Arteiu racconta l’artivismo espressivo del suo “Women’s Empowerment-3in1”

Arteiu racconta l’artivismo espressivo del suo “Women’s Empowerment-3in1”
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“Women’s Empowerment-3in1” è un “branolibro” che si fa galeotto delle ingiustizie, delle discriminazioni ed alzando la voce, quella di Arteiu, grida per far aprire a tutti gli occhi sui pregiudizi.

“Women’s Empowerment-3in1” racchiude in sé l’artivismo espressivo tra la canzone e l’audiolibro. L’artista bresciano di origine italo-iraniana Arteiu comunica messaggi in tre linguaggi differenti, esponendosi al femminile. La produzione del “branolibro” rappresenta il cammino di crescita dal dolore all’incontro con un’altra donna che condivide la sua sensibilità e si conclude con elevazione spirituale e consapevolezza intima.

La pubblicazione è il 25 aprile a cura di EcletticArte, Giornata Nazionale della Liberazione a questo proposito come riscatto da sofferenze e disparità di genere. Noi di The Soundcheck abbiamo avuto il piacere di intervistarlo per capire di più la sua poetica e i suoi molteplici modi di espressione.

Ciao Arteiu, bentrovato su The Soundcheck. Per aprire le danze ti vorrei chiedere per quale motivo hai voluto scrivere un pezzo come “Women’s
Empowerment – 3in1”. Raccontaci le tue necessità, il percorso che ti ha portato all’origine del pezzo.

Ciao è un piacere conversare con voi! Il “branolibro” come lo definisco nasce dall’incontro creativo tra musica e audiolibro, il progetto si è sviluppato come conseguenza naturale per le cause donna che seguo.

La produzione fa confluire diversi generi che sono parte di me, sono partito da stili che potessero rispecchiare la mia autenticità, non forzando nulla, sperimentandoli uniti tutti insieme.
Il bisogno è stato quello di esternare rabbia, dal punto di vista femminile, espansione ed elevazione spirituale nel finale: la lettura presenta percorsi di crescita fuori dalla stagnazione del dolore.

Una scelta particolare è quella di impersonare una donna all’interno del brano, come mai lo hai fatto?

Ho scelto la forma al femminile sicuramente perché non comune tra i maschi, e in primo luogo per entrare ancora di più nel ruolo di portavoce di denuncia in difesa di ogni donna che si trova a dover lottare con problematiche quotidiane.

E soprattutto che obiettivo ha questa scelta, perché immagino non sia stata fatta solo per fini artistici/estetici?

L’opera è stata pensata come nuova finestra sul mondo, per sensibilizzare le persone offrendo nuove prospettive, dal dolore all’opportunità di crescita come faccio intendere nel capitolo 2.

Ho preso molto seriamente questo progetto, non è semplice esercizio di stile o ricerca di successo personale, mi interessa che questo lavoro possa girare in più canali possibili per restare nei cuori della gente anche nei momenti più duri. Ritengo che oggi si stia riscoprendo la riflessione, continuano ad esistere i contenuti a consumo veloce ma noto molto bisogno di accogliere la sensibilità.

Nella presentazione del brano, “Women’s Empowerment – 3in1” è identificato come un “branolibro” ed è a tutti gli effetti uno storytelling. Ci sono molti artisti che hanno fatto di questo genere una vera e propria arte, perciò a tal proposito (e anche da amante del genere io in primis) ti chiedo quali sono state le ispirazioni per la scrittura e produzione di questo pezzo?

Come dicevo prima avendo riunito i miei tre generi musicali principali di riferimento collegarli tra loro è stato naturale, questo è un periodo in cui ascolto molto pop punk e musica spirituale durante la meditazione, e perciò le influenze sono direzionate in queste anime.

Dato che ormai il singolo è uscito da un po’, in che modo ti sembra è stato accolto dal pubblico e prima che uscisse ti immaginavi che venisse recepito in modo diverso?

Ad oggi sono soddisfatto, si può fare sempre di più ma affannarsi a ottenere qualcosa non è parte di me ora, oltretutto se non c’è la ricerca spasmodica del successo. Apprezzo molto i supporti delle varie realtà come la vostra che offrono interviste, e altri portali recensiscono volentieri il progetto probabilmente mossi dalla curiosità e dall’importanza dei messaggi.

“Women’s Empowerment – 3in1” è un tipo di brano che per come è composto, dal testo, ai valori che si porta con sé, taglia fuori una grossa fetta di pubblico dall’ascolto. Ma nonostante questo, chi secondo te, nel bene e nel male, dovrebbe sentirsi preso in causa mentre ascolta il brano?

Il branolibro si rivolge alle persone aperte alla comunicazione, che hanno 3 minuti da spendere in modo intenso; l’opera non è figlia del ritornello facile o della canzone fruibile in pochi secondi. Chiunque di noi ha attraversato del dolore e poi ci è uscito, si dice che il tempo aiuta è vero sebbene certe ferite permangono nel tempo. Tuttavia qui la chiave di lettura è integrata da un percorso volontario di crescita, che dalle sofferenze giunge all’emancipazione intima.

a cura di
Matteo Cantergiani

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