, Bologna – 12 giugno 2023
In concomitanza con l’annuncio dell’arrivo della docuserie Netflix “Il Supervissuto”, Vasco Rossi chiude la quarta data bolognese del tour “Vasco Live 2023″ (ovviamente sold out) lasciando l’ennesimo segno nella storia del pop rock italiano e in quella dell’industria tessile
Tra innumerevoli cambi di giacca e lanci di berretto, Vasco Rossi rimane l’unico vero leader carismatico in grado di far confluire così tanti italiani in un unico luogo per un’unica ragione. Quella del Blasco è una tra le più agguerrite fanbase di tutti i tempi. Per quanto i numerosi anni di carriera possano impattare sui sentimenti di un artista, per quanto egli possa abituarsi a diversi aspetti del suo lavoro e stancarsene, è impossibile rimanere freddi e impassibili di fronte ad una folla immensa e particolarmente affettuosa.
La data di ieri, 12 giugno 2023, allo Stadio Renato Dall’Ara di Bologna ha confermato questo assunto. Raramente si trova un pubblico sia caloroso che rispettoso. La calma quasi religiosa con cui i fan accolgono il loro idolo è stupefacente. Si dirada solo per dare spazio alle preghiere pagane, quelle storiche, quelle su cui scatenarsi. Infatti, paradossalmente, non sono le hit ad infiammare l’arena, ma i pezzi grezzi e feroci che hanno dato il via alla discografia del cantautore emiliano.
Vasco Rossi e la sua band restituiscono tutta l’energia regalatagli dal pubblico coinvolgendolo tutto, non lasciando scoperto nessun angolo dell’enorme palco e riducendo al minimo i “naturali” tempi morti tecnici indispensabili per un concerto di un paio d’ore. A questo riguardo, però, il fatto di delegare i ringraziamenti allo stage manager Diego Spagnoli, ha messo risalto il lato “plasticoso” dello spettacolo. Un concerto di queste dimensioni, con molti effetti speciali e grandi schermi a fare da protagonisti, necessita di qualche elemento che accorci (metaforicamente) i numerosi metri di pit.
Il fatto che il Komandante abbia ridotto al minimo e alla presentazione del “manifesto dell’uomo qualunque” le parole al di fuori delle canzoni ha impattato sull’aspetto emotivo dell’esibizione. A questo proposito, il momento clou arriva sul finale di “T’immagini” in cui esprime tutto il suo cordoglio per il defunto Berlusconi ricordandoci che anche lui ha raccontato “solo favole”. Anche la dedica iniziale alla regione alluvionata è stata appena accennata. Compensano brani come “Ogni Volta” e “Sally” che fanno scendere un velo di sentita commozione sul volto dell’artista.
In un paio d’ore Vasco Rossi ha alternato sensazioni opposte. Attraversando sarcasmo, romanticismo e rock’n’roll, nell’insieme, ha regalato uno spettacolo lineare e senza intoppi che ha poco da invidiare ad un live di un giovane trapper per entusiasmo. L’artista emiliano ci ha lasciati con la promessa di un suo ritorno, ma il messaggio era intuibile già dalla prima nota.
Scaletta
- Dillo alla Luna
- Stendimi
- Rock’n’roll show
- Non sei quella che eri
- Ogni volta
- Domani sì, adesso no
- Ti prendo e ti porto via
- Una canzone d’amore buttata via
- Un respiro in più
- Manifesto futurista della nuova umanità
- Interludio 2023 / Echo Lake
- XI comandamento
- C’è chi dice no
- Gli spari sopra
- Se ti potessi dire
- Vivere
- T’immagini
- Rewind
- Siamo soli
- Canzone
- L’amore l’amore
- Come nelle favole / Non l’hai mica capito / Cosa ti fai / Il blues della chitarra sola / Ormai è tardi /
- Incredibile romantica / Ridere di te
- Sally
- Siamo solo noi
- Vita spericolata
- Albachiara
a cura di
Lucia Tamburello
foto di
Enrico Ballestrazzi
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